Brano: [...]to [...] e lì è rimasto [...]. Fino a che Italo [...] specialista [...] riconosciuto del Paleolitico inferiore, non [...] fatto una passeggiata nel cantiere dove una ruspa, nel [...] del [...] stava scavando una nuova strada [...] parti del paese di Ceprano, in provincia di Latina. Lì, tra la terra [...] e lavata dalla pioggia, il suo occhio [...] individuato un pezzo di osso. [...] messo in un sacchetto di [...] ha fatto qualche metro, poi si è fermato, fulminato [...] una rivelazione. È tornato indie[...]
[...]ivelazione. È tornato indietro e [...] sono spuntate le arcate delle orbite. Quasi un milione di [...] figlio dei cacciatori africani tornava alla luce: [...] il mondo degli archeologi (e poi i [...] il pianeta) lo avrebbero conosciuto come [...] di Ceprano, uno dei [...]. Per anni, i ricercatori [...] forma del suo cranio, che manca purtroppo [...] dei denti, e hanno cercato di capire [...] appartenesse. Oggi la risposta, firmata da [...] studiosi italiani, appare [...]. [...] di Ceprano appartiene a una [...] a sé stante, è una sorta di ponte tra [...] passato [...] con tutti i suoi segni [...] incisi nello sviluppo della calotta del cranio, e il [...] straordinario periodo che si stava per aprire. Gli altri sono Francesco [...] pa[...]
[...][...] incisi nello sviluppo della calotta del cranio, e il [...] straordinario periodo che si stava per aprire. Gli altri sono Francesco [...] paleontologo docente a Pisa [...] Palermo, [...] Antonio [...] di Roma La Sapienza, [...] ricerca [...] di Ceprano. [...] è deceduto a dicembre (dopo [...] presentato il lavoro a [...] e [...] è stato espressamente dedicato a [...] dai suoi coautori. [...] africano di 800. Se non si sa [...] il clima (nel corso dei millenni si [...] di freddo glaciale a periodi [...]
[...] In [...] però, doveva [...] cavare. Forse grazie anche al [...] come spiega il professor [...] «preannunciava già la struttura [...] i suoi 1200 centimetri cubici di cervello. I quali, da soli, [...] dal momento che i neandertaliani gli altri [...] Ceprano avevano in fin dei conti un [...] grande. Addirittura più grande del [...]. Il problema, come si dice, [...] usare bene. E tra le due [...] ne sono seguite [...] i neandertaliani e i [...] uso del cervello ha deciso la partita [...]. Quando, dopo mi[...]
[...]poco a poco privare del [...] territorio e, semplicemente, brutalmente, si estinsero. Una sorta di riedizione [...] Caino [...] Abele, anche se in questo caso la [...] Caino siamo noi. I sapiens, infatti, sono [...] i nostri progenitori. Ma [...] di Ceprano, ovviamente, era [...] là di tutto questo. E [...] anche la possibilità [...] dice Giorgio Manzi [...] che « questo fossile, con [...] tratti arcaici e quelli progrediti mischiati insieme, rappresenti una [...] (ennesima) specie [...] di famiglia, g[...]