Brano: [...]ituzione di un governo popolare e l'instaurazione di un regime fondato sulla proprietà collettiva delle terre. Gli aderenti a questo secondo gruppo non erano socialisti in senso marxista, in quanto non consideravano come problema fondamentale la lotta della classe lavoratrice contro il capitale, bensì la lotta di tutta la popolazione produttrice contro l’autocrazia zarista.
Azioni terroristiche
Dopo due falliti tentativi di uccidere lo zar Alessandro II, questo obiettivo fu raggiunto dai nichilisti l’1.3.1881. I terroristi erano giovani (fra cui non poche donne) che godevano di larghe simpatie e appoggi presso ceti borghesi i quali, pur criticando il terrorismo, odiavano l’autocrazia zarista dalla quale si sentivano oppressi.
L’uccisione dello zar segnò tuttavia l’inizio del dissolvimento del populismo, in quanto il governo, ricorrendo a una poderosa organizzazione spionistica, riuscì ad arrestare quasi tutti i componenti dell’organizzazione.
Dopo il 1881 l’episodio più saliente fu il fallito attentato contro lo zar Alessandro III. Fra[...]
[...]ghe simpatie e appoggi presso ceti borghesi i quali, pur criticando il terrorismo, odiavano l’autocrazia zarista dalla quale si sentivano oppressi.
L’uccisione dello zar segnò tuttavia l’inizio del dissolvimento del populismo, in quanto il governo, ricorrendo a una poderosa organizzazione spionistica, riuscì ad arrestare quasi tutti i componenti dell’organizzazione.
Dopo il 1881 l’episodio più saliente fu il fallito attentato contro lo zar Alessandro III. Fra gli attentatori arrestati e impiccati fu anche Alexandr Uljanov, fratello di Lenin (v.). Fra gli altri attentati va ricordato quello di Vera Zasulic che sparò al capo della polizia di Pietroburgo, ferendolo (24.1.1878).
Con lo sviluppo del marxismo in Russia, le teorie populiste vennero vigorosamente confutate dai socialdemocratici e in particolare da Lenin che ne mise in evidenza gli errori di fondo: mancanza di legami
con la classe operaia; considerazione che la principale forza della rivoluzione fossero i contadini; mancanza di prospettive di fronte allo sviluppo del capitalism[...]