Brano: Arte e Resistenza
Arrighi, Arrigo
N. a Bologna il 2.2.1911; impiegato. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1938, per la sua attività antifascista, venne condannato dal Tribunale speciale a 8 anni di reclusione. Dopo I'8.9.1943 fu partigiano combattente nella 7a Brigata G.A.P. « Gianni », operante a Bologna.
A.R.S.I.
Associazione Rivoluzionaria Studentesca Italiana. Organizzazione di lotta clandestina sorta a Roma nell’ottobra 1943. Diretta dallo studente Ferdinando Agnini (v.), che venne poi ucciso alle Fosse Ardeatine, raggruppava soprattutto studenti universitari e liceali del quartiere Monte Sacro; raccolse armi e informazioni utili alla lotta contro i tedeschi; provvide alla stampa di un foglio dal titolo La Nostra Lotta e, in collaborazione con gruppi di patrioti comunisti della V Zona, organizzò azioni contro i nazifascir sti. Alla fine del febbraio 1944 confluì nell’unione Studenti Italiani (v.[...]
[...] da arte, come vorrebbe Maìraux; cultura che discende o si oppone a cultura), ma come espressione di un problema umano, di rapporto permanente e insopprimibile tra tale coscienza e il fluire della realtà. E sempreché, beninteso, non ci si dimentichi che la coscienza della realtà fa parte della realtà stessa.
Si deve aggiungere che tale coscienza non è necessariamente, sempre, in rapporto diretto con le opinioni dell’artista; e che può manifestarsi anche in modo indipendente, e oltrepassare, e persino contraddire, in qualche caso, \e opinioni e le scelte civili deM’uomoartista. II punto di vista dell’artista non è infatti interamente soggettivo. La forza delle cose si impone sempre al vero artista, il quale con la sua opera si identifica con il processo di trasformazione dell’oggettività.
È nel mondo moderno che tale coscienza della realtà emerge nell’opera d'arte in modo diretto, non traslato. Da Goya a David, a Daumier, a Courbet, a Segantini, a Pellizza da Volpedo a Franz Marc, Grosz, Beckmann, Kokoschka, a Deineka, a Rodcenko, a [...]
[...]l arte: l’artista è immerso nella vita in modo nuovo, e la sua rottura sul terreno dei contenuti non può avere il suo significato pieno se non come rottura con il linguaggio tradizionale, con ogni descrittività naturalistica, con il melodramma dipinto. Una nuova strada è così aperta all’arte e non c’è dubbio che tale rottura sia stata qualcosa di diverso che un espediente estetico, un « tornante del gusto », ma una necessità imposta dal l'articolarsi delle forze della realtà, dall'acuirsi delle contraddizioni di classe.
L'arte contemporanea riflette anch’essa le « due vie », ma è da notare che in particolari situazioni di necessità la zona protestatària, di « resistenza » si è assai estesa. Fascismo e nazismo infatti, imponendo una linea culturale di proprio comodo, tentando di strumentalizzare la cultura e l'arte ai propri fini, provocavano nuove forme di opposizione. Ciò che partecipava alla ricerca dei significati delia realtà rientrava automaticamente in una sfera di opposizione, di resistenza, di non collaborazione. Anche in Union[...]
[...]rca artistica, sincronica al momento iniziale della costruzione del socialismo, subentrò una fase di azioni tendenti a impedire la « ricerca », l’analisi della realtà nelle sue contraddizioni, indirizzando il lavoro artistico ad accompagnare l’azione collettiva, senza partecipare a costituirla; e perciò a celebrare e a contemplare.
In Italia, durante il periodo fascista, anche alcune posizioni che oggi si direbbero di nonimpegno vennero a trovarsi « in zona di resistenza », e si può dire che tutto ciò che di valido gli artisti italiani produssero in periodo fascista fosse, almeno in parte, « resistenza ».
Le opere di Carlo Levi, non solo i suoi celebri ritratti di militanti antifascisti (un vero e proprio « schedario » poetico da consegnare alla venerazione dei posteri), da Rosselli a Turati, a Ginzburg, ma i paesaggi e i volti della Lucania, l’amara presenza di un’umanità povera e negletta, sono prove altissime di una arte di testimonianza. Le opere di Mafai (e non solo le « Fantasie », di esplicito significato antifascista), come [...]