Brano: [...]igrato [...] della guerra nella ex Jugoslavia [...] posizione «da asilo ed esilio». Ed oggi, di fronte [...] a chi in Europa, e in Italia, [...] alzare muri levatoi contro [...] ricorda che: «Nel cuore [...] Islam moderato, laico, dialogante: era la Bosnia. Ebbene, [...] democratica, cristiana, tollerante, assistette [...] silenzio pesante, un silenzio complice, alla distruzione [...]. Assistette in silenzio, un [...] fronte al massacro di ottomila musulmani bosniaci [...]. Quel silenzio ha rafforzato [...] integrista». Dopo Londra e [...] il mondo è in preda [...] e alla paura. Di fronte [...] terrorista, [...] chi propone la blindatura delle [...] società e chi invoca la mano pesante contro gli [...]. Non po[...]
[...]erte. Non possiamo, non dobbiamo [...] a un monolite privo di sfaccettature. Dobbiamo osservare le differenze, [...] che sono foriere di speranza. Io queste differenze le [...] mano; ho conosciuto un Islam laico, moderato, [...]. [...] conosciuto in Bosnia. Ho pianto con loro [...] ortodossi serbi hanno massacrato [...] a [...]. Ottomila vittime innocenti: quattro [...] nelle Torri Gemelle. Per le Torri Gemelle [...] giustamente coinvolti, colpiti, inorriditi, dolenti. Così non è stato [...] di [...].[...]
[...]..] giustamente coinvolti, colpiti, inorriditi, dolenti. Così non è stato [...] di [...]. In quelle fosse comuni [...] violentato, [...] laico sorto nel cuore [...]. Allora la propaganda di [...] e di [...] presentò agli Usa, [...] quei musulmani di Bosnia come [...] cuneo islamico in Europa, come [...] di una penetrazione islamica nel Vecchio continente, creano le premesse ideologiche per la loro distruzione. In questo avallo [...] la miopia [...] una politica lungimirante avrebbe invece [...] valori[...]
[...]miopia [...] una politica lungimirante avrebbe invece [...] valorizzare [...] europeo, [...] laico [...] ai veri islamici fanatici. Questo dovevamo fare e [...] distruggere questa oasi [...] europeo. Sì, [...] moderato esiste. Io [...] conosciuto in Bosnia, [...] ritrovato nei miei viaggi [...] Marocco o in Tunisia,; questo Islam del [...] dignità ha il volto dolente degli intellettuali [...] incontrato di recente, che ho risentito dopo [...] e che si vergognavano [...] il loro Islam, fosse [...] del [...]