Brano: [...]onne avevano portato [...] fotografia del re di maggio. Perche? Noi avevamo conosciuto [...] la miseria di quelle donne. [...] primi di maggio, Luciana [...] della Federazione con un telegramma in mano. [...] testimonianza sulla strage atomica [...] Hiroshima: [...] più commovente perché quella di uno madre [...] che ha visto gli orrori della città [...]. Il 6 agosto 1945, [...] conosceva giù il volto [...]. Suo marito pochi mesi [...] nella conquista di Singapore. Da allora la vedova, [...] mondo con tr[...]
[...]otte nel gran [...] feriti doloranti, fu impossibile dormire. La mattina dopo si [...] voce che la radio di [...] aveva dato notizia del [...] annunciando che si presumeva [...] un nuovo tipo di bomba. Tra queste [...] erano infatti anche i [...] di Hiroshima. Quanti bambini sono stati straziati, [...] annientati, quel giorno? Chi potrà mai [...] Chi potrà mai cancellare negli [...] dei sopravvissuti [...] di [...] massacro? Ecco, in quella notte [...] una donna che cammina nel parco dei superstiti con [[...]
[...]to. Questa visione, questi ricordi, [...] e giorni la signora [...]. Ogni tanto altre madri [...] loro tragedia personale. Una di esse aveva veduto [...] figlio bruciare [...] senza [...] salvare dalla casa in fiamme. Nelle notti che seguirono [...] Hiroshima i tre bambini, stretti attorno alla [...] a dormire presi [...] dal terrore Quando venne [...] fine della guerra, non restava alta povera [...] se non la miseria e la stanchezza. Improvvisamente alla signora [...] incominciarono a cadere i [...] com[...]
[...]ancanza [...] si chiamò allora » morbo atomico , [...] portare lentamente, attraverso un convulso esaurimento delle [...]. Il destino volle però [...] ma solo per [...] a vivere nella miseria e [...] dolore. Questo è il ricordo [...] e ai ragazzi di Hiroshima. Il ricordo di una [...] la vita si è spenta di colpo, [...] 1945. Immersi nelle rovine lasciate [...] bomba atomica, noi lanciamo questo [...] giovani del mondo [...]. Se non saremo decisi, [...] popoli non spezzeranno sul nascere il complotto [...[...]
[...], [...] 1945. Immersi nelle rovine lasciate [...] bomba atomica, noi lanciamo questo [...] giovani del mondo [...]. Se non saremo decisi, [...] popoli non spezzeranno sul nascere il complotto [...] mondo intero conoscerà di nuovo le sofferenze [...] Hiroshima« Si suoni il segnate di allarme contro la [...] della bomba atomica non [...] regnare sulla terra ». RENATO MIELI FINE Così [...] del suo nuovo lavoro c di questa [...]. Arrivò il giorno e [...] in piazza Castello. /// [...] /// Le strade di Milano [...]