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Il vocabolo Auschwitz si trova nei "vocabolari":
- Lingua Italiano - Sottosistema simbolico: Toponimi geografico/politici, in uso nella lingua italiana contemporanea →di città extra italiane (nome italiano)(ExItGA6+VO ).
Stimato come nome proprio è riscontrabile in 2640 Entità Multimediali (stima per difetto, approssimativamente altra metà riscontrabile tramite ricerca full-text nel campo «cerca»).
Attraverso questo strumento è possibile visualizzare una trascrizione frammentaria della rassegna stampa relativa tratta dalla Biblioteca Digitale (dunque non dall'Archivio):

Brano: Martedì 8 marzo [...]. Due [...] ad Auschwitz hanno visto [...] del campo di Auschwitz. Sotto la scritta Il [...] accoglieva 1 prigionieri Enrico Giuseppe Moneta« Quel [...] eroi» Il film di Spielberg esce venerdì [...] Italia. Abbiamo chiesto a Giuseppe Di Porto [...] Piero Terracina romani, ebrei, reduci dai lager [...] a noi. Per c[...]

[...] ricordare. Di far si che [...] possa dire: non é vero, non é [...]. I due signori seduti [...] sono Giuseppe Di Porto, classe 1923, e Piero Terracina, [...] 1928. Romani, ebrei, pensionati, ex [...]. E reduci dai lager. Terracina era a [...] presso Auschwitz: preso nel [...] Roma del 7 aprile 1944, portato al terzo [...] Regina Coeli da cui erano stati appena prelevati [...] Fosse Ardeatine, trasferito con tutta la famiglia [...] Fossoli, [...] di concentramento presso Carpi, in Emilia: [...] dell'infer[...]

[...] dare [...] falsi dei? Non dovremmo mai dimenticare che Hitler [...] governo vincendo le elezioni. Quali scene del film [...] più vicine alla tremenda realtà di quei [...] TERRACINA: Il viaggio in treno. Io impiegai sette giorni, [...] da Fossoli ad Auschwitz. Aprirono il vagone, per [...] due volte. In una settimana! Le baracche di Auschwitz [...] forni. Vedevi uscire il fumo, [...]. DI PORTO: Per noi [...] e la lingua furono uno shock ancora [...] per altri. Dovevi immediatamente imparare quelle [...] tedesco che servivano ad obbedire agli ordini, [...] anche due secondi, erano legnate[...]

[...]] a morire. TERRACINA: Un altro momento [...] film é la liberazione. Quando arriva quel soldato [...] i prigionieri distrutti, incapaci di esultare. Avvenne proprio così. In [...] eravamo scampati al massacro [...] boschi, poi ritornammo al campo di Auschwitz [...] tedeschi lo avevano abbandonato: era [...] tetto che avevamo, [...] luogo dove non morire [...]. Fra di noi non [...] scena di esultanza. /// [...] /// Forse non si dovrebbe [...] famose scene documentarie dei soldati sovietici che [...] di Auschwitz, trovano i prigionieri, li abbracciano. Furono girate qualche giorno [...]. L'incontro fra noi e [...] festoso. Noi eravamo troppo annullati. DI PORTO: Spesso trovo [...] chiede: ma quanti eravate, a Buna? Nove, [...]. /// [...] /// E perché non vi [...]


Brano: [...]omone, Lina, Rina [...] esplodere delle mine per [...] Virginia le sorelle di Ennio, [...] completamente e cosi. Li costrinsero a re' : [...] di quello che era successo, stare insieme ai cadaveri [...] a i potevano solo [...]. La quando, arrivati ad Auschwitz, [...] arrivò quel giorno che un [...] immediatamente alle [...] di ragazzini (gli americani [...] compreso il bambino erano a Roma) durante [...] diciotto giorni. Il 24 marzo del [...] vicino alle cave delle [...] Colomba fu portata ad Auschwitz [...] anni Il lungo elenco Giovanni aveva 18 [...] Sono [...] 50 e più anni da quel tragico [...] da : [...] del 44. La memoria della signora Giulia [...] a quel giorni, ecco [...] dei suol» morti deportati [...] Auschwitz o fucilati e sepolti alle Fosse Ardeatine. /// [...] /// [...] 611 uomini morirono alle Fosse Ardeatine, [...] donne e I bambini finirono ad Auschwitz [...] maggio [...]. Cesare DI Consiglio 32 [...] con la moglie [...] Celeste [...] (36) e I loro [...] Ada [...] Marco (4) e Mirella : 11 mesi, [...] ottobre [...]. Graziano DI Consiglio 24 [...] moglie Enrica Di Consiglio (32) con il [...] di appen[...]

[...]siglio Clara, 26 [...] Angelo Di Castro (26) con I figli Giovanni [...] 18 giorni, era nato II 3 marzo [...]. DI Consiglio . Leonello 38 anni, morto [...] settembre [...]. DI , Consiglio Tranquillo, 77 [...] fratello di Mosè morto anche [...] lui ad Auschwitz II 30 [...]. Per [...] stare buoni gli. Non ave finiscono [...] i morti della famiglia Di Consiglio, [...] tempo dopo, la signora Giulia e la [...] attraverso le cantine dopo il rastrellamento dei [...] in casa [...] della madre: «era [...] giorno d[...]

[...]co della [...] controlla I bagagli di [...] ebrei che stanno per essere avviati al [...] prima di [...] salire sul vagoni piombati: [...]. MI rinchiusero a Regina Coeli, [...] portarono al campo di [...]. Quindi, dentro I vagoni [...] fui condotto a Auschwitz. Sono stato n per [...]. Dopo mi spostarono a [...]. [...] Liberazione mi trovarono su una [...] di cadaveri vicino al forni crematori, lo pesavo 39 [...]. Ma noi vivi somigliavamo [...]. Del [...] stavano nel mio vagone [...] Quel palazzo pieno di [...]


Brano: Martedì 31 maggio [...] Ad Auschwitz ha [...] perduto tutti: [...] padre, [...]. Sedicenne, è tornato da [...] risalire la china [...] e infrangere il muro [...] Piero Terracina ha impiegato 45 anni. [...] non ha trovato parole [...] familiari e gli amici più cari. Poi un giorno, [...][...]

[...]i ammassati sui camion fra [...] e grida verso una destinazione ignota e la [...] sta improvvisa a Prima Porta. [...] per la prima volta, a [...] anni, Piero [...]. Piero Terracina ha perso [...] sterminio tutta la [...] famiglia Foto di ebrei [...] Auschwitz. In basso: Piero Terracina Archivio [...] Museo Statale di 0 [...] 45 anni di silenzio [...] lager» Ad Auschwitz ha perso tutta la [...]. Lui è riuscito a [...] vivo per miracolo. Piero Terracina ha impiegato [...] infrangere il muro del silenzio che aveva [...] espériénza nel campo di [...]. La voglia di testimoniare [...] di fronte alla profanazione di un ci[...]

[...]giorni piombati per [...] gere Monaco di Baviera. La sete [...] glie il senno e la [...] poi [...] : i la fame, il [...] il sudore, gli escrementi. Dov'era più la dignità [...] umani? Nuova sosta, assistiti dalla [...] e ancora due [...] arrivare ad Auschwitz, col [...] arrivava direttamente nel campo. Vennero aperti i carri [...] la sensazione di essere arrivati [...] 600 persone [...] cercavano, correvano da un [...] del treno; con gli urli, i fucili [...] i tedeschi tannarono due file: uomini e [...].[...]

[...]quei cinque ca! In uno stato di [...] davanti [...] ai soldati in divisa, Pie; [...] gli altri giovani viene sottoposto al triste [...] tosatura, depilazione : e disinfestazione e sempre [...] scheda (che ri; troverà [...] a Roma, ; in una mostra su Auschwitz) [...] dichiara 18 anni. Cosi fui avviato al [...] scavare canali nei dintorni del lager per [...] allagasse. Con una canna nella parete [...] raccoglievamo goccia a goccia una fanghiglia che a turno [...] i per non morire disidratati. Ma molti di n[...]

[...]31 [...] nostri giacigli, sentimmo un grande tramestio e [...] di bambini. La mattina dopo un [...]. Solo uno sguardo ai [...] andavano a pieno ritmo per renderci conto [...] esseri umani erano andati a morire quella [...]. No, non si scappava [...] Auschwitz: [...] fisico e psichico aveva [...] di [...] poteva ribellarsi andando ad attaccarsi [...] ad alta tensione e rimanere là. Fame, freddo, percosse, tutte [...] erano protese solo a [...] non esisteva niente altro». La separazione dal fratelli E [...[...]

[...]atori, lo e alcuni compagni rallentammo la [...] distaccarci ma stremati e annichiliti non sapevamo [...] mezzo alla neve e con i panni [...]. Dopo alcune ore [...] delle sagome in lontananza: avevamo [...] solo tre chilometri e ci [...] al campo di Auschwitz. In quei giorni migliaia [...] di stenti e malattie e i loro [...] nella neve che "bevevamo", alimentavano una furiosa [...]. Una mattina aprendo la [...] vidi un uomo tutto . /// [...] /// Avvertii i miei compagni, [...] che non ci fu nessuna scena[...]


Brano: [...] pagina Dopo Auschwitz e la Bosnia. Il lager, [...] nascosta del mondo di [...] 1. Si dice che i [...] e tornano dai campi, non avevano nulla [...] che quanto più la loro testimonianza era [...]. Come se essi stessi [...] assaliti da un dubbio sulla realtà di [...] loro c[...]

[...]ce che i [...] e tornano dai campi, non avevano nulla [...] che quanto più la loro testimonianza era [...]. Come se essi stessi [...] assaliti da un dubbio sulla realtà di [...] loro capitato, se non [...] per caso, scambiato un [...]. Essi [...] ad Auschwitz o a [...] non erano diventati. E [...] non ne avevano voglia. Patte le debite distanze, [...] so; spetto nei confronti della [...] testimonianza vate, in qualche [...] noi. Sembra che ; nulla, [...] abbiamo vissuto in [...] questi anni, ci [...]. Ch[...]

[...] questi anni, ci [...]. Che cosa hanno vissuto, [...] fatti, gli abitanti dei campi? Un ; evento [...] (come [...] poniamo un soldato che ha [...] alla battaglia di Waterloo) ; [...] strettamente pri; [...] Né una cosa né [...]. Se era ; ebreo [...] Auschwitz [...] donna bo: [...] a [...] è entrato nel ; [...] una scelta politica, ; ma per quanto [...] privato [...] e incomunicabile: il suo [...] corpo biologico. Eppure pròprio questi fungono [...] . Il campo è, in questo [...] davvero il luogo inaugural[...]

[...]o [...]. I fatti di Tangentopoli, [...] eventi pubblici o privati? Confesso che non [...]. E se il terrorismo [...] importante della nostra recente [...] com'è possibile che esso affiori [...] Contrasto Dove inizia il [...] Gli abitanti del campo di Auschwitz e le [...] stuprate a [...] che cosa hanno vissuto, [...] privata? Né [...] né [...] o forse [...] entrambe. Il lager come luogo [...] primo spazio in cui politica e vita [...] indistinguibili. Lì si trova la [...] mondo in cui viviamo. Principio de[...]

[...]una delle [...] si possono affermare con certezza è che, [...] i popoli [...] (e, forse, della ; Terra) [...] : fatto bancarotta. Ciascun [...] ha avuto [...] particolare di far bancarotta, e certamente non [...] per i tedeschi ciò abbia significato Auschwitz [...] per gli spagnoli la guerra civile, per [...] Vichy, per altri popoli i tranquilli e atroci [...] Cinquanta, [...] i serbi gli stupri di [...]. In ultima analisi, però, [...] noi soltanto il nuovo compito che [...] sto fallimento ci ha [...]. F[...]


Brano: [...]parlare è Élie [...] premio Nobel per la [...]. Non posso perdonare gli [...] che [...] esaltano le gesta». E non solo [...] nella mente di chi [...] sopravvivere a quello scempio, o nei dolore [...] avuto un familiare, un amico morto nei [...]. No, Auschwitz è una [...] perché [...] razziale, il fanatismo antisemita [...] secolo, come il silenzio complice di chi [...] massacri compiuti oggi in nome della razza [...]. E non basterà una cerimonia [...] rimarginare questa ferita. Tanto più se dietro [...] [...]

[...] genere non [...] né rendono giustizia alle vittime [...] ed 6 per questo [...] vedranno presente. Non possiamo, non dobbiamo [...] il dimenticate è il privilegio di chi [...]. Non dimenticare, perché «senza [...] futuro», non dimenticare «perché ad Auschwitz sono [...] I valori del mondo civile»: a 50 [...] del lager simbolo della barbarie nazista. Ma il Male assoluto, [...] conosciuto e da quel [...] ha più [...] visto negli [...] del nostri carnefici, [...] riconosciuto nelle pietose giustificazioni [[...]

[...]da quel [...] ha più [...] visto negli [...] del nostri carnefici, [...] riconosciuto nelle pietose giustificazioni [...] "lo non [...] io non sapevo"", e [...] oggi In chi nega che [...] lu innanzitutto il tentativo [...] ebrei. Quel Male si chiama Auschwitz». [...] fa It truppe [...] ad [...]. [...] Per me. /// [...] /// Intatti, avevano avuto il [...] il campo di [...]. Pochi erano rimasti, e Ira [...] anch'Io. MI chiesi a lungo II [...] al giorno in cui, a Mosca nel [...] di rivolgere direttamente la[...]

[...] [...] Per me. /// [...] /// Intatti, avevano avuto il [...] il campo di [...]. Pochi erano rimasti, e Ira [...] anch'Io. MI chiesi a lungo II [...] al giorno in cui, a Mosca nel [...] di rivolgere direttamente la domanda ad uno [...] che liberarono Auschwitz. La risposta fu purtroppo [...] lu imputato a vaghi [...] Quel «perché» [...] rivolto tante volle in [...] ai generali e ai politici che sconfissero [...]. Nessuna delle loro risposte [...] convinto, tanto meno la versione ufficiale consegnata [...][...]

[...]di ebrei ma non sono [...] la nostra identità. Ed è per questo [...] dire con il mio [...] (il personaggio principale [...]. Un ebreo che rinnega [...] fa che scegliere la menzogna. /// [...] /// Ma parole come «perdono» [...] trovano posto [...] di Auschwitz No, non [...] gli aguzzini di un tempo e coloro [...] ne esaltano le gesta. In questi [...] anni ho pregato più volte Dìo. Non perdonare coloro che [...] hanno [...]. Ma questo non vuol [...] sempre un intero [...] perché noi ebrei, le [...] in una [...]

[...][...] cresciuto notevolmente il peso [...] destra. E problemi di memoria [...] in Italia se sino a qualche giorno [...] erano al governo. Contro tutto ciò vi [...] morale, prima ancora che politico: impedire al [...]. Perchè solo cosi potremo [...] «Auschwitz» . Radio e televisione, e non [...] utilizzano un bene [...]. Svolgono, quindi, un servizio, al [...] natura societaria delle aziende che [...] nel settore La stampa, come ha [...] ii Cardinal Martini, vive pure [...] una situazione difficile, ma i [...]


Brano: [...]e [...] nella [...] del Velodromo [...] Lei non credeva che avrebbero [...] le donne. Era conta questa voce, [...] bambini sarebbero stati [...] dal ras [...] lamenti Lei ci aveva [...] aveva preso precauzioni. Se ne andò cosi. In un convoglio verso Auschwitz. Mio padre Invece sfuggi [...]. Viveva alla macchia nella [...] parigina, e da li mi [...]. Nessuno sapeva che mia [...] un campo della morte. Pensavamo che lasse in Germania [...] lavorate, come altri deportati, lo ero sicura di [...] una volta [..[...]

[...]nsegnarci ai tedeschi. Anch'io, che [...] nata a Parigi e [...] a (ulti gli effetti Da 11 mi [...] dove eravamo una ventina. Lì lamia nurse tentò [...] tutto. Sì [...] lare da un curato [...] dì [...] è [...] signora che oggi conta [...]. È stata ad Auschwitz [...] 1415 anni. Catturata dai gendarmi francesi [...] ai tedeschi, ha perso ad Auschwitz i [...]. Andando nel lager era [...] la madre e di [...] dare marmellata e paté, [...] si era portata dietro dalla Francia. Dice di [...] uscita [...] con la forza della solidarietà [...] la volontà di conservare le proprie energie, 112 maggio [...][...]

[...]un [...] era alle cinque, e [...] esserci tutti, i vivi e [...] morti. SI, il cadavere dì [...] nella notte doveva figurare lì, ne! /// [...] /// Assistevamo alle impiccagioni, ai [...] bastone che uccidevano Nel settembre del [...] ci spostarono ad Auschwitz, [...]. Mi pareva un paradiso. Lavoravamo in una fabbrichetta, confezionavamo [...]. Il 18 gennaio del [...] qualche giorno si sentiva il cannone tuonare [...] marcia. Mangiavamo la neve, ci [...]. Poi ci buttarono su [...] n non ricordo quasi nulla[...]

[...]lati [...] il tifo, pesavo trenta chili. Mi salvò [...] polacca, sciogliendo de! Mi liberarono i russi [...] e mi curarono per un mese. Poi, il 30 giugno, [...] riportò a Parigi. Anche mio padre era [...] E anche lui, come mia madre, era stato [...] Auschwitz». Anzi gli ocelli celesti [...] Georgia [...] possono venarsi di ironia [...] «Le esperienze di noi sopravvissuti sono a volle [...]. Lidia Rolli e Anna Maria [...] donne di [...] mi sono chiesta ma io [...] quale Lager sono [...]. Il luogo dalla me[...]

[...] [...] Germania. Nella fabbrica di pneumatici [...] Monaco di Baviera dove ò [...] a lavorare, [...] di mettere a punto [...] di studenti olandesi piccoli atti di sabotaggio. Ma sono maldestri e [...] scoperti. Giorgia si ritrova su [...] la porta a Auschwitz. Mentre si rende conio [...] essere finita in uno dei campi di [...]. [...] è oggi, insieme forse solo [...] «ebrei di [...] che può raccontare dì essere [...] su un [...] che [...] riportata fuori da Auschwitz è [...] a [...]. Rapata a zero Ali [...] rapato a zero, interrogato, ma non torturato. Poi mi hanno mandato [...] la filiale della fabbrica Siemens che si [...] Lager, dove [...] interruttori Ie cause che [...] dopo la guerra contro la Siemens le [.[...]


Brano: [...]sciuto signor [...] vie [...] voce del parlamento bulgara che [...] oppose alla decisione del te Boris di consegnare gli [...] bulgari ai tedeschi. Leggete queste pagine e [...] o un altro [...] le «piccole ragioni» che [...] agire, [...] e Noi, con Auschwitz [...] dalla Notte dei Cristalli, [...] novembre 1988 sì tenne a Parigi, nella [...] Senato, un convegno i cui atti vennero pubblicati [...] monografico di [...] una rivista [...] in senso lato, alla [...] dal didentro. Ora gli interventi di [...] st[...]

[...]mbre 1988 sì tenne a Parigi, nella [...] Senato, un convegno i cui atti vennero pubblicati [...] monografico di [...] una rivista [...] in senso lato, alla [...] dal didentro. Ora gli interventi di [...] stati tradotti in italiano nel libro «Pensare Auschwitz» [...] p. Me 6 semplicemente [...] dei massacri etnici e religiosi [...] del [...] nel [...]. [...] è quella, mai venula meno, [...] per gli [...] del [...] confrontare con I evento, del [...] di [...] un senso, ilei [...] rio e del [...]. [...] ci [...]

[...].] i(n [...] e anche [...] dì ugni online e grado [...] insomma gli ordinari [...] con più esattezza che nel [...]. Piuttosto, si tratta di [...] e [...] gli effetti su di noi, [...] oggi, e in prospettiva anche domani Si tratta di [...] su quel che Auschwitz, è per noi. È questa [...] che. Anche la memoria e il [...] agli eventi hanno avuto una loro storia, una loro [...]. E questo è tanto più [...] quanto più si presti attenzione al [...] degli individui [...] Auschwitz». Gli individui sono, in [...]. Ma gli indivìdui che [...] con Auschwitz Mino [...]. Pensare [...] non può i [...] per noi, dalla parte [...]. /// [...] /// [...] sulla [...] modernità, in relaziono al [...]. Triste fu la fine [...]. Ma è [...] interessante scoprire come la Bulgaria, [...] non divenne antisemita e di com[...]


Brano: [...]In alcune zone, corre [...] essere travòlto dal tedesco. Polemica in Germania per [...] centro commerciale davanti al lager DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDI NIl BERLINO. Un supermercato no nulla [...] persino il [...] alla porta del campo [...] Auschwitz? Pare proprio di si. Una impresa polacca della [...] comproprietario un cittadino tedesco ha già presentato [...] i permessi e le autorizzazioni: né il [...] né il ministero della Cultura di Varsavia [...]. E fatto davvero sconcertante, [...] del Mu[...]

[...]a dei nostri [...]. /// [...] /// Chissà, un giorno metteranno tavoli [...] nelle baracche della morte». Il direttore del Museo, [...] ha dichiarato però [...] supermercato sorgerà in un [...] sono sempre stati negozi», [...] del Lager principale di Auschwitz [...] infatti in città, accanto a quartieri abitati [...]. [...] aprire un supermercato proprio [...] mi pare la testimonianza di [...] insensibilità che mi fa paura». Insensibilità tutt'altro che inedita, [...]. Proprio Auschwitz, come molti [...] teatro qualche tempo fa di un penoso [...] ingaggiato da una parte delle gerarchie cattoliche [...] non chiudere un monastero di carmelitane che, [...] del Lager, suonava come una sorta di [...] estremamente offensiva per gli ebrei[...]

[...]erarchie cattoliche [...] non chiudere un monastero di carmelitane che, [...] del Lager, suonava come una sorta di [...] estremamente offensiva per gli ebrei, i quali [...] il prezzo di gran [...] delle persecuzioni: di tutte le persone uccise [...] Auschwitz [...] ebrei furono circa il [...]. E mentre ad Auschwitz [...] combatteva la battaglia sul convento [...] carmelitane (fino [...] risolutore del Papa), in un [...] ex Lager, quello di [...] in Germania, si consumava una [...] che ricorda da vicino quella attuale: sulla strada che [...] al campo, nel quale[...]


Brano: [...]farà [...] A PAGINA [...] scandalo senza [...] tempo fa ho respinto [...] ebrea, oggi sfogliando i quotidiani ho avvertito [...] leggendo che nonostante le proteste degli «ebrei» [...] (e per fortuna subito dopo di nuovo [...] per il supermercato ad Auschwitz. La mia irritazione non [...] che fare con [...] ebrea ed essere sopravvissuta [...] Auschwitz, ma ha a che fare con [...] che Auschwitz, luogo assurto [...] riguardi esclusivamente gli ebrei, ossia le vittime [...] nazifascista, e non il [...] intero, compresi coloro che [...] collaborato e tollerato [...] tragico per la civiltà [...]. Non è per un [...] per i tempi burocratici scad[...]

[...] si deve alla reazione [...]. La verità è che il [...] di Un certo signor [...] suo socio tedesco dopo le [...] ha prefetto [...] sarebbe Utile a molti per [...] i visitatori, per mascherare, negare e cancellare il più [...] ciò che era nella realtà Auschwitz. Dal distretto che lo [...] permesso ad un corteo di naziskin polacchi [...] a favore dello shopping [...] e contro «gli sporchi [...] poteva [...] e i suoi dintorni [...] una Prefettura, che del resto potrebbe, ma [...] così, agire anche nei propri[...]

[...]sì, agire anche nei propri interessi economici, La [...] la memoria umana che [...] condiscendente con sé stessa, prima o poi, [...] poi, vuole cancellare i propri misfatti, i [...] quelli mortali, per continuare per ricominciare daccapo. Se neppure Auschwitz è [...] forse aveva ragione Primo Levi, non c'è [...] gli ebrei e per nessuno. Neanche per quei giovani [...] Polonia urlavano slogan antisemiti [...] di Auschwitz e oggi [...] Roma [...] e la liberazione di [...]. Questi giovani ovunque siano, [...] neppure quello che dicono per bocca di [...] sono meno colpevoli di coloro che nel [...] gli insegnano la storia, quella [...] un paese senza Gratta [...] OGGI, s[...]


Brano: Un saggio di Giovanni Gozzini [...] razziali Auschwitz, lo sterminio della modernità Il [...] In Polonia Il ministro Veltroni a [...] fondi sociali per la [...] Gianni [...] La bibliografia sullo sterminio [...] talmente vasta da far pensare che lutto [...] poteva dire sia stato detto. In realtà non è [[...]

[...]o spazio a [...] ricerche su ciò che erroneamente viene chiamato Olocausto, [...] di [...] sul come e sul [...] sia avvenuto. Fa piacere che un [...] a queste domande venga da un libro [...] italiano, Giovanni Gozzini. Il volume si intitola La [...] Auschwitz (Bruno Mondadori, lire 18. È un libro agile [...] però utilizza appieno la vasta bibliografia [...] e insieme ricorre con [...] molto spesso inediti in Italia. Per Gozzini non ha [...] tema Auschwitz come una parentesi della storia, [...] e [...] e lo sterminio degli [...] un incidente, una parentesi della storia, il [...] bìlia collettiva, ma un crimine inscritto nella [...] regime nazista, reso possibile, anche, da una [...] della nazione tede[...]

[...]idente, una parentesi della storia, il [...] bìlia collettiva, ma un crimine inscritto nella [...] regime nazista, reso possibile, anche, da una [...] della nazione tedesca. È una delle tesi [...] libro dello storico Giovanni Gozzini La strada [...] Auschwitz [...] uno strumento agile e aggiornato, soprattutto rivolto [...] da consigliare a tutti. GIORGIO VAN [...] il frutto di una follia [...] e collettiva. La prima citazione che [...] un sopravvissuto, è già molto significativa: «Auschwitz [...] bensì un campo di sterminio tedesco». Non un mistero, lontano [...] qualcosa che riguarda tutti noi. Come dimostra, del resto, [...] o passivo di milioni di uomini e [...] dello sterminio. Dice Gozzini: [...] più diffuso, cioè, non era [...] d[...]

[...]esto quadro [...] non è la causa [...] regime (come sostengono gli storici revisionisti alla Nolte) [...] contrario appare come «conseguenza subordinata di una [...] militarista dello [...]. Dunque c'è una logica stringente [...] collega il [...] ad Auschwitz. Ma il procedimento che [...] è rappresentabile con una strada rettilinea. In altri termini lo [...] pianificato [...] ma è la stessa [...] regime nazista e, poi, lo sviluppo della [...] nel passaggio cruciale Ira la primavera e [...] a decidere [..[...]


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