Brano: [...]o [...] orientale alla Russia, «quando il [...] divenne ancor più II centro [...] culturale e, In seguito, rivoluzionario [...]. Nel centro della regione, [...] scuole armene, seminari, teatri. Molti abitanti di [...] presero parte alla comune [...] Baku. [...] lu patria di eminenti [...]. Il 30 ottobre 1920, [...] notizia della proclamazione del potere sovietico in Armenia, [...] il problema del futuro delle regioni storiche [...]. E immediatamente venne convocata la [...] congiunta del Politburò e[...]
[...][...] secando cui tra [...] sovietico e [...] sovietica non esistono più dispute [...] frontiera, [...] e [...] passano [...] e al [...] viene conferito pieno diritto [...]. Il primo dicembre di [...] leggera la dichiarazione solenne [...] Soviet di Baku. Ma comincia [...] secondo li documento, un [...] capitolo di una vicenda che, come si [...] presenta molti risvolti di rilevante Interesse politico, [...] strategico. Della decisione era stato [...] Intorniato II comando turco che presiedeva le zon[...]
[...]ole, in sostanza, [...] etnico. E [...] gli storici armeni rendono ancora [...] esplicita [...]. La congiura contro [...] ha ora due nemici [...] in alleanza solo apparentemente «Innaturale». Venuti a conoscenza di [...] e [...] inviano da Tbilisi a Baku [...] in cui sottolineano che «nessun villaggio armeno [...]. [...] viene presa la decisione di [...] il problema, ormai incandescente, del [...] a Mosca, [...] del Comitato centrale del partito. Il giorno successivo, 5 [...] Stalin ottiene che la q[...]
[...]re come Invece [...] del potere sovietico un rappresentante [...] sovietica nella regione autonoma armena. Non è neppure possibile [...] letteratura e libri di [...] armena. Eppure nella regione vi [...] 180 scuole armene. [...] pedagogico armeno di Baku [...] e trasferito nella capitale del [...]. Ma simultaneamente ci si è [...] una [...] eh e oggi già prevale [...] quella armena. Per i diplomati del [...] che escono dagli istituti superiori [...] è praticamente impossibile ritornare nella [...] p[...]
[...]..] eh e oggi già prevale [...] quella armena. Per i diplomati del [...] che escono dagli istituti superiori [...] è praticamente impossibile ritornare nella [...] poiché secondo [...] del piano tutti gli specialisti [...] vengono decisi soltanto da Baku. E non si può [...] problema del [...] di cui [...] si è bene informati, [...] oltre tre milioni di armeni della diaspora, [...] discredito sulla nostra politica delle nazionalità». Lettere a [...] alla valenza [...] della questione armena. Certamen[...]