Brano: [...]rega e si [...] regole Quattordici templi di David La società [...] milanesi [...] torno a Milano, non [...] usare quattro chiavi per entrare ed uscire [...]. Mi pesa questa grande [...] e il fuori, per cui casa e [...] mondi molto distanti. [...] a Gerusalemme no; il [...] casa in cui vivi e il mondo [...] immediato: quasi come in un villaggio. Milano mi dà una [...] isolamento, di estraneità: vivi coi tuoi amici, [...] ma tutto quel che ne fa parte [...] anni luce. Non mi piace stare tre [...] in piazza [...]
[...]se in comune: non [...] distanza fra me e gli [...]. La mia vicina è [...] Marocco: siamo diversissimi, ma lei comunque mi [...] perchè nessuno [...] si può permettere di [...] vita separatamente da quella degli altri. Ho conosciuto Davide Silvera a Gerusalemme, dove vive da una dozzina di anni, facendo [...] per i turisti italiani. Nato a Milano, Davide [...] fino alla fine del liceo, nel [...]. Poi, in quanto ebreo, [...] andare a vivere in Israele. Ma ogni anno torna [...] Milano. E così, mentre passegg[...]
[...]zina di anni, facendo [...] per i turisti italiani. Nato a Milano, Davide [...] fino alla fine del liceo, nel [...]. Poi, in quanto ebreo, [...] andare a vivere in Israele. Ma ogni anno torna [...] Milano. E così, mentre passeggiamo per [...] vie di Gerusalemme, mi viene naturale [...] un confronto fra le due [...]. Ma a Milano manca [...] una vita comune: uno può [...] a casa [...] non leggere i giornali, [...] proprie cose, senza avere alcun rapporto con [...] lo Stato. A Gerusalemme, in Israele [...] questa distanza fra il cittadino e lo Stato: [...] sempre dentro il paese, non puoi non [...] tutto quel che succede, perchè il paese [...] lui, appartiene totalmente a tutta questa gente [...] strada». Gli chiedo qualcosa sui prob[...]
[...]tiene totalmente a tutta questa gente [...] strada». Gli chiedo qualcosa sui problemi [...] città. Mentre cresce il peso [...] dei religiosi ebrei più ortodossi. Tutto questo ti condiziona, [...] molto sottile. Faccio un esempio: una ragazza [...] a Gerusalemme, non si può mettere una gonna troppo [...] per non incorrere nelle [...] dei religiosi; ma non può [...] averla troppo lunga, altrimenti sarebbe [...] come ortodossa. Quanto poi ai palestinesi, [...] fianco e stabilisci magari ottimi rapporti di [..[...]
[...]] proficuamente discutere insieme di politica, se sei [...] di pace. Però tu non vai [...] e loro non vengono a casa tua, [...] il modo di vivere palestinese è troppo [...]. Mi vien fatto di [...] se tutto non renda un [...] troppo pesante la vita a Gerusalemme. Coi palestinesi molti muri [...] altri ne cadranno. Di fronte alla prospettiva [...] Gerusalemme, [...] non solo nostra, ma anche di uno Stato [...] due o tre anni fa avrei detto [...]. E oggi mi scopro a [...] no? Affrontare questi problemi ti dà [...] uno scopo. Mentre a Milano sento [...] valori, che si comunica a tutti gli [...]. Poco impor[...]
[...].] no? Affrontare questi problemi ti dà [...] uno scopo. Mentre a Milano sento [...] valori, che si comunica a tutti gli [...]. Poco importa, perché la [...] finita e lo sposo ha già rotto [...] rievocare, nella gioia del suo matrimonio, il [...] di Gerusalemme. Uomini e donne, separati [...] della cerimonia, tornano a mischiarsi in danze [...] onore degli sposi, sulle note della musica [...]. Non ci troviamo in Israele, [...] nel quartiere ebraico di New York. Siamo a Milano, la [...] per iscritti alla co[...]
[...]sabato alle prescrizioni alimentari. Invito alla tolleranza «La [...] è stato un appello alla ragionevolezza ha [...] del mensile e la pubblicazione di un [...] del nostro presidente, Cobi [...] ha riportato una certa [...]. SOFIA BASSO LA STORIA «A Gerusalemme [...] è solo. A Milano manca il [...] Quella che pubblichiamo oggi è la prima [...] viaggio nelle comunità religiose milanesi. Le religioni minori, non [...] ma per numero di adesioni: della comunità [...] quella musulmana, sempre più forte nella no[...]