Brano: Foggia
no all’assalto e alla devastazione di sezioni fasciste, come a San Severo e a Cerignola.
Terrore fascista
Ma il terrore fascista si allargò a macchia d’olio: a Ischitella si ebbero distruzioni di sedi dei lavoratori, bastonature, ferimenti. Ad Arta Nova, il 14 luglio il ferroviere Falcone fu ucciso dai fascisti. A Cerignola, il 18 luglio il bracciante Nicola D’Aprile fu ucciso con un colpo di rivoltella dall’agrario Manzi, solo perché fischiettava « Bandiera rossa ». A Stomara, il 15 agosto venne incendiata la Camera del lavoro. Ad Ascoli Satrino, il 16, alla presenza della popolazione riunita per la festa della Patrona, venne arrestato il sindaco. A San Seve[...]
[...]voratori, bastonature, ferimenti. Ad Arta Nova, il 14 luglio il ferroviere Falcone fu ucciso dai fascisti. A Cerignola, il 18 luglio il bracciante Nicola D’Aprile fu ucciso con un colpo di rivoltella dall’agrario Manzi, solo perché fischiettava « Bandiera rossa ». A Stomara, il 15 agosto venne incendiata la Camera del lavoro. Ad Ascoli Satrino, il 16, alla presenza della popolazione riunita per la festa della Patrona, venne arrestato il sindaco. A San Severo, il 19 fu proditoriamente assassinato dai fascisti il comunista Michele Del Vicario. A Cerignola, nello stesso mese, vennero aggrediti e selvaggiamente percossi dai fascisti il sindaco Salminci, il vicesindaco Fiume, il sindacalista Antonio Di Donato e il comunista Sellitri (segretario della sezione). Il 27 ottobre, a Foggia, furono assaliti i dirigenti sindacali Francesco Paragone ed Eucherio: il primo, armato, potè difendersi ferendo gravemente il fascista Frisoli, ma per questo sarà poi condannato, in contumacia, a 3 anni di reclusione.
Le illusioni suscitate dal cosiddetto « trattato d[...]
[...]cerca di tornare all’ovile socialista », fece approvare una risoluzione che respingeva e riteneva non operante il trattato stesso. Diverse centinaia di militanti antifascisti vennero in quei mesi arrestati e trattenuti lungamente in carcere con i più vari pretesti. Malgrado ciò, il movimento democratico resisteva, prendeva iniziative e contrattaccava. Si sviluppò una vasta campagna di solidarietà popolare per Sacco e Vanzetti (v.). Il 16 agosto, a San Severo, i funerali di Del Vicario si trasformarono in una solenne manifestazione politica, alla quale presero parte oltre 3.000 persone. Alla notizia dell’assassinio di Di Vagno i lavoratori di Cerignola, nonostante le dure condizioni ivi create dal fascismo, abbandonarono in massa il lavoro dando luogo a un imponente sciopero spontaneo. Scioperi di protesta vennero proclamati per lo stesso motivo a Foggia e a Lucera,
con larghissima partecipazione di lavoratori. Ma la violenza fascista e poliziesca non aveva soste ed estendeva sempre più il proprio raggio d’azione: il 28 settembre 3 braccianti f[...]