Brano: [...]tare [...] di smeraldo un fiume di [...] che avrebbero cambiato il volto del paese, [...] isola, [...] di stranieri. Questo momento storico di [...] storia del dopoguerra è [...] portante di uno dei [...] che siano comparsi negli ultimi anni in Gran Bretagna [...] che si intitola appunto [...] di stranieri. [...] Andrea Levy, è figlia [...] dalla Giamaica: il padre arrivò proprio con [...] nel 1948, e la [...] lo raggiunse poco dopo. I figli Andrea, suo [...] sue due sorelle nacquero e crebbero a Londra[...]
[...]di essi, di alcuni individui [...] Andrea Levy, e aggiunge: «Per me, il [...] è stato [...] per la storia [...] britannico, di ciò che [...] nel contesto della storia mondiale. Come è potuto accadere [...] delle colonie abbiano voluto venire in Gran Bretagna [...] la madrepatria, e invece [...] si siano accorti di [...] stranieri, degli [...] Lo scarto fra il [...] dei soggetti coloniali [...] e quindi al suo [...] la reazione degli inglesi di allora, che [...] arrivati come degli estranei e li relegaro[...]
[...].] riflessione, soffermandosi anche a cercare le radici [...] precedette il 1948, e cioè gli anni [...] combattimenti nei vari campi di battaglia dei [...] e i bombardamenti che colpirono così duramente Londra [...] altre città inglesi. Oggi in Gran Bretagna si [...] verificando [...] di riscoperta [...] di ciò che fu veramente, [...] di ciò che significò, la seconda guerra mondiale. Fioriscono mostre e convegni, [...] documentari, e nascono [...] musei culturali destinati [...] rappresentare [...] nazi[...]
[...] non ha [...] ed è cresciuta in un [...] di case popolari abitate dalla [...] è figlia di quel clamoroso [...] sociologico che furono gli anni Sessanta e, insieme, dei [...] epocali che [...] di massa dalle colonie [...] impero fece affluire in Gran Bretagna. È cresciuta in una [...] facevano leggere molta letteratura inglese e ha [...] quando aveva più di [...] libro era, quello che [...] fatta innamorare forse il [...] Cime [...] oppure il sofisticato Orlando, o anche soltanto [...] Shakespeare sempre[...]
[...]Rise [...] Britain, nato da un [...] cui i fratelli Mike e Trevor Phillips [...] mille voci della diaspora caraibica iniziata con [...] nel 1948. Noi che in Italia [...] fase diversamente strutturata, ma non meno importante, [...] ha segnato la Gran Bretagna del dopoguerra, [...] generazione di scrittori, artisti, studiosi che ci [...] e «altre» memorie, intrecciando i loro linguaggi [...] loro accenti antichi e [...] originali e [...] disparate cadenze regionali e ai nostri singolari [...]. Speriamo ci[...]