Brano: [...]i masse di contadini, condannava i democristiani a essere minoritari all'interno della organizzazione confederale. Bonomi potè operare grazie all’appoggio del faticano che vedeva con interesse la nascita di una potente associazione contadina in grado di condizionare elettoralmente la Democrazia cristiana. Del resto, lo stesso pontefice Pio XII fin dal giugno 1944 aveva patrocinato la nascita delle Associazioni cattoliche dei lavoratori italiani (A.C.L.I.), formalmente promosse per educare i lavoratori alla professione della fede nella vita sociale, ma in realtà per assicurarsi che la partecipazione dei cattolici alla C.G.I.L. non andasse a scapito della Chiesa.
Secondo dopoguerra
Allorché nell’aprile 1945, subito dopo la liberazione del Nord, il C.L.N. dell’Alta Italia decise che l'amministrazione delle aziende e fino all'emanazione di nuove leggi passasse ai Consigli di gestione (v.), da eleggersi democraticamente fra le maestranze, gli Alleati si rifiutarono di ratificare questo decreto. Nel timore che il “vento del Nord” sof
fiass[...]
[...]acato al terreno puramente “rivendicativo”, chiedendo l’abolizione dell’articolo 9 dello Statuto confederale che prevedeva invece l'intervento delle forze sindacali tutte le volte che fossero in pericolo la democrazia e la libertà, ma la proposta democristiana venne bocciata dalla grande maggioranza del Congresso. Inoltre i democristiani furono chiamati a rispondere alle critiche dei comunisti e dei socialisti per il fatto di aver organizzato le A.C.L.I. e per le interferenze (vere o presunte) esercitate da queste organizzazioni anche sul terreno sindacale.
Negli ultimi mesi del 1947 cominciarono a prevalere tra i democristiani della C.G.I.L. le tendenze scissionistiche, apertamente manifestatesi con il loro rifiuto a partecipare a uno sciopero di solidarietà. Dopo mesi di sempre più aspre polemiche, si giunse allo scontro aperto nei giorni seguiti all'attentato alla vita di Paimiro Togliatti (v. Quattordici luglio 1948). In questa occasione i democristiani, guidati da Giulio Pastore (v.), si opposero rigidamente allo sciopero generale pro[...]
[...]ro di solidarietà. Dopo mesi di sempre più aspre polemiche, si giunse allo scontro aperto nei giorni seguiti all'attentato alla vita di Paimiro Togliatti (v. Quattordici luglio 1948). In questa occasione i democristiani, guidati da Giulio Pastore (v.), si opposero rigidamente allo sciopero generale proclamato dalla C.G.I.L., accusando la maggioranza confederale di voler asservire il sindacato agli interessi del P.C.I.. Poi, con il sostegno delle A.C.L.I., i democristiani decisero una convocazione straordinaria della loro corrente per procedere
537