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Il segmento testuale Accendi è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 27Analitici , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Franco Lucentini, La porta in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 3 - 1 - numero 1

Brano: [...]i cessi.
« L'ho affittata come magazzino » disse, cercando le chiavi nella borsetta. « Ho pagato tutto anticipato. Credi che verranno mai a scocciare? ».
« E che ne sanno che ci stai tu dentro? » dissi.
La porta era di legno erto, ferrata. Mia sorella richiuse a chiave e mise il catenaccio. Restammo nel buio sull'orlo della scala.
«Non c'è luce? » dissi.
« No » disse Adriana. « Giú ci ho un lume a petrolio, ma per la scala a che servirebbe? Accendi un fiammifero ».
La scala andava giù dritta per una ventina di scalini, poi voltava a sinistra. Dovemmo accendere una dozzina di fiammiferi prima di arrivare in fondo.
«Che ti pare?» disse mia sorella quando stemmo sull'ultimo gradino.
La cantina s'allungava davanti a noi tra due muri alti, imbiancati a calce, contro i quali era sistemata una quantità di casse. In fondo, dietro un grande tavolo messo di traversa, si vedevano confusamente altri mobili. Il pavimento fino a un certo punto era di terra battuta, poi, dal; tavolo fino alla parete di fondo, di cemento.
« Il cemento ce l'ho fatto[...]

[...]date a guardare? Tutto sarebbe meglio, no? Sempre meglio di questi porci, di questa porcheria. O no? ».
« Non lo so » dissi.
« Ma se c'è... » disse. «Può essere che non c'è, che tutto questo non si può rompere... Ma se si rompe... se qualche cosa succede... allora questo basta, allora é finito, no? ».
«Perché? » dissi.
Ma non capisci... ».
« No » dissi.
La sentivo inghiottire, nel buio.
«Mi vuoi bene?» disse.
Il tempo non passava mai.
« Accendi il lume » disse. « Mi devo vestire ».
Stette a vestirsi tremando, perché faceva freddo e umido. Si rimise
98 FRANCO LUCENTINI
l'abito grigio, le scarpe. Andò dietro la tenda a truccarsi. Riuscì fuori e accese il fornello.
Vuoi che ti preparo qualche cosa, un po' di caffè? » disse.
« No » dissi, « non importa lo prendo fuori ».
Scaldò una tazza di latte per sé, ne bevve meta.
« Andiamo » disse. « Ti accompagno ».
In mezzo alla cantina si fermò, prese di tasca qualche cosa.
« Le chiavi » disse. « Non me le vuoi tenere? ».
Non le risposi. Guardavo il muro, di sbieco. Dovevo averci una [...]



da Liliana Magrini, Il silenzio in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...] la linea che aveva intagliata. Poi sollevò un attimo la testa, guardando vagamente verso Teresa. L'attenzione che gli affinava il viso chino sembrò smarrirsi in quegli occhi così chiari tra le palpebre arrossate. Poi abbassò di nuovo la testa.
Ad un tratto, Marco avverti nella stanza il silenzio teso che segue una domanda o un ordine cui non é stata data risposta. Teresa s'era fermata. Egli sentiva gli occhi della madre fissarlo, dall'ombra. « Accendi. Dico a te! ».
Marco si voltò verso l'interruttore. Stette a guardarlo come se calcolasse quanti movimenti gli sarebbero occorsi per raggiungerlo. Poi vi si diresse piano. « Insomma! » insisté Teresa irritata. Marco portò la mano alla chiavetta. Ora, si disse, lo avrebbero guardato e si sarebbero accorti. Lo dirò, si disse. Sia quello che si vuole ma lo dirò. Con risolutezza, girò la chiavetta.
« Lo vedi! » gridò Teresa voltandosi verso la padella. « Con quella tua pigrizia, mi hai fatto bruciare le ultime sardine! ».
Antonio alzava il pezzo di legno per guardarlo alla luce.
Nella strada,[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Accendi, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Arrivò <---Come <---Così <---Davanti <---Del resto <---Dico <---Diritto <---Ecco <---Fai <---Farmacia <---Già <---Hai <---Niente <---Perché <---Però <---Più <---Povera <---Ricominciò <---Riuscì <---Sarà <---Sei <---Sulla <---Tornò <---A Filippo Bertolli <---A San Silvestro <---Accettò <---Ahi <---Ahé <---Allineàti <---Allò <---Almeno <---Alzò <---Amore mio <---Andiamo <---Antonio Stura <---Appòggiati <---Army Ration <---Army Ration C <---Aspettiamo <---Aspetto <---Avanzò <---Avrei <---Avvicinatasi <---Baglietto <---Basta <---Batté <---Bertozzi <---Bisogna <---Bisogna riuscire a non farsi fregare <---Borino <---Buonasera <---Buoni <---Caffè Notturno <---Camminò <---Cantò <---Capì <---Cara Adriana <---Caso <---Celere <---Cercò <---Certe <---Certissimamente <---Certo <---Che Michele <---Chiamò <---Chinò <---Chiuse <---Ciao <---Cinque <---Cioé <---Cocoa <---Cominciò <---Comprane <---Continuò <---Contro Nino <---Corsi da Adriana <---Cosa <---Cosi <---Costanza Cataldo <---Credi <---Dietro <---Dietro a Marco <---Dio <---Dirgli <---Don Aldo <---Dormirò <---Dottor Micheli <---Dài <---Eccola <---Evaporated Milk <---Fermò <---Filippo Bertolli <---Filippo a Marco <---Finì <---Fissò <---Fumò <---Fuori <---Gettò <---Giacomo Cataldo <---Giunti <---Giuseppe Spinola <---Giò <---Grazie <---Guardandola <---Guardò <---Ho rubato <---In ogni modo <---Insistette <---Insomma stai sistemata benino <---La Grotta <---La casa <---La sera <---Lascialo <---Lasciò <---Lei <---Lontanissimo <---Luigi Stura <---Ma Costanza <---Ma Dio <---Ma Marco <---Ma Teresa <---Ma mi <---Mai Marco <---Marcò <---Medicina <---Mese <---Mi pare <---Michele Cataldo <---Mignottona <---Mistrá <---Non avere paura <---Non lo so <---Non mi fare male <---Non parlare <---Non sei stupida <---Non so che dire <---Non sono scocciato <---Non voglio <---Oddìo <---Ora Teresa <---Oregina <---Pensavamo solo a correre <---Pensò <---Pescatori <---Porto Nino <---Portò <---Prendendole <---Prendimi <---Provò <---Ration C <---Resta <---Restò <---Riandò <---Righi <---Ripensò <---Risalì <---Ritrovò <---Riudì <---Safety Matches <---San Gallicano <---Sará <---Scaldò <---Scese <---Seguitò <---Seguì <---Senti <---Sentì <---Si sta bene sul Righi <---Sistemò <---Soldi <---Sottoripa <---Sperò <---Spinola <---Storia <---Terminò <---Tornerò <---Torno <---Traversò <---Tredici <---Tu sei sempre acuto <---Uhà <---Va bene <---Vado <---Venderò <---Viene <---Voglio <---Voltò <---abbiano <---abbracciano <---apprendista <---artigiani <---barista <---d'Antonio <---d'Oregina <---dell'Adriana <---dell'Eucaristia <---italiano <---lista <---mutismo <---siano



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