Brano: [...]ella sera, Giuseppe già aveva smesso il lavoro, aveva licenziato il ragazzo e si era
94 MARIO LA CAVA
lavato. Le bambine giocavano tra di loro, e la più piccola rincorreva la grande, dandole dei piccoli colpi colle mani, gridando e ridendo.
«Per il pesce é inutile parlare, stasera — disse Rosaria metterò la.
pasta e la farò col pomidoro ».
« No, non é venuto! » rispose Giuseppe.
Ma proprio in quel momento comparve Luigi, il pescatore. «Non abbiamo pescato nemmeno una coda di pesce! E abbiamo fatto cinque cali! È una sfortuna, un malaugurio, proprio quando ti avevo promesso il mezzochilo di triglie ».
« Non fa niente. Non ti preoccupare per me. Mi dispiace che non avete preso niente! ».
Ed io per dispetto vado a bere un quarto di vino, in cantina! Tu non vieni? ».
« No, no » rispose tentennando Giuseppe. Ma Luigi non insisté, e s'allontanò, allegro malgrado la disdetta. « Arrivederci, arrivederci cornmare Rosaria! » disse il pescatore.
Rimasti soli, Rosaria accese il fuoco nel fornello messo in un canto della stanza da lavoro, dopo averlo tolto da un bugigattolo oscuro che dov[...]
[...]GRANDE VIAGGIO 97
sierosa, mentre il ragazzo incominciò: «In questa settimana partirà zio Carlo per l'America ».
« Certo l'America é più lontana ». disse Giuseppe; ma per Rosaria l'Egitto o l'America era la stessa cosa. Il marito, scherzando ancora, aggiunse : « Non si danno pace che sono senza figli; e vogliono, si vede, avere bambini dello stesso loro sangue per casa... ».
« Quanto godrebbero vedere da vicino le figliuole; le fotografie che abbiamo mandate non sono chiare, non si capisce niente! ».
« Tu, poi, vorresti le fotografie proprio al naturale! » disse Giuseppe; e dovendo finire per quella sera stessa la scarpa che aveva lasciato sulle ginocchia, riprese il lavoro.
Rosaria prese la lettera e, dopo avere indugiato alquanto, disse: « Ora vado dalla mamma ».
« Va » rispose Giuseppe; e infatti Rosaria uscì dalla porta per andare a dare notizia della lettera ai genitori e alle sorelle; consegnò la lettera ad Agata, che sapeva leggere, e ridendo annunziò: « Pure a noi ci vuole li! ».
« Stanno bene? » domandò il padre, che non avev[...]
[...]o tutto loro, e quando volessi andare li ci avrei sempre il posto del lavoro trovato e ogni aiuto... » disse Giuseppe.
« E che aspetti ad andarci? » domandò Luigi.
IL GRANDE VIAGGIO 99
« Sentite á me, che conosco l'America meglio del mio paese, si può dire, — disse un pescatore padrone di barca — se volete andare in qualche posto per lavorare, non avete che andare in America... ».
« Che Egitto ed Egitto! » disse il padre di Sebastiano.
«Noi abbiamo l'America, ed andiamo in Egitto? » fece un altro.
«L'Egitto é buono per chi va là e non intende più ritornare; non dico che non si stia bene; ma quanto a fare soldi, é come da noi » spiegò il fabbro.
«Non esagerare, ora! » non poté fare a meno di ribattere Giuseppe. Parlò ancora delle ragioni che forse lo avrebbe spinto ad andare in Egitto, dove aveva parenti tanto affezionati; ma concluse che per il momento non si sarebbe mosso. Tutti gli diedero addosso, che sbagliava, che non si sapeva regolare.
A casa quella sera stessa non si parlò più dell'Egitto; ma l'indomani Rosaria, svegliatasi, [...]
[...]parlare di viaggi; più in là qualche cosa certamente sarebbe maturata.
Agata venne una sera a parlare con Giuseppe. « Ma siete pazzo di trascurare un'occasione come questa? Se Filippo vi invita, si vede che ha le sue ragioni. Avrà trovato un buon posto per voi. Io gliel'ho detto a Rosaria : ti pentirai! » disse la donna.
« Certo bisogna pensare seriamente. Intanto aspettiamo cosa scrivono sia Filippo che Antonio. Di Antonio é parecchio che non abbiamo notizie » rispose Giuseppe.
Arrivarono le lettere dei due cognati, ed entrambe ripetevano la stessa cosa; per i denari del viaggio non occorreva che Giuseppe si preoccupasse; quanto al posto del lavoro Giuseppe o avrebbe continuato a lavorare da calzolaio oppure sarebbe andato con Filippo a lavorare nella costruzione della diga sul Nilo.
Tuttavia Giuseppe per il momento non decise niente; però é strano che la bambina, scrivendo a scuola un tema dato dalla maestra e che riguardava una lettera a un parente lontano, dichiarasse che presto sarebbe partita colla famiglia per andare in Egitto a r[...]
[...]ola, distaccò la mano dalla madre, e al suo posto Ernesta vi mise la sua; Rosaria, dopo un momento di sosta, riprende il cammino dietro il marito. Stringe la mano alla figliuola e non sente
IL GRANDE VIAGGIO 103
quella della piccola; si volta, e grida: « Dov'è la bambina? » Non vedendo la piccina, chiama: «Giuseppe! Giuseppe! ». Mentre il padre, con tutte le due valigie, fermatosi di colpo, grida con voce angosciata: «Lidia! Lidia! Lidia! ».
«Abbiamo perduta la bambina! Disgrazia mia! Sventura! » in voca la donna, piangendo. Giuseppe, nel volto pallido più della morte, dice: «Aspetta... Vediamo... ». Ma Rosaria non si calma, non tace. La folla si arresta. Un marinaio interviene. « La bambina or ora era qui, e poi l'abbiamo smarrita ».
Rosaria piange, disperandosi; e una donna, col cappellino, vestita di nero s'avvicina: « Non ti disperare — le dice, toccandole colla mano le guancie. — Si troverà. E qui, in mezzo alla folla! ».
« Sarà caduta in mare! Sarà annegata! » grida la madre. «Lidia! Lidia! » chiama il padre.
Il movimento dei viaggiatori viene arrestato sulla nave; col megafono il capitano dà gli ordini di ricerca ai marinai. Varie persone si avvicinano per confortare i poveri genitori.
E alfine un marinaio, pochi passi più in là ritorna colla bambina, tenuta in braccio, e piangente. « Eccola, madre! [...]
[...]o, Vanda con un piatto di lenticchie che portava in regalo a tutti.
Matilde spiegò : « Ci soliamo scambiare i cibi, a volte ».
« Qui bisogna lavorare! » disse Vanda a Rosaria. « Dovrete rendervi utile! ». E rise scherzando : « Da domattina andremo a fare la spesa insieme, e poi andrete sola, poiché noi dobbiamo correre al lavoro... ». Rosaria tremò di timidezza.
« E alla sera vogliamo divertirci! » esclamò Matilde. E poi, rivolta al marito: « Abbiamo diritto o no, Filippo, dopo avere lavorato ? ».
« Certamente! » rispose l'uomo.
« Anche Rosaria verrà con noi al cinematografo e al passeggio » dichiarò Matilde.
« Io? » chiese Rosaria.
« Anche tu diventerai cittadina! » affermò sorridendo Giuseppe.
Ma Rosaria non era portata a trasformarsi come le cognate. Indossò sempre il suo abito paesano e portò sul capo il fazzoletto azzurro. Imparò si ad andare al mercato e a contrattare cogli arabi; ma a divertimento quasi mai andò, senza essere accompagnata dal marito. Né fu capace di contribuire, come le cognate, col suo lavoro di impiegata, al[...]
[...]edere, se non volevano ritornare.
«Sono le mogli che li trattengono» diceva Giuseppe alla moglie per spiegare la cosa.
«No, nemmeno questo — ormai hanno fatto dell'Egitto un altro loro paese ».
E nessuno dei due sospettava che tanto Antonio che Filippo, che del resto sembrava tanto impulsivo ed entusiasta, calcolassero meglio di loro le possibilià di vita nell'Egitto e quelle del loro paese.
« Qui spendono molto. E anche noi, accanto a loro, abbiamo speso tanto » diceva Giuseppe.
« Pazienza! Ma tu lo hai voluto, accettando di fare in tutto vita in comune con loro... ».
« Volevi anche tu allora... ».
IL GRANDE VIAGGIO 117
« Non é vero. Io l'avevo capito, e tu non l'hai voluto. E siamo rimasti tanto tempo lontani da casa! » concludeva Rosaria.
«"In questi mesi in cui non si va in nessun posto, si può risparmiare parecchio... » diceva Giuseppe.
Rosaria allora non si frenava dal criticare : « Sanno che i mariti sono in lutto e vanno lo stesso a divertirsi. E non hanno messo le vesti nere di lutto... ».
« Sono altre abitudini, altri lu[...]
[...]rni ne rimaneva consolata; e poi di nuovo sentiva il bisogno di ritornare al luogo del suo dolore e dei suoi sogni.
«Fate male a continuare casi!... Vi rovinate, morrete dal dolore! Pensate a chi lascerete! Non vi preme la loro sorte? », diceva la gente quando l'incontrava. sommare Carmela s'affaccendava colle sorelle Agata e Peppina, insisteva presso di loro. La moglie di Luigi, il pesca tore, rimbrottava : « La vostra é un'esagerazione! Tutti abbiamo avuto disgrazie! Muoiono più agnelli che pecore: bisogna rassegnarsi! ».
130 MARIO LA CAVA
«Non mi dite così! », insorgeva allora Rosaria. Le sue visite al camposanto erano una necessità della sua vita, come il mangiare e il bere, non poteva immaginare che altri della sua famiglia non sentissero come lei il bisogno di andare a conversare ogni tanto colla sua figliuola. Si trascinava dietro Ernestina e non si accorgeva che al ritorno questa lietamente si staccava dalla madre per unirsi a qualche sua compagna. Glielo dissero, e Rosaria seguitò ad andare sola. Di tanto in tanto veniva accompag[...]