Brano: [...]gio. Era una cultura cavalleresca, che [...] la maggiore fragilità fisica per bene da salvaguardare, era [...] cultura della vita che privilegiava chi la da e [...] ricevuta da poco, e non [...] ancora avuto il tempo di farne di cattivo uso. Oggi, a Baghdad, in Russia, [...] prevale la cultura della [...]. Le donne e i [...] ammazzare per primi. Vittime privilegiate, perché la [...] il valore della merce ostaggio. I bambini inteneriscono? Ok, [...] a imbottire di tritolo una scuola elementare. Due raga[...]
[...]Ed è vero, le [...] uguali nella umana compassione, ma questo non [...] lusso di eliminare le differenze. Un soldato volontario, un mercenario [...] sono una cosa. Un pacifista, una militante della [...] una volontaria [...] umanitaria «Un ponte per Baghdad» [...] rappresentano la stessa parte in commedia, sono [...] cosa. E questo non vuol [...] paese», vuol dire non fare il gioco [...] intendono [...] fuori tutti quelli di [...] figli del benessere, tutti gli occidentali. Il [...] è evidente: non vi [...]
[...]one inevitabile, che loro non tratteranno, [...] tratta. Trattiamo invece, trattate, porca [...] sono le vostre figlie dentro quel prevedibile [...] sono i vostri amici, quelli [...] con voi, quelli [...] e [...] di democrazia, ci sono [...] erano a Baghdad per mettere un cerotto [...] enorme, per fare il poco che si [...] suturare lacerazioni volute da altri. È troppo facile fare [...] a pagare non siamo noi. È facile, e, soprattutto [...]. Non [...] trattato per la vita [...] Baldoni, [...] forse imp[...]
[...]ttativa, ci si espone soltanto ad [...]. Il terrorismo non si [...] trattare, si batte togliendo il supporto di [...] che sostiene la mano degli assassini, si [...] minimo il dolore dei figli [...] metà del mondo. Il terrorismo lo combatte «Un [...] Baghdad» assai più di George [...]. [...] con il suo disprezzo per [...] vita, con la [...] arroganza parolaia. Se in questo momento [...] un referendum, io sono certa che la [...] italiani, [...] dallo schieramento politico, risponderebbe: «Portiamo [...] [...]
[...]orge [...]. [...] con il suo disprezzo per [...] vita, con la [...] arroganza parolaia. Se in questo momento [...] un referendum, io sono certa che la [...] italiani, [...] dallo schieramento politico, risponderebbe: «Portiamo [...] truppe armate da Baghdad. Mandiamo a casa i [...] soltanto quelli che vogliono aiutare i bambini [...] sistema educativo far avere le protesi alle [...] americani perché possano di nuovo camminare. E potranno lavorare. /// [...] /// E per la pace. [...] Terrorismo e ambigui[...]