Brano: Bruno [...] WASHINGTON Qualche aiuto economico [...] rinnovo della promessa di uno stato in [...] si allontana. Questo ha ottenuto dal [...] George [...] il premier palestinese [...] ricevuto ieri con tutti [...] Casa Bianca. [...] non ha detto no [...] del suo interlocutore: lo smantellamento degli insediamenti [...] la demolizione del muro israeliano che penetra [...] Cisgiordania, e la liberazione dei palestinesi prigionieri [...] Israele. Non ha detto no, [..[...]
[...] dire mettere [...] Impedire [...] vengano costruiti [...] insediamenti o demolire quelli [...] lasciano ai palestinesi soltanto brandelli di territorio [...] non lo ha spiegato, [...] capire che per ora non intende imporre [...] Sharon, atteso alla Casa Bianca per martedì. Sui prigionieri in particolare [...] fermo: «Esamineremo caso per caso ha detto [...] mai a nessuno di liberare chi ha [...] terrorismo». Il presidente americano ha [...] lodare Sharon non meno di [...]. Ha dato il benvenuto [...[...]
[...]imo ministro israeliano: rimozione di [...] posti di blocco nei Territori occupati, permessi [...] 8500 palestinesi nelle imprese israeliane che hanno [...]. In mancanza di garanzie [...] contiguità del territorio, indispensabile per uno stato [...] Casa Bianca promette di fare qualcosa per [...] quotidiana. Oltre agli aiuti, già [...] milioni di dollari, [...] ha annunciato la creazione [...] di lavoro congiunto americano palestinese per lo [...]. In autunno manderà sul [...] del tesoro, John [...][...]
[...]o fondato secondo [...] Onu, con Gerusalemme est come capitale». Questo stato è possibile? Il [...] stato Colin Powell, in una intervista a [...] ha ammesso che sarà «molto difficile» [...] entro la scadenza del [...] percorso di pace. [...] torna a casa con [...] togliere le armi agli estremisti, ma senza [...] diano speranza ai moderati, salvo una promessa [...] stesso governo americano sarà difficile mantenere. Sul rilascio dei prigionieri [...] statunitense avverte: non chiederò di liberare chi [...]
[...]a [...] diano speranza ai moderati, salvo una promessa [...] stesso governo americano sarà difficile mantenere. Sul rilascio dei prigionieri [...] statunitense avverte: non chiederò di liberare chi [...] di terrorismo [...] Grandi onori per il [...] Casa Bianca ma poche novità in vista [...] il capo del governo di Gerusalemme [...] aveva cinque anni. Era un bambino palestinese. È stato falciato da [...] mitragliatrice, sparata accidentalmente da un soldato israeliano [...] di blocco in Cisgiordania.[...]
[...]er Arafat [...] condiviso i momenti più drammatici [...] del [...] il quartier generale del [...]. Più che il portavoce, Nabil [...] è [...] che più chiaramente riflette, e [...] certi versi chiarisce, il pensiero [...] raìs. E nel giorno [...] alla Casa Bianca tra [...] George [...]. [...] e il premier palestinese Mahmoud [...] Nabil [...] chiarisce: «Le richieste avanzate [...] a [...] sono state concordate con [...] Arafat. Sono i nemici della [...] contrapporre i due leader. È stato Arafat a [..[...]
[...]olto sulla necessità di [...] piena attuazione ad ogni punto della [...] e denuncia: «Le condizioni di [...] della popolazione palestinese non sono affatto migliorate. [...] e le umiliazioni subite ai [...] continuano». [...] chi sostiene [...] alla Casa Bianca tra il [...] palestinese [...] e George [...]. [...] è una sconfitta personale di Yasser Arafat. Il sostegno del presidente Arafat [...] punto di forza per [...] perché Arafat, anche se [...] a Israele e Usa, è per la [...] palestinesi non so[...]