Brano: [...][...]. [...] è non abbassare la [...] ce ne saranno per nessuno. Napoli e il Sud in [...] tra [...] il futuro Una impresa immane [...] il lavoro di ogni giorno senza perdere di vista [...] «grande idea» del progetto finale Un modello europeo o [...] città perduta È in gioco un pezzo di storia [...] Duemila NAPOLI [...] Novembre OSCILLA appena, pigra come [...] la vecchia «Città di Nuoro», [...] nel porto. Ci abitano ancora 56 [...] persone: e la tramontana dei giorni scorsi, [...] diventata gelida, non fa un effetto diverso [...] neve sui monti, [...] della Campania e in Irpinia. Intanto una bella fetta di [...] resta para[...]
[...]denza, del piano inclinato che può fare [...] ricca di potenzialità, un centro permanente di [...] case pericolanti, di popolazione sradicata: tutta e [...] contenitore» del tipo di certe megalopoli del Terzo [...] tipo della sconfinata periferia di Città del Messico. Questa città è stata [...] in un momento molto particolare, va ricordato. Si era allora, già [...] di secondi che ne spostò le radici, [...] delicato di transizione. Si stava tentando, per la [...] volta dopo decenni, di portare Napoli fuori dalle secche [...] d[...]
[...]vviata: [...] la Giunta Valenzi, i partiti della sinistra, [...] e intellettuali nuove o di rinnovato impegno, [...] a questa scommessa. I risultati stavano venendo [...]. Per esempio il decentramento, [...] periferie, là ricostruzione civile di una città [...] Città del Messico. Ed ecco il terremoto. Non un "lampo" come [...]. Tutti ricordiamo i [...] le prime ore, i [...] anche le prime settimane dopo la terribile [...] novembre di un anno fa. Tutto [...] nazionale, tutta la commozione, [...] inevitabilmente c[...]
[...] nei locali delle scuole [...] e talvolta anche nelle [...] agibili (e assegnate). E così via. Questa [...] per cenni [...] è la Napoli «in bilico» [...] dicevamo. Oggi è una impresa [...] senza perdere la «grande idea» del progetto [...] che questa città dovrà rivivere dopo, oltre, [...] essere viva e bella quando [...] gente che il terremoto [...] conosciuto. Cè chi tiene alto [...]. In primo luogo, certo. Il piano delle ventimila [...] quali Valenzi è stato nominato Commissario, vuole [...] «work [...]
[...]...] pronte, come si è [...] si vede. A certe forze, a [...] certa [...] serve infatti una Napoli [...] per rimetterci le mani sopra e per [...]. Questo è il passato [...] Napoli deve affrontare. Come risponde la gente? I [...] diversi. Certo, nella città c'è [...] fattori diversi, ma spesso confluenti. [...] del quadro generale, dei disoccupati; [...] senza tetto, dei precari. Inutile dire quello che [...] lotta intestina della camorra (200 morti) che, [...] non investe la città direttamente, certo, la [...]. Inutile dire del terrorismo che [...] stato anche [...] a Napoli, che aleggia e [...] le sue periferie. Ma va detto di [...]. Per esempio è naturale che [...] abitanti della periferia non siano indifferenti [...] e sia[...]
[...]ontinuare [...] indifferenza colpevole del governo [...] Si [...] soprattutto, continuare a operare per la divisione [...] politico, a Napoli o da Roma, come [...] certe forze politiche? A Napoli, [...] di oggi e [...] cronisti tornano [...] e nelle città colpite. Un anno dopo che [...] Era stato scritto che dal terribile disastro [...] con un rilancio del Mezzogiorno, con un [...] morale, con scelte nuove. [...] rimangono senza [...] Un cammino si è iniziato [...] la meta appare ancora lontana. Dipe[...]
[...]nderà molto dalle lotte e [...] iniziative della gente e non solo di quella del [...] i terribili effetti del [...] terremoto del 23 novembre. Dei 100 comuni 64 [...] di cui 9 a. [...] morti, 32 feriti, danni in [...]. [...] che può essere nel [...] città o periferia «perfida», bisogna sapere che [...] pezzo della storia [...] del Duemila, che è [...]. I morti furono 12, I [...] 139; i comuni sinistrati [...] Danni si ebbero anche in [...] comuni della provincia di [...] . /// [...] /// I morti furon[...]