Brano: [...] [...] ospitavano la Madonna Pellegrina. La sera davanti a [...] recitava il rosario, sotto gli occhi vigili [...] più [...] ma con ancora qualcosa [...] che ricordava il periodo fascista. Ma, come a bilanciare [...] il conformismo dettava legge, la dolcezza [...] delle lunghe interminabili estati [...] di allora, giugno, luglio, agosto, settembre. [...] Roma si spalancava, ancora [...] automobili, offrendosi alla nostra immaginazione bastava cercare, [...] urbano appariva. Due cose a Roma [...] mera[...]
[...]empre meno percepibili alla nostra [...] contemporanea basata invece [...] perentoria [...]. Anche i monumenti di Roma, [...] omologati ad [...] idea di bellezza esterna [...] essenza ed alla loro storia, partecipavano di [...] ma una volta scoperta dolcemente disponibile, della [...]. Poi tutto questo è [...]. Il segnale del cambiamento [...] Tevere [...] stato per me una cena che mio [...] Marco [...] a me e ad altri colleghi di Facoltà [...] nei primi Anni Sessanta. Il piatto forte dovevano [...] [...]
[...]a [...] che quello che era stato il gioco [...] piacere di pochi si era ormai trasformato [...] in un rito del comportamento di massa. Vacanze romane, il capolavoro [...] William [...] è stato il film [...] per sempre in celluloide [...] incanto. La dolcezza di una Roma [...] un luogo invidiabile per il turista proprio [...] una città turistica dove si svolge la [...] e dolce (quasi un a parte [...] conformismo della vita) storia [...] principessa Audrey Hepburn ed il giornalista Gregory Peck. La qualità più preziosa [...] era proprio il suo sottrarsi ancora (e [...] più per molto) alle mitologie del progresso, [...] car[...]
[...] [...] carriera, della ricchezza, del consumo. Il suo fascino era [...] non più quello della città capitale spirituale [...] Gogol [...] di Hawthorne ma almeno quello di una [...] contro i miti [...] del lavoro (ed anche [...] parallelo di [...] era dolce lasciarsi vivere, [...] non di petto ma di sghembo, nascondersi, [...]. La città che opponeva [...] isteria contemporanea del successo un sussurrato ma [...] «Preferisco [...] no» come [...] lo scrivano di Melville. Non a caso, credo, [...] romani d[...]
[...]za è un [...] diritto [...] che Roma afferma contro [...] società di massa, dove tutto è invece [...] vive non per vivere ma per affidare [...] del fotografo. In un certo senso, [...] segna la trama di Vacanze romane anticipa [...] «paparazzo» della Dolce Vita di Fellini, in [...] che fino a pochi anni prima era [...] trasformato in segnale, in maschera, in parodia [...]. Audrey se [...] andata da tempo dopo [...] Roma, dove viveva appartata, quasi [...] segreta, a suo domicilio. Adesso è morto anche[...]