Brano: [...]teri». DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SERGIO SERGI [...] IL RETROSCENA Nessuna esclusione, [...] conti del 1998 [...] «Non faremo pressioni» Ma [...] a un rinvio «tecnico» [...]. Mentre a Roma si scatena [...] bagarre sul tema [...] la Germania e [...] a Bonn si sforzano di [...] tutti i possibili angoli vivi di una polemica che [...] queste parti non vuole (quasi) nessuno. Nel pomeriggio è il [...] Finanze in persona, il Theo [...] che calca le scene [...] con la maschera del cattivo, a dire [...] esser[...]
[...] [...] essere la parola definitiva. Il governo federale, comunica [...] ha alcuna intenzione di fare pressioni perché [...] monetaria più tardi della data stabilita per [...] e cioè [...] del [...] e a lui, il [...] noti piani, né di Bruxelles né di Bonn, [...] questo obiettivo. Se [...] sarà o no nel gruppo [...] adotterà la moneta unica nel [...] dipenderà solo dal modo in [...] ottempererà ai criteri di Maastricht. Dal modo in cui [...] compiti», quelli che Roma deve fare come [...] tedeschi comp[...]
[...]erà ai criteri di Maastricht. Dal modo in cui [...] compiti», quelli che Roma deve fare come [...] tedeschi compresi, aveva detto meno di 24 [...] cancelliere Kohl. Chiaro, no? Comunque le [...] dichiarazioni ufficiali degli esponenti governativi di Bonn [...] stesso punto. Che non [...] a dire il vero, [...] dei media italiani e una [...] ipersensibilità [...] romano agli umori che arrivano [...] quassù. Ma non esistono solo [...]. [...] per esempio, proprio quel «piano» [...] a cinque colonne sull[...]
[...]ebbero trincerarsi dietro [...] formalmente vero, che il [...] proviene dal governo. Ma non lo fanno. Spiegano, piuttosto, le differenze [...] lo schema delineato dal giornale finanziario e [...] rilanciate (talvolta con sconcertante leggerezza) tra Bonn, [...] e Roma, nei giorni [...] di «pressioni» tedesche perché [...] fin da adesso, di ritardare la propria [...] 2002 prendendo su di sé quello che, [...] un [...] banale, è stato definito [...] «serie B». Le differenze ci sono, [...]. /// [...] //[...]