Brano: La grappa si sparse [...] forte ed acre. César nemmeno volse uno [...] disastro. Non voglio più [...] né di prati né di [...]. Sono un signore, io. Ho danaro, tanto che [...] sognate nemmeno. E me lo tengo [...]. Era malamente sbronzo. Di solito beveva fino [...] cui si alzava per chiudere la po[...]
[...]il piano del [...]. Io e te, Attilio, [...] resteremo contadini. Non siamo la compagnia [...] lui. Su, Attilio, dì buona [...] e andiamo. Andiamo », ripetè e [...]. Nemmeno Attilio si mosse. Avrebbe pagato un capitale per [...] già fuori, lontano da César infuriato, ma aveva paura [...] per primo. Eccolo diventato un signore. Uno con la giacca [...] ». César si alzò di [...]. La testa gli girava. Andò alla credenza, vi [...] agli altri due. Premeva il petto contro [...] il gonfio delle banconote sotto la giacca. Rimase silenzioso alcuni minuti. Quindi, senza voltarsi: «Non [...] Devo prendervi a calci n[...]
[...] giacca. Rimase silenzioso alcuni minuti. Quindi, senza voltarsi: «Non [...] Devo prendervi a calci nel culo? ». Il ragazzo Attilio si [...]. Cercava di incontrare almeno [...] occhi di Salomone, di [...] un cenno. Si rendesse conto, Salomone, [...] César in quello stato non [...] da scherzare. Salomone si sollevò [...] pulì il piano dello [...] fazzoletto da naso, tornò a sedersi. Il ragazzo Attilio si sentì [...] in una gabbia di matti. Rimase con le natiche [...] della panca, pronto allo [...]. Mi[...]
[...][...] pulì il piano dello [...] fazzoletto da naso, tornò a sedersi. Il ragazzo Attilio si sentì [...] in una gabbia di matti. Rimase con le natiche [...] della panca, pronto allo [...]. Misurava la distanza fra [...] porta, non perdeva una mossa di César. Si pizzicava il pantalone [...] del ginocchio, scuotendo la testa. Fingeva di crucciarsi per [...] senza piega. /// [...] /// Fingeva di crucciarsi per [...] senza piega.