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Il vocabolo Auschwitz si trova nei "vocabolari":
- Lingua Italiano - Sottosistema simbolico: Toponimi geografico/politici, in uso nella lingua italiana contemporanea →di città extra italiane (nome italiano)(ExItGA6+VO ).
Stimato come nome proprio è riscontrabile in 2640 Entità Multimediali (stima per difetto, approssimativamente altra metà riscontrabile tramite ricerca full-text nel campo «cerca»).
Attraverso questo strumento è possibile visualizzare una trascrizione frammentaria della rassegna stampa relativa tratta dalla Biblioteca Digitale (dunque non dall'Archivio):

Brano: [...]re leghista e [...] a Roma la testimonianza Il [...] di [...] venne anche invitato al meeting [...] Comunione e Liberazione per un dibattito Oggi molti di [...] militanti [...] alle elezioni sono finiti nella [...] del [...] Giuseppe Biondi [...] Ad Auschwitz ero il numero [...]. Verso Auschwitz", promosso dalla [...] Toscana. Leggi razziali: «Ero cresciuta [...] ebrea, ma laica e agnostica, completamente integrata. Quindi non mi sentivo in [...] diversa dalle [...] coetanee. Cominciai ad avvertire questa [...] costretta ad abbandonare la s[...]

[...], prima, [...] il campo, tanto volevo morire una volta [...]. Avevo 16 anni e [...] parlavano di primi amori e di vestiti. Testimonianza: «Per tanti anni [...] raccontare. Inventavo stupide storie. Poi ho iniziato a dire [...] verità, [...] presente Auschwitz?, dico, [...] ci mettevano nei [...] Io ero il numero 75. Oggi ho scelto di [...] giovani. E racconterò fino a [...]. /// [...] /// E racconterò fino a [...].


Brano: [...]to [...] per [...]. /// [...] /// La data non rientrava [...] per simili attività e oltretutto avrebbe richiesto [...] procedure burocratiche difficili da rispettare data la [...]. Poco importa se in [...] tutta la scuola tra qualche giorno un [...] Auschwitz promosso dalla regione Toscana in occasione della [...]. E ancora meno sembra [...] se a legittimare simili iniziative è, prima [...] posizione personale, la legge. /// [...] /// [...] 2 della legge 211 del [...] luglio 2000 [...] della giornata del[...]

[...]sissimi tra loro e non [...] sospetti di [...] da Hannah Arendt a Ernst Nolte. Ma Battista eccepisce e [...] azzerando quel che per una volta è [...] condiviso. Con quali [...] Vediamo. Il primo è questo: [...] 1945 fu [...] rossa a liberare i [...] Auschwitz. [...] che non inaugurò [...] di libertà» bensì «di [...] alla quale i [...] despoti poterono riaprire [...]. /// [...] /// Non regge in linea [...] di fatto. Intanto quel che conta [...] data è il [...] della [...] che assume portata universale [..[...]

[...]e assume portata universale [...] ogni tipo di sterminio (incluso il Gulag). Il caso volle che a [...] fossero i sovietici. E se qualcun altro [...] le cose non sarebbero cambiate simbolicamente. Poi, e [...] detto, non [...] eguaglianza tra Gulag e Auschwitz. Per metodicità, intenzionalità programmata [...] lager nazisti, rivolti contro un intero [...] planetaria, a confronto delle deportazioni omicide di Stalin, [...] non concepite «ab initio». Ma concediamo pure a Battista, [...] almeno [...] data, qu[...]

[...]el [...] dopo lunghe discussioni. E dopo che Furio Colombo, [...] promotori del disegno, si era battuto per [...] giorno della deportazione degli ebrei a Roma [...]. Fu [...] dei deportati militari a [...] con la motivazione che la rottura dei [...] Auschwitz era la fine di una tragedia universale [...] ebrei massime vittime espiatorie riguardava tutti gli [...] destino a [...] la sorte. Nel segno dunque di [...] che sconfiggeva in anticipo ogni possibile recriminazione [...] vittimario» (motivo non caso[...]

[...]isivo» argomento, è davvero [...]. Sul serio Battista pensa [...] Giorno della Memoria, e con minor «liturgia [...] incoraggiare un maggiore «impegno contro [...]. Decretando «a contrario», e [...] memoria, una notte dove tutte le vacche [...]. Dove Auschwitz diventerebbe poco [...] «incidente» della storia, assieme [...] attuale. Marco Bucciantini Sonia Renzini FIRENZE Costretti [...] pagarsi la sanatoria, a [...] comunque saccheggiare lo stipendio [...] spese, licenziati o costretti a dimettersi, con [[...]


Brano: Tutta [...] testimone della [...] Iniziative nelle scuole, racconti [...] cerimonie per ricordare, nel Giorno della Memoria [...] Paolucci MILANO Chi sono [...] Sommersi [...] i Salvati? si chiede Liliana Segre, deportata [...] Auschwitz [...] gennaio del 1944, [...] di tredici anni, che [...] le parole di Primo Levi, [...] autore di "Se questo [...]. I Salvati sono [...] sono la minoranza che [...] orrori dei lager di sterminio per testimoniare. Oltre sei milioni i "Sommersi", [...[...]

[...]n [...] loro atti di coraggiosa generosità. Fra questi il capo [...] comune di Varese, Calogero Marrone, assassinato a [...]. Molte le iniziative per [...] della Memoria, che cade il 27 gennaio, [...] si aprirono alla libertà i cancelli del [...] di Auschwitz. A Milano verrà inaugurato [...] "Giardino [...] giusti" a somiglianza di quello di Israele, [...] Moshe [...] di cui, in questi [...] la biografia scritta da Gabriele [...]. Manifestazione centrale il corteo [...] 15 da Porta Venezia raggiungerà pi[...]

[...]atario della legge n. Iniziative anche a Baricella, Granarolo, [...] Minerbio, Molinella, Calderara di Reno, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Anzola [...] Zola Predosa e a San Lazzaro, [...] lunedì saranno inaugurate due mostre (Le donne [...] Auschwitz [...] Triangoli viola) e un dibattito (Il futuro [...]. A Carpi il presidente [...] Camera Pierferdinando Casini inaugurerà la mostra antologica [...]. Il silenzio del giusto [...] nella sala dei Museo al deportato). Domani, invece, Luciano Violante[...]

[...]inale Emilia. [...] storico della Resistenza e [...] Parma ha organizzato per il 27 gennaio [...] Sala Conferenze, il dibattito su La memoria [...] campi di sterminio nazisti. Interverranno Daniel [...] (Casa editrice Giuntina) e Goti Bauer [...] ad Auschwitz). Martedì 28, invece, Goti Bauer [...] studenti delle scuole di Parma (alle 10 [...] Cinema Astra). Domenica 2 febbraio alle [...] inaugurata la mostra [...] Disegni e poesie dei [...] dì concentramento di [...]. Lunedì dalle 9. [...] alla Cultura d[...]


Brano: [...] da Paolo Buconi [...] Massimiliano Rocco. La partecipazione delle migliaia di [...] coetanei passa invece da [...] spasmodica al racconto del dramma [...] una sopravvissuta. Andrea Carugati BOLOGNA La [...] dal vento, che copre la neve caduta [...] Auschwitz. È solo una delle [...] delle persone che ieri mattina Liliana Segre, [...] anni, ha raccontato agli oltre 7 mila [...] stipato [...] il palazzo dello sport [...] Bologna. Studenti di 54 scuole, [...] Romagna, ma anche da [...] Benevento, Pistoia, V[...]

[...]ndeva». Il viaggio visto da [...] lacrime, e i salmi di un piccolo [...] centro del vagone, fino al «silenzio assoluto [...]. Intanto il paesaggio che [...] inferriate: le colline, le montagne, cartoline veloci [...]. [...] il «rumore osceno e [...] Auschwitz», dove «rimasi sola per sempre, quando anche [...] a cui papà mi [...] superò la selezione e fu mandata al [...] suoi due figli». Per Liliana, invece, ci [...] la depilazione, il tatuaggio del numero 75190, [...] persone a «pezzi numerati, quello ch[...]

[...]u mandata al [...] suoi due figli». Per Liliana, invece, ci [...] la depilazione, il tatuaggio del numero 75190, [...] persone a «pezzi numerati, quello che siamo [...] ogni altra cosa, perché i nazisti sono [...] della nostra dignità». Il grigio di Auschwitz: [...] cielo, delle baracche e della neve». E [...] dolciastro della carne bruciata che [...] tutto». Scelsi la vita, questo [...] non si può mai buttare via». Dietro di lei piange [...] Daria [...] mentre le lacrime invadono [...] insegnanti appogg[...]

[...]ori. Alessandro Cuccaro della Consulta [...] mi ha aiutato moltissimo. E la partecipazione dei ragazzi [...] stata sorprendente per [...]. Colombo: «Quasi nessuno si [...] razziali» e mostra il Messaggero del 1938: «Un [...] Liliana Segre, chiusa ad Auschwitz a 12 [...] vita che scelsi di non buttare, fu [...] salvò [...] Oggi a Roma alla Camera [...] Deputati terzo Convivio Parlamentare in occasione del Giorno [...] Memoria: «I bambini della [...] con il presidente Pierferdinando Casini, Giuseppe [...] [...]

[...]e reperibilità e dubbia utilità, come un certificato che [...] la notazione [...] di appartenenza alla [...]. Già in passato lo [...] era segnalato per [...] richiesto alla Croce Rossa Internazionale [...] come dovesse essere qualificato il campo di Auschwitz. Ho fatto richiesta, per [...]. Mi è stato risposto [...] un certificato medico in cui viene dichiarato [...]. Mi dica chiede sconsolata che [...] ha richiedere una documentazione simile, vista [...] delle sue condizioni?». Anche Ada Anticoli è [...[...]


Brano: [...]ompì Hitler, non compirono [...] ossia, nel linguaggio di Nolte, [...] paragonabile a quanto era già avvenuto in Russia [...] dal [...] soltanto perché consideravano se [...] propri simili vittime potenziali o effettive di [...] Gulag non precedette Auschwitz? Non [...] di [...] dei bolscevichi il [...] logico e fattuale dello [...] dei [...]. Prima ancora di verificare [...] sia davvero semplicemente retorica, va premesso che [...] fra storiografia (che richiede certamente deontologia e [...] memoria co[...]

[...]e [...] ad approvare, in epoca nazionalsocialista, la politica [...] e di espansione bellica, a fingere di [...] di non sapere, e che molti talora [...] circostanze. Al cospetto di questa [...] non concordare con il filosofo [...] quando dice: "Dopo Auschwitz [...] coscienza nazionale solo attingendo alle tradizioni migliori [...] non [...] passivamente, ma assumendo la [...] peso di quanto allora è stato compiuto". Anche perché, come ha [...] Nolte Jürgen [...] "Se un passato [...] di creare [...] lo si[...]

[...]difetti di [...]. Qualche esempio: nella Intervista [...] (a c. [...] Laterza, 1993, p. Sono per [...] del giusto mezzo, per [...]. Dal libro su [...] (p. Rivendicando che nella scienza [...] esserci tabù di sorta, Nolte [...] 1993) ha poi collocato Auschwitz [...] "punti controversi" della storiografia sul nazismo, offrendo [...] senza essere in alcun modo un [...] una patente [...] a interlocutori che anche [...] François [...] in una lettera del [...] "armati più della vecchia passione antisemita che [...]


Brano: Alberto Crespi VENEZIA «Quando [...] ha fatto capire, con i suoi modi [...] considerava Auschwitz una specie di parco a [...] ho visto più. Sono tornato a casa, [...] fucile a pompa e. [...] la notizia è che Woody [...]. Per la prima volta, [...] Woody Allen entra la violenza diretta, non quella [...] di Crimini e misfatti o di Misterioso [...] [...]

[...]lenovela più appassionante [...] Venezia [...] prossimamente su questi schermi, pardon, su queste [...]. EHI, CI SONO MILIONI [...] SPARSI SU QUESTA LAGUNA Alberto Crespi [...] al lido Antisemitismo «Ho litigato con due [...]. Stavano insinuando che Auschwitz [...] parco a tema». [...] masturbi? Io lo preferisco [...]. Ieri sera mi sono [...] cosetta a tre: io, Marilyn Monroe e Sophia Loren. Credo, tra [...] che fosse la prima [...] due grandi attrici apparissero insieme». Bowling Allen «Sono davvero [..[...]

[...]..] vuole proprio [...] «un film politico», ma [...] «esistenziale sulla sofferenza e la mancanza di [...]. Un senso di pessimismo [...] sessantenne Woody ad imbracciare [...] sparare, magari contro il poliziotto che se [...] una battuta infelice su Auschwitz («è stato [...] a tema») o a spaccare la macchina [...] che gli hanno sottratto il parcheggio approfittando [...] fisica. Sì, si descrive così [...] il «nuovo» Woody Allen: un ebreo divenuto [...] acquistare kit per la sopravvivenza e armi [...] per[...]


Brano: [...]conta, «rendere in ungherese le frasi di Roth, [...] frecce puntate verso [...] è come [...] la musica». Disse assai di più, [...] Stoccolma, nella [...] «Lettura»: «Non è facile [...] pensare a quanti sono morti senza avere [...]. I morti, cioè, di Auschwitz [...] i due lager nei [...] ebrea, spese i mesi tra il 1944 [...]. Con caustica ironia, [...] riassume così la propria [...] «Mentre [...] trasportavano nei vagoni piombati non ci dicevano [...] prevedeva, alla fine, il premio Nobel. Ma la vita è [.[...]

[...] [...] regime sovietico. Qual è stato, nella [...] nesso tra i due totalitarismi? «Dico sempre [...] comunista, su di me, ha avuto [...] che la madeleine inzuppata [...] avuto sulla memoria di Proust: ha sprigionato [...] passato. Cosa ho vissuto ad Auschwitz [...] e capito [...] comunista, specie dopo il [...] del 1956, quando ho visto come un [...] sottomesso e i suoi ideali possano essere [...]. Come i moti [...] umano possano essere ritorti [...] persone: allora la speranza diventò uno strumento [...[...]

[...]le sue regole. Questa, a ben vedere, [...] mia esperienza più tremenda. Di questo parlo nel [...] che esce in Ungheria e in Germania [...] il titolo in italiano significa Resa dei [...]. Lei ha spiegato che, [...] immagina un nuovo romanzo, pensa ad Auschwitz. Perché? «Perché Auschwitz ha [...] etica più grande in duemila anni di [...]. [...] che non [...] questa frattura non è [...] intrattenimento di massa». Da uomo sempre sotto [...] è trasformato in premio Nobel. E intanto [...] è diventata un paese libero. Nel rileggere «Fias[...]


Brano: [...]ame. /// [...] /// Un sofisma metafisico. Così Massimo De Angelis, [...] Postcomunisti ed ex postcomunista, scrive a Paolo Mieli [...] Corriere [...] 5. Il «sigillo [...] si riferisce a emozioni [...] base del nazismo. E Mieli, che pur [...] Gulag e Auschwitz, annota generoso: «È vero, lei [...] suo ragionamento non fa una piega». No, si piega come [...]. E poi in questione [...] terreno, finito e non metafisico assoluto: [...] di Auschwitz nella gerarchia [...]. Unicità a cui si [...] qualitativo. E in base a [...] sia Arendt che lo stesso Nolte hanno [...] Auschwitz è un unicum. Ma De Angelis non [...]. /// [...] /// Così il sondaggista [...] ieri su Rai 3. Alla faccia della neutralità [...]. Urge «panel» di approfondimento. /// [...] /// Non è filosofo, ma [...]. E si scrive [...] e non [...]. /// [...] /// E [...]


Brano: [...]rimo Papa [...] storia a [...]. Segue dalla prima Una [...] dove i libri si chiamano [...] Venezia, Piero Terracina, Sabatino Finzi, Nedo Fiano, Ida [...] Giuseppe Di Porto, tutti [...] i pochi sopravvissuti. Pagine che si sfogliano [...] «perché da Auschwitz non si esce mai», [...] è fuori. Sessant'anni dopo i rastrellamenti [...] Roma era il 16 ottobre il racconto [...] accadde dietro le torrette di mattoni di [...] per uccidere è il modo scelto dal Comune [...] Roma, insieme alla comunità ebraica e al[...]

[...]n è una gita scolastica, [...] fiata. È come lo dicono, [...] i loro occhi oltre alle parole. [...] è come essere immersi [...] senti sotto i piedi, ci cammini sopra, [...] e al pianto di tutti questi ebrei [...]. Francesca si è documentata [...] ad Auschwitz, come la maggior parte dei [...] questo viaggio compiono [...] tappa di un percorso [...] tre anni fa per iniziativa del Comune [...] e i campi di [...]. [...] cosa è leggere il [...] volto teso di Piero Terracina, che racconta [...] delle Ss, degli[...]

[...]con [...] raccoglie su un nastro le immagini e [...] un film da mostrare a scuola, perché [...]. Si parla sussurrando, il [...] sullo sterrato evoca altri passi, compiuti sulle [...]. Si entra come in [...] dei bambini. Marcello Pezzetti, storico di Auschwitz, [...] Benigni per la "Vita è bella", non [...] il tono paziente e appassionato da insegnante. La voce si spezza [...] lasciati dalle "istitutrici" per rendere meno tetra [...] il gelo degli affetti dei piccoli deportati. Non ci sono domande [...] i[...]

[...]uono del corno [...] dilata nel silenzio, nella piccola cerimonia davanti [...] a un passo dalle macerie dei crematori. I ragazzi indossano la [...] ebrei o meno. Il rabbino capo Riccardo Di Segni [...] nasconde le lacrime, è la [...] prima volta ad Auschwitz. Nessun discorso, solo preghiere. Il dolore è sempre [...] è bene che si rinnovi». È un dolore nuovo [...] si trovano per le mani i ragazzi, [...] può stringere, scivolando tra un campo e [...] baracche di mattoni e le celle, sotto [...] impiccagion[...]


Brano: [...]senso ha? Perché calpestare le ossa e [...] molti eroi italiani? Il terzo problema concerne [...] il nuovo «Giorno della Libertà» e il «Giorno [...] Memoria», recentemente istituito nella data del 27 gennaio, [...] nel 1945 [...] sovietico raggiunse Auschwitz. La liberazione (di nuovo [...]. Ora, la legge della [...] emula quella della «memoria», ponendosi in concorrenza [...] essa. A tale riguardo, per [...] propri obiettivi sono migliori, la relazione di [...] legge del 9 novembre afferma: «Si potrebbe[...]

[...] «memoria», ponendosi in concorrenza [...] essa. A tale riguardo, per [...] propri obiettivi sono migliori, la relazione di [...] legge del 9 novembre afferma: «Si potrebbero [...] modo finalmente ecumenico, nella commozione e nella [...] nazista di Auschwitz e il gulag sovietico [...] il lager di [...] e il gulag di [...] il lager di [...] e il gulag di [...] le fosse Ardeatine e [...] e le foibe istriane, [...] Giacomo Matteotti e quella di Padre [...] di [...] e quello di [...] oltre al suicidio infuo[...]

[...]omo Matteotti e quella di Padre [...] di [...] e quello di [...] oltre al suicidio infuocato [...] Jan [...] e di altri pressoché [...] che [...] lo imitarono, le vittime [...] Viet Nam e le vittime [...]. Ebbene, tralasciando altre [...] questioni, Auschwitz (e per certi [...] non solo lui) non [...] un bel nulla con [...]. Auschwitz è innanzitutto il [...] di messa a morte [...] allestito in Europa e [...]. Auschwitz era un campo. Ma prima di ciò, [...] di camere a gas (collocate in un [...] condotti (attraversando il campo) gli ebrei destinati [...] subito, senza cioè venire «immatricolati» nel campo. E questi ebrei erano [...] (anche di pochi giorni), di ogni [...]

[...]..] ogni idea politica, di ogni tutto. Inoltre questi ebrei erano [...] scelta) la retroguardia degli ebrei già uccisi [...] degli ebrei non ancora arrestati. Essi erano tutti gli [...]. /// [...] /// Questo rende impossibile, sotto [...] accomunare Auschwitz a [...] per certi aspetti anche [...]. Perché [...] significa [...] che una relativizzazione, una svalutazione, [...] fin fine una negazione delle sue abissali specificità. Ecco, la legge del «Giorno [...] Libertà» nega [...] di Auschwitz. O meglio, essa è [...] anticomunismo talmente assoluto da non sopportare la [...] persecuzione diretta da altri [...] ebrei. Come è noto, oggi [...] sia a destra, sia al centro, sia [...]. E tutti sono nocivi [...] imbecilli). Ma nel Novecento russ[...]


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