Brano: [...]ne rapidamente, se i fatti [...] perché dal centrosinistra, ne sono certo, non [...] ad una proposta di questo tipo. Il problema successivo, di [...] sottolinei la serietà, è quello che riguarda [...] fatto molto grandi, fra carcere, seppure a [...] comunità: differenza apparentemente sottovalutata, oggi, dalla decisione [...] San Patrignano la gestione delle strutture carcerarie [...] Castelfranco. Ho già avuto modo [...] settimana scorsa [...] per cui, in effetti, [...] si respira in una struttura comunitaria è [...] tutto della volontarietà [...] (anche a San Patrignano [...] dati forniti da Paolo [...] Pieretti, una percentuale importante [...] al [...] di quelli che entrano [...] completato il programma mentre gli altri restano [...] di [...] dalla[...]
[...]Patrignano si è ritenuto sbagliando, in alcuni [...] sospendere questa seconda libertà) e che questo [...] è difficile da riprodurre in carcere dove [...] si resta sulla base di una decisione [...]. Andando nel pratico e [...] molto banale, [...] di comunità propone un [...] (di lavoro in squadra, di meditazione, di [...] terapia, di coinvolgimento in orari comuni) che [...] rifiutare perché se non partecipa in modo [...] della Comunità rischia di essere espulso. Sta nella dialettica che [...] questo punto fra un desiderio enunciato a [...] investendo in Comunità e la durezza dello [...] davvero il motore reale [...] fa nel corso della [...] comunità: incontrando le sue resistenze al cambiamento [...] di chi parla con [...] posti dalla realtà dei fatti e delle [...] al sentimento, cui spesso le sue decisioni [...] fare tutto, di non [...] limiti da rispettare. Forzandosi, su questa strada, [...][...]
[...]cilmente con il rifiuto [...] cui non si può proporre certo [...] o con una adesione [...] «Lo faccio perché me lo chiedi, per non [...] non discutere con te». Quello che cade, in tutti [...] due i casi, è il presupposto, [...] fondante, cioè, [...] comunitaria. Perché la vita comunitaria [...] qualche modo «scelta» e perché la vita [...] sempre, inevitabilmente, una cosa che viene prima [...]. Sembra chiaro a me, [...] da questo punto di vista, che affidare [...] San Patrignano (è di qualunque altra Comunità) [...] un carcere a sorveglianza attenuata sarebbe una [...] soprattutto la grande superficialità di chi la [...]. Assai più serio mi [...] delle esperienze già portate [...] ormai da [...] 14 strutture di questo tipo, tentare una [...] approfondita[...]
[...]ente questo: [...] a dei privati «bravi» [...] carcerario «pubblico» che non funziona. Affermazioni insinuazioni di questo [...] infatti, non perché il privato sociale non [...] con i [...] che scontano pene alternative [...] semplicemente perché la Comunità e il carcere [...] diverse. Anche se la Moratti [...] Rai non se ne accorgono. Venendo alla proposta della [...] bello discutere a lavorare, quello di cui [...] secondo me, è una impostazione davvero diversa [...] alla sanzione penale. Centrata anco[...]
[...] ripeto [...] ancora una volta, da una [...] fondata di quello che è [...] nel corso di questi anni. Facendo davvero cultura e [...] su quello che è accaduto con i [...] commesso reati in Italia negli ultimi anni. Riconoscendo a San Patrignano [...] Comunità i risultati, a volte straordinari, che [...] ma guardando, con la stessa attenzione e [...] rispetto, alle esperienze portate [...] nelle carceri [...]. E parlando solo alla [...] confronto della necessità di una programmazione razionale [...] di un[...]
[...] la [...] del terzo millennio, siano [...] di chi non vede rispettati i propri [...] partire il bisogno di una politica intesa [...] e paziente di un mondo migliore di [...] costruito finora. La tiratura [...] del 13 gennaio è stata [...] 144. Ma la comunità è [...] Indovinelli Il missile; la sottrazione; il pesce Chi [...] Giuliano Ferrara [...] La prima puntata Perché San Patrignano [...] può gestire un carcere Caro Luigi, ho [...] tuo commento alla lettera di Saletti, il [...] portavoce delle polemic[...]
[...]a [...] La prima puntata Perché San Patrignano [...] può gestire un carcere Caro Luigi, ho [...] tuo commento alla lettera di Saletti, il [...] portavoce delle polemiche suscitate del ministro Castelli [...] gestione di una struttura carceraria alla comunità [...] San Patrignano. Come sai lo scorso [...] Superiore di Studi Penitenziari [...] Dipartimento [...] Penitenziaria del ministero della Giustizia, è stata [...] di studio [...] di un progetto di [...] agli operatori del circuito penitenziario a tr[...]
[...]..] sezioni degli istituti di pena appositamente predisposte. [...] della custodia accedono i [...] fanno richiesta, previo colloquio clinico valutativo della [...]. Si distinguono tra coloro [...] della durata della pena, intendono seguire un [...] comunitario [...] e quelli che, in [...] pena, a breve termine, si preparano, attraverso [...] presso una comunità terapeutica. I primi rappresentano il [...] di queste strutture, spesso già reduci da [...] differenti comunità e fortemente demotivati ad un [...]. Spesso hanno già usufruito [...] pene alternative al carcere, ma non intendono [...] terapeutico in comunità. Ebbene, questo mi sembra [...] della questione: la custodia attenuata si differenzia [...] alternativa al carcere. Forse potremmo [...] come una forma alternativa di [...] nel carcere. È una differenza abissale, di [...] non possiamo non tenere con[...]
[...]. Coniugare il carcere con [...] è questa la questione? Il problema si [...] altre strutture a custodia attenuata ad altre [...] Le pene alternative al [...] questa trasformazione? Si vogliono ridurre gli affidamenti [...] è quello di spostare [...] comunità al carcere, [...] alcune strutture ai privati, [...] quelle che diventeranno le future ex [...] La questione è [...] a San Patrignano della [...] Castelfranco o di dare in gestione gli istituti [...] ai privati? [...] del ministro è quella [...] mis[...]