Brano: [...]i effettivi e dell’unità del partito », e l’osservazione sembra valida per l’intero periodo.
Mario Bergamo, il primo segretario dell'esilio, intorno al 1930 si era lasciato andare a una curiosa teorizzazione del «nazionalcomunismo», e nel 1932 aveva fatto opera di revisione, nei Lineamenti di Programma Reoubblicano.
La tendenza più propriamente di sinistra, invece, si era venuta organizzando intorno aW'Associazione repubblicana socialista (A.R.S.), che faceva capo a Schiavetti, Francesco Volterra e pochi altri, e aveva un notevole punto di forza, anche popolare, fra i repubblicani carrarini insediati a Marsiglia. Qui era stata aperta una vivace Sala "Italia libera", fondata una piccola casa editrice (E.S.I.L.) e, fin dal 1931, si era dato vita a una rivista bimestrale, formato quaderno, intitolata Problemi della rivoluzione italiana, che
nel 1937 inaugurerà una seconda serie a Nancy, dove il Volterra si era trasferito.
Guerra di Spagna e Resistenza
Quanto alle tendenze libertarie e “dazione”, sempre presenti fra i repubblicani fin dai tempi delle cospirazioni postunitarie, in qualche modo legate allo spirito delle antiche sette, poi rese più ampie sulla scia della Settimana rossa marchi[...]
[...]ivoluzione italiana, che
nel 1937 inaugurerà una seconda serie a Nancy, dove il Volterra si era trasferito.
Guerra di Spagna e Resistenza
Quanto alle tendenze libertarie e “dazione”, sempre presenti fra i repubblicani fin dai tempi delle cospirazioni postunitarie, in qualche modo legate allo spirito delle antiche sette, poi rese più ampie sulla scia della Settimana rossa marchigianoromagnola e rinverdite dall'“Italia libera”, erano riapparse alla periferia del partitomovimento nelle condizioni specifiche dell'esilio. Nella storia degli attentati antifascisti e antimussoliniani del ventennio, accanto alla preminenza anarchica e a qualche frangia attivisticodimostrativa dovuta prevalentemente a G.L., si segnalano alcuni episodi di cui furono protagonisti esponenti repubblicani di secondo piano: fra questi, il genovese Domenico Bovone (v.) che sarà condannato a morte dal Tribunale speciale, e Giobbe Giopp che in Spagna, alla scuola di Raffaele Rossetti, nel 1937 sarà autore di uno sfortunato progetto contro le forze navali di parte[...]
[...]rticolarmente significativo: stando alle testimonianze di Carlo Ragghianti, gli uomini più aperti ed esposti della vecchia area mazziniana prevalentemente erano
attratti da movimenti nuovi proprio perché si era interrotto il continuismo repubblicano. Così, tra Ravenna e Forlì, il Partito italiano del lavoro (v.) e gli organismi connessi poterono prendere piede inserendosi sull'antico humus repubblicano.
Il P.R.I. in quanto tale fu invece scarsamente presente nel “Regno del Sud”, almeno fino alla liberazione di Roma (giugno 1944) e nel CentroNord fu solo sporadicamente partecipe dei C.L.N..
Quantunque il ravennate Arnaldo Guerrini (v.), già organizzatore della Gioventù repubblicana ed ex confinato, avesse cooperato in modo determinante a costituire fra il 1936 e il 1940 la rete cospirativa poi confluita nel P. d'A. fra l’Emilia e le Marche, spingendosi fino a Firenze, Genova e Milano, il peso della questione istituzionale, forse un cumulo di cattivi ricordi e l’esperienza di non lontane traversie trattennero molti repubblicani in[...]