Brano: Un insieme di imponenti [...] il volto della città Berlino anno zero Il [...] di [...] capitale [...]. /// [...] /// La Città se ne [...] segni che non capisce: strade che scompaiono [...] foreste di gru che spuntano da un [...] che bucano pezzi di notte, improvvisi mutamenti [...]. Il Mostro cresce come [.[...]
[...]/// La Città se ne [...] segni che non capisce: strade che scompaiono [...] foreste di gru che spuntano da un [...] che bucano pezzi di notte, improvvisi mutamenti [...]. Il Mostro cresce come [...]. Il più grande cantiere [...] è [...] al centro di Berlino: con [...] che [...] intorno vuole avere poco a [...] fare. Sfiora la Filarmonica dove [...] tenere concerti, preme sulla Biblioteca nazionale, dove [...] ogni giorno, se lo sentono addosso senza [...] a [...] dalla finestra. Allarga o ritira i [...[...]
[...] [...] dalla finestra. Allarga o ritira i [...] occupazione e fa presidiare i confini da [...] giallo e [...] di chi sa bene [...] facendo. Fra tre o quattro anni [...] creatura che sta maturando nel bozzolo sarà pronta, e [...] si ricongiungerà con Berlino. Fino ad allora nessuna [...] nessuna familiarità è tollerata. [...] è un atomo di mondo [...] destino assai mutevole. [...] del secolo fino alla seconda [...] mondiale è stata il centro vero di Berlino: non [...] centro geografico, né quello storico, ma il luogo delle [...] che segnano la concentrazione massima [...] sui di una metropoli. Sulla [...] più automobili che in qualsiasi [...] piazza [...] più tram che nel resto [...] Germania, [...] il[...]
[...]ei quali, quello [...] Sony [...] quello della [...] (la società di servizi [...] ci saranno i cinema [...] più grandi, gli uffici più moderni, i [...] le abitazioni private più belle e funzionali. E questo paradiso verrà [...] venendo su) senza che Berlino ne abbia [...]. Perché il cantiere, ovvero [...] che lo compongono, è completamente autonomo e [...] stesso. Ogni giorno su molti [...] arrivano sei treni carichi di ghiaia e [...] di cemento; nove treni, invece, portano via [...] scavi. Ci sono poi[...]
[...].] penetrare negli ambienti, farsi piacere il tutto o [...] giudicare, nel presente, il futuro. Perché presente e futuro [...] e non soltanto dentro [...]. I piani dicono che [...] il grosso delle opere sarà pronto e [...]. Allora la piazza si [...] Berlino e comincerà il quarto capitolo della [...] storia: quello in cui [...]. Riuscirà questo pezzo di città [...] ridiventare «centro»? Tornerà a far da cerniera tra [...] e [...] di Berlino, come lo fece, [...] prima che i concetti di est e di ovest [...] dalla geografia alla storia e poi si facessero penose [...] dei [...] una delle tre grandi sfide [...] (e politiche, culturali, sociali, economiche, psicologiche, estetiche. Le altre [...]
[...]Le altre due sfide [...] spazio, poco più a nord e poco [...]. La prima è il [...] che si organizzerà intorno alla cancelleria, [...] della Sprea, e al [...]. Il trasferimento effettivo del [...] ancora una incognita ben più che politica. Funzionerà Berlino capitale? Saprà [...] con la vecchia Repubblica federale, alla quale [...] estranea, o finirà per forzare, come temono [...] sperano), i tratti morbidi della «Repubblica di Bonn» [...] di una «Repubblica di Berlino» meno accomodante, [...] renana, meno «occidentale»? La terza sfida La [...] quella del centro storico sulla [...]. Che cosa si farà [...] dove una volta [...] il castello degli [...] e poi, a [...] una parte, il [...] der [...] il palazzo della Rep[...]
[...]e ha i maggiori [...] con la propria storia. A buon punto A [...] i lavori sono a [...] la sistemazione del governo e del [...] è tutto deciso (e [...] già in fase di realizzazione), per il [...] è già alla scelta tra le diverse [...]. Come si vede, Berlino, [...] tre grandi programmi ha sopportato sulla propria [...] cantieri che hanno già trasformato ampi settori [...] aspettare molto per sapere come cambierà (al [...] quanto la risposta [...] già). Niente è scontato e [...] giacché [...] che si sta [...]
[...]ierà (al [...] quanto la risposta [...] già). Niente è scontato e [...] giacché [...] che si sta vivendo [...] grandi opere, trasformazioni urbanistiche profonde è unica [...] Europa, [...] parte il caso, forse, di Mosca. Non è detto che [...]. Però Berlino si muove, [...] avesse ripreso a camminare dentro la storia [...] anni [...] tenuta ingabbiata. Ed è affascinante [...] a guardare. Poi, [...] del Muro divenne una terra [...] nessuno, margine tra due città divise, piattaforma desolata. Oggi, [...] [...]
[...] della [...] quasi tutto destinato a [...]. Alla realizzazione dei progetti [...] gli altri, gli studi di Renzo Piano, [...] Jahn (supervisore del complesso Sony), Arata [...] Hans [...] Ulrike [...] e [...] José Rafael [...] Richard Rogers. [...] a Berlino: [...] entertainment [...]. Sopra, [...] Box» Klaus [...] da «Abitare», giugno 96, ed. Segesta La polemica sorta [...] per la Bologna del [...] Stazione [...] con le torri o no? Una «Grande Bologna» [...] la modernità con il primo quartiere del [...[...]