Brano: [...]a di nome Letizia, che il vicinato chiama Letizia [...]. Erano infatti i tedeschi [...] passo pesante e cadenzato (conosciamo persone per [...] è rimasto il simbolo, lo spaventoso equivalente [...] tedesco), cominciavano a bloccare le strade e [...] Ghetto. Il proprietario di un [...] portico di Ottavia un «ariano» che, dalla [...] suo locale, ha potuto assistere a tutto [...] operazioni era giunto poco prima da Testaccio, [...]. Transitando per Monte Savello [...] Portico, non aveva notato nulla di a[...]
[...][...]. Nel mezzo della via [...] che disposero sentinelle armate a tutti i [...]. I radi passanti si [...]. I tedeschi non si [...]. Solo più tardi cominciarono [...] portasse involti o valigie, indizi di tentata [...]. Noi seguiteremo a parlare del Ghetto, perché fu [...] della razzia. Ma in altri punti [...] lavoro si era iniziato parecchie ore prima. Risulta, per esempio, che [...] da Trieste, era stato [...] 23 della sera precedente [...] Vittoria, dove abitava con [...]. [...] cominciano gli inte[...]
[...]arono a [...] trapelare, nemmeno negli uffici [...] Polizia, [...] quanto si dice, ne ebbero sentore; sicché [...] i tedeschi poterono operare ordinatamente, secondo i [...] col più ampio successo. Entriamo ora in una casa [...] via S. Ambrogio, nel Ghetto. Potremo seguire la razzia in [...] le sue fasi. Verso le 5 (ora [...] signora Laurina S. È una nipote che le [...] «Zia, zia, scendi! I tedeschi portano via [...]. La signora S. Vede ai lati del [...] armati di moschetto (o di mitra, non [...]. [..[...]
[...], quelli [...]. Dei due, [...] poteva avere un venticinque anni, [...] ne dimostrava una quarantina. Come in tutte le [...] Prigioni [...] sempre un carceriere buono, [...] razzia ci saranno le Ss di gran [...] per esempio. La leggenda [...] poi nel Ghetto ha [...] due austriaci. Costei si batte la palma [...] «Ma io gamba rotta. Andare via con la [...]. Mentre aspetta la famiglia, [...] S. Chiama anche lei dalla [...]. /// [...] /// Purtroppo vestire [...] le fu fatale: la signora [...] fu presa con [...]
[...]uelle vie, quelle case, quei luoghi che [...] nascere, sorridere per la prima volta alla [...]. E certi padri tengono [...] capo dei figlioli, col medesimo gesto con [...] solenni hanno impartito la [...] «Ti benedica il Signore [...]. EX LIBRIS Dal ghetto [...] La memoria di quel giorno n di Giacomo Debenedetti Anche [...] 27 gennaio 2006 assistiamo al fiorire di [...] memoria della [...] (e non solo). [...] del Giorno della Memoria [...] una sorta di esplosione memoriale, che vede [...] scuole, enti[...]