Brano: [...] Francesco Sangermano AUSCHWITZ (Polonia) Neve [...]. Alberi come scheletri. [...] polacco è un film [...] nero animato da qualche casa qua e [...]. Il treno corre sul [...] riscaldamento che fa le bizze. [...] arriva [...] dopo la frontiera tra Repubblica Ceca e Polonia. La prece[...]
[...] corre sul [...] riscaldamento che fa le bizze. [...] arriva [...] dopo la frontiera tra Repubblica Ceca e Polonia. La precedono due o [...] nome impronunciabile. Agenti col cane. Qualche macchina senza catene [...] di neve e ghiaccio. /// [...] /// Auschwitz [...] chiamata i tedeschi: quando [...] ribattezzato tutto. Il marciapiede del binario [...] per accogliere tutti i vagoni. Termometro è a meno [...] che non è andata male. I pullman là fuori. Il campo è un [...] là. Nomi «Mosè, anni 6, Lucca. Passa[...]
[...]esponsabile del [...] Regione, ha scritto 18 nomi su un [...]. /// [...] /// Ne legge solo sei [...]. Ed è per voi [...] per quel milione e mezzo di bambini [...] e in altri campi che noi torniamo [...] quarto anno». Cita Primo Levi, Caffaz. Il vero Auschwitz Andra [...] Tatiana Bucci camminano fianco a fianco. Gli scarponi affondano nella [...]. In solitudine, lontano dai [...] guide. Non ne hanno bisogno. Tatiana aveva 6 anni. Parla per prima. /// [...] /// Questo è il vero Auschwitz». /// [...] /// E adesso ho paura [...] a [...] (domani, [...]. Lì rivedremo le nostre [...] delle baracche». Si commuove anche lei. Se lo farò sarà solo [...] voi. Perché quando noi non [...] voi siate la nostra voce». Voi sono i ragazzi. A loro si[...]
[...]ra finisce di [...] il rumore della neve che cade sulle [...]. Il viaggio [...] è solo [...]. La scritta campeggia sulla [...] il cancello aperto. Accanto un edificio che [...] chi arrivava. Il viaggio [...] si consuma baracca dopo baracca. [...] ad Auschwitz 1 nato [...] prigionia prima ancora che di sterminio, sono [...]. Per questo ancora intatte. Ognuna è un "Block" [...]. Ogni "Block" racconta atrocità. La dislocazione del campo, [...]. Le prime immagini. Uomini di qua, donne [...]. /// [...] /// Si[...]
[...] murata di [...] metro per un metro. Ce ne facevano entrare [...] da [...] apertura sul davanti. Lì passavano la notte. /// [...] /// Il giorno dopo lavoravano. Spesso di notte, schiacciati gli [...] sugli altri». Pronti per il crematorio. Quello di Auschwitz 1 [...]. Quattro forni in fila [...] di mattoni. Accanto una camera a gas [...] quindici metri e larga 7. Mille anime a volta. Nel viaggio [...] è [...] tappa. La più dura. In mezzo due candele accese [...] una corona di fiori. /// [...] /// Auschwitz, viaggio [...] A piedi sotto la [...] di sterminio. Le lacrime degli studenti: «Basta, [...] Ugo Caffaz legge i nomi dei bambini [...] forni crematori, nelle baracche i resti delle [...] viva che ricorda la tragedia LA STORIA [...] dopo La delegazio[...]
[...]nomi dei bambini [...] forni crematori, nelle baracche i resti delle [...] viva che ricorda la tragedia LA STORIA [...] dopo La delegazione dei ragazzi toscani visita [...] insieme a due sorelle italiane scampate [...] La commozione delle superstiti AUSCHWITZ (Polonia) Elena e Dario hanno parlato per tutti. Due nomi per [...] voce al migliaio di [...] al muro della morte. Hanno scelto un brano [...] La [...] di Elie [...]. Un brano crudo, forte. Ci sembrava il più [...]. La morte di un [...] perché. Un a[...]
[...]oce che gli rispondeva: «Dov'è? Eccolo: è [...] quella forca. Quella sera la zuppa [...] di cadavere. FIRENZE Per non dimenticare [...] Olocausto in tutta la Toscana si tengono [...] eventi. Musica Il sessantesimo anniversario [...] Lager nazista di Auschwitz a Firenze sarà [...] concerto del Teatro del Maggio Musicale con [...] Musica di Fiesole al Teatro Goldoni. La serata si aprirà [...]. Ingresso libero fino ad [...]. A Pontedera nel Museo Piaggio "Giovanni Alberto Agnelli" alle ore 21 si tiene un [.[...]
[...]sa potrei aggiungere [...]. /// [...] /// Ci si affida alle [...]. La mia è che [...] solo due cose che contano: gli occhi [...] il silenzio per meditare davanti alla violenza [...] questi luoghi emanano». In passato era già [...] ad altri campi. Ad Auschwitz mai. A maggio 2001 era [...] e [...] in Austria, «ma era [...]. [...] si tocca con mano il [...] peggiore [...]. /// [...] /// Questa che per noi è [...] giornata tremenda era una condizione normale del lager quotidiano». Poi torna alla mente [...] [...]