Brano: [...]ni. Alla terra amata e [...] proviene. A quel tanto di [...] porta addosso, napoletano e tedesco, artista e [...] come il baffetto che gli fa ombra [...] che ora [...] e ora scompare, tanto [...]. Giovanni Battista, quassù, si [...] Di Sera. Abita a Berlino, [...] ma non per caso come [...] subito. È [...] dei sei figli di una [...] di Castellammare di Stabia, una città difficile, come si [...] prima, durante e dopo il regno dei Gava. Dopo il terremoto È [...] e al tempo del terremoto, nel novembre [..[...]
[...]vo scappare [...]. Via da Napoli: era, [...] una questione di vita o di morte». Con [...] senza soldi in tasca [...] traccia dei tanti che erano partiti prima [...] Di Sera affronta il [...] la propria salvezza. Bologna, Milano, Parigi, Londra [...] Berlino. [...] si ferma un mese. Vedi? nel mio patrimonio [...] il gene criminale, sennò. Anche nelle situazioni più [...] detto [...]. Sto un mese, dunque, e [...] faccio [...] che questa è una città [...] cui se uno ha delle cose da dire può [...] dove [.[...]
[...]. Non è come da [...] è pigro non accetta che altri realizzino [...]. Quando torno giù a Napoli [...] i margini, là, sono proprio spariti. E allora riparto. Arrivo che non capisco [...] tedesco, ma non lo considero un limite [...] la lingua, [...] a Berlino, significa in [...] vivere meglio il carattere internazionale, multiculturale della [...]. /// [...] /// Per i primi due [...] studio la situazione. Poi cominciano ad arrivare [...] le soddisfazioni. Adesso [...] artistico è cambiato anche qua, [...[...]
[...] il carattere internazionale, multiculturale della [...]. /// [...] /// Per i primi due [...] studio la situazione. Poi cominciano ad arrivare [...] le soddisfazioni. Adesso [...] artistico è cambiato anche qua, [...] allora, a metà degli anni [...] Berlino era davvero speciale. Venivi considerato anche se [...] senza appoggi e non disposto ai soliti [...]. Ci sono stati grandi [...] che hanno comprato i [...] se non sapevano chi fossi e la [...] fatta in una galleria [...]. I miei quadri con [...] San[...]
[...] proprio quello [...] sentito la mancanza in Italia: la possibilità [...] prova. Certo, anche [...] ho avuto le [...] esperienze negative, ho dovuto combattere, [...] è stata, appunto, una lotta non [...] che ammazza tutto». Poi cadde il Muro. Prima Berlino ovest era [...] felice anche per quel che [...] e in [...] ci si sentiva protetti, parte [...] un tutto. Dopo la caduta del Muro [...] di più il proprio io. Era un altro momento [...] o andare via. Restai, invece, e misi [...] iniziative». Contro il[...]
[...]el Muro [...] di più il proprio io. Era un altro momento [...] o andare via. Restai, invece, e misi [...] iniziative». Contro il razzismo [...] stati molti episodi di [...] e io, come italiano e perciò privilegiato [...] stranieri extracomunitari di Berlino, sentivo di dover [...]. Dopo [...] di un ragazzo turco misi [...] una [...] che faceva [...] e si chiamava [...] is my [...]. Organizzammo un concerto multiculturale [...] e poiché la famiglia [...] non voleva i soldi [...] ci organizzammo un conco[...]
[...]is my [...]. Organizzammo un concerto multiculturale [...] e poiché la famiglia [...] non voleva i soldi [...] ci organizzammo un concorso [...] un centro giovanile turco. Fu un grosso successo [...] di quello presentammo un progetto al Senato [...] Berlino. Arrivarono soldi e aiuti. Organizzavamo concerti, [...] corsi di pittura, tutto [...]. La cosa funzionava benissimo, senza [...] il minimo incidente. Vivevamo in un ambiente [...] avevamo un trucco: i ragazzi più [...] li mettevamo nel servizio [..[...]
[...] [...] Luciani Artista per fuggire la [...] Napoletano e tedesco, artista e guaglione di vicolo, musicista [...] pittore, [...] Di Sera, nome [...] di Giovanni Battista Di Martino, [...] dal [...] dal ghetto della criminalità e [...] per approdare a Berlino tredici anni fa. [...] ha avuto la possibilità di [...] alla prova, ottenendo successo. Concerti, corsi di pittura, sculture, [...] tutto [...] del [...] e [...] a favore degli immigrati in Germania. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDINI Il [...] [...]