Brano: [...]la Nuova Caledonia [...] Parigi, da Houston e New York a Amsterdam, [...] Torino, [...] San Giovanni Rotondo dove sta [...] liturgica per Padre Pio. Eccolo finalmente [...] garbato e disponibile, in una [...] saletta conversare per due ore filate su Berlino e [...] sul ruolo delle città dopo le due grandi rivoluzioni, [...] e informatica, di questo secolo e sui compiti di [...] architetto che, abbandonati i formalismi e [...] accetti finalmente la sfida della [...] del Duemila. La disubbidienza e la cu[...]
[...]ruttore». Per Piano la disubbidienza [...] cultura umanistica, di quel [...] conoscere, capire, esplorare, verificare. Ricorda Galileo: «Aveva un [...] di [...] sulle navi che arrivavano [...] puntò verso il [...] compiendo un atto di [...]. Anche a Berlino Piano ha [...] scegliere tra [...] o una disubbidienza motivata. Spiega la scelta con [...] si fa metafora. Vede, i tedeschi in [...] mettono quella che io definisco una [...] senza la quale non [...] delle cose. Ma [...] da sola non ti porta [...] [...]
[...]e dei [...] il credo della potenza, della [...] o della produttività, che è il rischio, altrettanto pericoloso [...] corre la Germania [...] e che noi abbiamo evitato. Ma, se su questa [...] si innesta una [...] la miscela può essere straordinaria». Berlino è un luogo [...]. Da questa città la [...] esiliata e poi, con il muro, spaccata [...] qua Gunther Grass e Erik Boll, di [...] Brecht e Kurt Weill, Max [...] e il [...]. La grande biblioteca che [...] costruì nel 1967, volta [...]. Un compito duro p[...]
[...] costruì nel 1967, volta [...]. Un compito duro per [...] quello di riconnettere col tessuto [...] anche la trama di una cultura europea e mondiale. Ma non esageriamo con [...]. La città è lo specchio [...] una società, non viceversa. Per lavorare a Berlino bisogna [...] di [...] negli anni venti, [...] capitale non solo della Germania [...] della cultura europea, il luogo mitologico che univa il [...] e il profano. È bello pensare che un [...] poi dominato dal mito [...] venga oggi restituito alla [..[...]
[...]non è perfetta. Ecco, perché a questo [...] abbiamo lasciato molti elementi di libertà». Piano stende una carta [...] piazza a cui è stato dato il [...] Marléne Dietrich. Ancora una volta il sacro [...] il profano». Piano continua a raccontare [...] Berlino intorno alla [...]. I berlinesi non desiderano [...] con la memoria. Mentre le foto [...] indicano che [...] la [...] di ricostruire i palazzi [...] invece abbiamo trovato il deserto. Lo stesso è stato [...]. Tre mesi dopo la [...] ne trovava più un[...]
[...] città rispecchiano. Tutti i suoi progetti [...] avanzati, sperimentali e persino rivoluzionari, [...] sempre [...] coerenti, sobri, e in qualche [...] classici. [...] che pubblichiamo in questa [...] estesamente del lavoro che Renzo Piano sta [...] Berlino. Ricordiamo che [...] genovese è autore, tra [...] del [...] di Parigi, del ponte [...] in Giappone, [...]. IL PREMIO [...] E Clinton gli consegnerà [...] «Nobel» Partenza da Roma il 3 e 24 giugno [...] luglio 5 agosto e 9 settembre Trasporto [...] [...]