Brano: [...]rigi alti come una costruzione [...] piani e dietro nascondere gli ingressi alle [...] proprie. Funziona? Per [...] conto con i nostri [...] in compagnia di un amico cinese che [...] immobiliare a fare una passeggiata lungo la [...] spacca in due la città da est [...] nord della famosa [...] che passa davanti [...]. La nuova arteria è [...] ampliata abbattendo casette grigie e rendendo rettilineo [...] a un certo punto diventava un percorso [...] sinistra. Su uno dei lati [...] state ristrutturate ve[...]
[...]olare in [...]. Le case dovevano essere messe [...] vendita, ma nessuno volle [...] tutti aspiravano [...] nel palazzo bianco di venti [...]. Oggi il complesso ha [...] po' malmessa, ci abita gente che non [...] fitto più alto. Non è brutto, è [...] città povera, ed è la prova che [...] di Pechino non si trova nella riproposizione [...] che appartiene a una altra epoca storica [...] non aveva tredici milioni di abitanti. Lina Tamburrino PECHINO Chi [...] fosse trovato a passare una sera dei [...] per[...]
[...] che [...] tutto quanto [...] nelle vicinanze addirittura smantellando il [...] stradale. Chi il 10 luglio [...] «China [...] il quotidiano locale in [...] saputo della battaglia che sta impegnando gli [...] la strada che corre [...] orientale della Città proibita, destinata anch'essa a [...] tutte le vecchie case per fare posto [...] in falso stile cinese antico. Ai vecchi proprietari dovrebbe [...] rimborso di 120 dollari a metro quadro, [...] dovrebbero avere un prezzo di vendita tre [...]. Se ogg[...]
[...]on sono cosi anche Bangkok, [...] New Delhi? Ma Pechino [...] anno fa era diversa, aveva mantenuto lo [...] le aveva dato la dinastia [...] durante la quale [...] era la strada dei [...] e stoffe della casa imperiale. Il centro storico attorno [...] Città [...] era un mantello di mura scure che [...] sui quali affacciavano abitazioni [...]. Il paesaggio pechinese, fino [...] venti anni fa, era un mare di [...] grigie. Erano case malmesse, senza [...] una corte dei miracoli attorno al magnifico [...] [...]
[...]rico, e [...] dintorni, nelle periferie anche le più lontane, [...] e grattacieli e la capitale è diventata [...] massa edilizia che ospita tredici milioni di [...]. Naturalmente non [...] niente di inedito in tutto [...]. Ci sono sempre nella [...] città dei sommovimenti urbanistici radicali. La nuova Parigi ottocentesca [...] non è nata forse dalla volontà del [...] di fare a meno [...] Solo che Pechino non ha avuto e [...] suo [...]. La nuova Pechino è [...] del tutto casuale, disorganica, quindi [...]
[...]ofessore di architettura alla [...] tornata a essere oggi [...] intelligenze che non temono di criticare apertamente [...] governo. Zhang mi dice che [...] distruzione della Pechino del passato e la [...] nuova non è stata una visione organica [...] città. Non [...] la competenza, la cultura e [...] gusto per [...]. A pesare sono state [...] esterne al progetto urbanistico. [...] ma anche questa non è [...] novità è diventata uno dei pilastri del miracolo economico [...]. Ancora nei primi mesi [...] [...]
[...]stata una distruzione di [...] le costruzioni non si sono fermate e [...] Pechino [...] è un rincorrersi di parchi dai nomi [...] di alberghi, finanche di castelli (nei sobborghi). Con [...] sono arrivate le auto: [...] ne circolano due milioni e la città, [...] Zhang, [...] stata piegata alle esigenze del traffico, con [...] percorsi stradali, vialoni al posto della vecchia [...] (i nostri vicoletti). Trovare suoli e crediti [...] costruire nuove case e [...] uffici è [...] semplice e più facile che[...]
[...]risi. Cosi [...] edilizia è stata anche [...] mantenersi a galla politicamente, per dare prova [...] imprenditoriali, per garantire tassi di crescita alla [...]. Senza un piano urbanistico [...] le decisioni sono state incautamente lasciate ai [...] cittadini (i nostri consigli di quartiere) che [...] potere enorme (anche finanziario, anche veicolo di [...] dei terreni edificabili, comunque di proprietà pubblica. Questo «potere di quartiere» [...] confusione di stili, un accostamento bizzarro di [...[...]
[...]izia popolare accanto a imponenti [...] facciata palladiana e in mezzo, tra gli [...] altri, patetici palazzetti in stile cinese antico. Non sanno nemmeno che [...] una strada, dice amareggiato Zhang [...]. Confessa di essere un [...] Barcellona, la città dove, a suo parere, la [...] e la tutela del vecchio si sono [...] perfetta e piena di vitalità. Nello scorso ottobre il [...] sancito con il «documento 101» che si [...] centro storico e le antiche case a [...]. Naturalmente è arrivato troppo [...][...]
[...]llo scorso ottobre il [...] sancito con il «documento 101» che si [...] centro storico e le antiche case a [...]. Naturalmente è arrivato troppo [...]. E si è poi [...] preparato il progetto per la Pechino del [...] Olimpiadi. A quella data la [...] città simile a quelle che si vedono [...] fantascienza: ancora più estesa, senza centro, autostrade [...] decine di corsie. E tutto intorno [...] giardino, nuove aree industriali. Ma anche il centro [...] dire «protetto» subirà nuove manomissioni. E [...][...]
[...]dino, nuove aree industriali. Ma anche il centro [...] dire «protetto» subirà nuove manomissioni. E [...] parte come resistere alla [...] utilizzare quasi il 40 per cento [...] centrale di Pechino? E [...] viario che dal nord arriva fino [...] della Città proibita a [...] numerose strade come [...] si prevedono imponenti distruzioni [...] annunciati «moderni palazzi in stile tradizionale». Sostituire case vecchie di secoli [...] scadenti [...] palazzi che imitano [...] stile è una oscenità ha [...] a[...]