Brano: Sono arrivato in Libano [...] primi voli civili, dopo la riapertura [...] di Beirut, con [...] di portare in Italia [...] con le loro famiglie, che saranno curati [...] Roma, Milano e Firenze, con il coordinamento della Fondazione IME. Il Progetto Internazionale di IME (Istituto Mediterraneo di Ematologia), Fondazione costituita da[...]
[...]el sangue, centinaia di migliaia nei paesi [...] Mediterraneo e nel Medio Oriente. Il programma di cura, [...] di medici, biologi, infermieri ed amministratori [...] il trasferimento [...] nel modernissimo reparto del [...] Ospedale Universitario di Beirut era molto avanzato. [...] delle attività cliniche e [...] la direzione [...] italiana di IME, era [...] 2007. Poi è esplosa la [...]. Anche [...] su Beirut i contatti [...] Fondazione e le istituzioni libanesi non si sono [...] al ministero della Salute e [...] si è deciso di [...] come prima. Con il ministro [...]. [...] abbiamo convenuto che è [...] il Progetto al suo stato di normalità [...] è la pr[...]
[...]ciso di [...] come prima. Con il ministro [...]. [...] abbiamo convenuto che è [...] il Progetto al suo stato di normalità [...] è la priorità «tornare alla normalità sulle [...] e poi questi bambini non possono più [...]. Ciò detto e deciso [...] a Beirut una situazione nuova rispetto alle [...] vi [...]. La novità questa volta [...] gente (i medici, i parenti dei bambini, [...] funzionari dei ministeri, quelli [...]. [...] che [...] distruzione di Beirut del [...] conseguente completa ricostruzione della città, che nella [...] tornata la perla del Mediterraneo, pareva impossibile, [...] cosi a caldo a macerie ancora fumanti, [...] clima quasi irreale, con tutti che [...] confrontarsi sentire il tuo [...]
[...]è risultata una non [...] di quasi 24 ore di discussioni e di confronti [...] ogni luogo (in [...] in albergo al ristorante per [...] quasi ad esorcizzare con le parole quanto [...] e la evidente incertezza sul [...]. La mia riflessione questa [...] Beirut [...] è quindi quasi interamente [...] politica tutti parlano a Beirut, cosa della [...] dolgo affatto, anzi, era da tempo che [...] politica, quella autentica, in maniera cosi coinvolgente [...] anche perché considero tutta la mia esperienza [...] di [...] in [...] Istituzioni, ma soprattutto [...] in Medio Oriente pe[...]
[...]e [...] guerra totale a tempo indeterminato, alla attuale [...] guerra»; «sta di fatto che si è [...] il fuoco; ti sembra cosa di poco [...] si sparavano missili in [...] gente, e non pistolettate», [...] Ali Younes, un medico libanese che era [...] Beirut, decisamente molto moderato e molto introdotto [...]. In sintesi, quello che è [...] è che se realmente sarà costituita e dispiegata una [...] europea efficace, di interposizione, lungo il confine libanese che [...] a Beirut [...] costringerà da una parte il [...] libanese a regolarizzare la questione [...] (idea comune di quasi tutti: [...] inquadrati come truppe speciali [...] regolare libanese»), [...] i paesi europei ad uscire [...] in cui si sono rifugiati per dece[...]
[...].] politologico che ha assunto toni inquietanti e grotteschi [...] di nazismo ad ambo le [...]. Oggi sta di fatto [...] parte la si guardi ed utilizzando la [...] razionale della analisi politica, con quasi 1500 [...] quartieri appena ricostruiti di Beirut rasi al [...] Haifa [...] sfollata, quasi due milioni di profughi itineranti [...] ambientale sulle coste libanesi (e quindi anche [...] con il quesito rimasto irrisolto di «chi [...] a cui ora si [...] condizione politica legittimata per [...] erro[...]
[...]mi sfugge la polemica italiana, pretestuosa e [...] dipinge il nostro governo ed in particolare D'Alema [...] tout [...] non addirittura come un [...] di fatto attentando alla identità e al [...] ebraico. La speranza è quindi [...] mano la realtà di Beirut oggi, ci [...] della sostanziale inefficacia [...] della democrazia elettorale nei [...] Medio Oriente. Sono quindi convinto, al [...] propaganda, a fronte di una esperienza reale [...] ci parlo, li ascolto, ci lavoro, ho [...] vivo grandi contraddi[...]
[...] non giganti impassibili, [...] rambo [...]. La diffidenza verso lo [...] viene sciolta dalle [...] bersaglieri. [...] sono? Curiosità di [...] generale della Legione. Diffidenza che svanisce sotto [...] ospedali da campo montati in poche ore: [...] Beirut Est non aspettava altro, stremata [...]. [...] e medicine, nessun dentista a [...] di mano: oltre la paura, quel dolore. Diversi, perché marines e [...] altre guerre che avevano [...] silenzioso cinismo, mentre due [...] erano cresciute senza sapere[...]
[...]ori della patria ricevevano un biglietto con [...] «Cibo antiatomico. Da conservare sotto vuoto». E finiva lì. Guerre da manuale come [...] scacchi: rossi contro azzurri. Gli azzurri vincevano sempre [...] generali Nato. Da queste caserme sono [...] Beirut i meno sprovveduti, addestrati decentemente, ma era [...] su un palcoscenico rumoroso, quel 19 settembre, [...] prossimi [...] svuotavano gli arsenali segreti [...] razzi, traccianti, scariche di mitraglia. Per giorni e giorni [...] notti illuminate[...]
[...]iorni e giorni [...] notti illuminate da vampate che non erano [...]. Le pallottole vaganti finivano [...] qualcuno. I nostri erano 600 [...] annichiliti dai rimbombi. Sembravano schiacciati dal rumore. Tesi, taciturni, eppure avanzavano verso [...] Beirut [...] Sharon e cristiano maroniti, e [...] Beirut Ovest, islamica e di Arafat. Non ricordo il nome [...] del check [...] che gli italiani stavano [...] negozio di mobili dalle [...]. I nostri militari si acquattavano [...] rovine. [...] dipinte di bianco alle spalle. Arrivati il 19 agosto [...] col[...]
[...]alle spalle. Arrivati il 19 agosto [...] colonnello Tosetti, ripartiti [...] settembre: 23 giorni che [...] la storia del Medio Oriente. Compito degli italiani era [...] di 6 mila miliziani palestinesi e del [...] Arafat. Una nave greca faceva [...] Beirut, Atene e Tunisi, nuovo rifugio dell' [...]. Non è stato facile. Alla vigilia [...] nella spianata sulla collina davanti [...] palazzo presidenziale di [...] il ministro Sharon provoca i [...] «Siete sicuri che Arafat ce la [...]. Nelle ultime ore i [...]
[...]l campo di [...] duecento metri sotto, cercano [...] possibile rifugio del presidente [...]. Le [...] parole di Arafat in [...] raccolte da un gruppo di giornalisti italiani. Manca Oriana Fallaci. [...] Alexander, terrazza illuminata che [...] della Beirut mussulmana, la Fallaci telefona a [...] luce, niente acqua, piatti quasi vuoti. Metti il mio nome nella [...] e [...] sapere». Non c'è niente da far [...]. Aveva appena scritto [...] d'amore a Sharon e [...] l'incontro solo ai testimoni che hanno vi[...]
[...]c'è niente da far [...]. Aveva appena scritto [...] d'amore a Sharon e [...] l'incontro solo ai testimoni che hanno vissuto [...] le stesse bombe mentre la Fallaci guardava [...]. [...] settembre gli italiani tornano [...]. Il 14 Sharon occupa [...] Beirut [...] disobbedendo al protocollo del consiglio di sicurezza. Vuole qualche giorno di tempo [...] ripulire i campi [...] «2000 [...] nascosti fra la gente». Ecco il massacro di Sabra [...] (1770 vittime ufficiali, meno [...] secondo altre versione: p[...]
[...]o campo palestinese «conquistato» [...] sotto protezione siriana. Il 24 settembre la [...] viene bruciata da un attentato che lo [...]. Amin [...] il fratello, ne prende [...] e una nuova risoluzione del Consiglio di Sicurezza [...] tornare subito a Beirut italiani, francesi e [...] di cento inglesi. Questa volta i caschi [...]. Italiani inglesi e francesi [...] abbandonate 13 giorni prima. La memoria francese non [...] del passato: insedia il comando nella Foresta [...] Pini, [...] dove abitava il ve[...]
[...]n quasi [...] Mosca [...] ma era sempre in grado di proteggere [...]. Oggi le ipotesi restano [...]. La superpotenza non è [...] facendo i conti con [...] Iraq e si aggrappa [...] Onu [...] a ieri disprezzato. [...] da disarmare o integrare [...] Se Beirut arruola nelle forze nazionali i combattenti [...] Dio, Israele continuerà a considerare il Libano paese amico? [...] e Israele vorrebbero schierare [...] lungo la frontiera siriana per tagliare i [...] che [...] arrivano agli [...] Damasco protesta [...]
[...].] e Israele vorrebbero schierare [...] lungo la frontiera siriana per tagliare i [...] che [...] arrivano agli [...] Damasco protesta e il Libano [...] a scegliere. In fine Israele: la [...] macchina da [...] giorni si era affacciata sulle [...] di Beirut, non è più un orologio. Colpa dei servizi segreti [...] i segreti del nemico. Per un mese bloccati [...] il Libano malgrado i bombardamenti che sappiamo. Mille morti, sempre più [...]. Marcia in dietro, e [...] dolore di tanti ragazzi che non ci [..[...]