Brano: [...]Avevano corruzione, una giunta [...] potere erano al collasso economico. A [...] sono stati, per quanto possa [...] paradossale, la intollerabilità [...] e la guerra [...]. [...] binario giusto potrebbe essere [...] economico [...] anni e il baratro Cecenia. A meno che non intervengano [...]. Tipo? Pensa alla Cecenia, o [...] un [...]. Non credo ad un [...]. Se anche ci fosse, [...] chiunque ne sia il promotore possa consolidarsi [...]. Sarebbe destinato al fallimento, o [...] un episodio di [...]. [...] alle elezioni per la Duma [...] dicembre e quelle presiden[...]
[...]] «irresponsabilità» [...] presidenziale. Più imprevedibile, in questo [...]. Che vinca [...] o [...] (cosa a questo punto molto [...] o [...] o chiunque altro, non sarà [...] un autocrate come [...]. /// [...] /// [...] dice, malgrado il [...] alla Cecenia. /// [...] /// Non teme un colpo di [...] della «Famiglia», le resistenza di un establishment corrotto disposto [...] «La novità più rilevante non è più la [...] a vicenda, il gioco al [...] dello scarico di responsabilità e delle denunce incrociate[...]
[...]]. /// [...] /// Non la preoccupa nemmeno [...] fare, in un anno di passaggi così [...] paralizzato dalle recriminazioni su «chi ha perso [...] Russia» [...] tutta la campagna presidenziale americana? [...] che ci [...]. [...] un pasticcio grosso in Cecenia. [...] Clinton in pareri sono abbastanza [...]. Il sostegno alla linea [...] è fermo. Con [...] eccezione forse di pareri diversi [...] seno alla Cia, dove [...] qualcuno che vede più nero [...] altri. Anche per i repubblicani, a [...] ripeto, di ca[...]
[...]a bandiera del sindaco riformatore [...] ha scombussolato di nuovo [...]. Ha già in tasca [...] dice, e il suo successo trascina in [...] nuovo partito [...]. Per tutti, è lui [...] di ferro della Russia del [...]. La [...] carta vincente è stata la Cecenia. Ha mosso [...] federale, il premier dallo sguardo [...] ghiaccio. Ha stretto un patto [...] ha promesso ai russi di «sterminare i [...] che in estate hanno [...] il [...] di zar Boris e [...] seminato bombe nei condomini anonimi delle periferie [..[...]