Brano: [...]. Ovvio che non nego [...] latente nella storia tedesca. Ma non ci voleva [...] per [...] e farne una chiave risolutiva [...] tutto, con una denuncia indubbiamente fortunata e di successo» Veniamo [...] teologico nel Papa: silenzio e [...] di Dio su Auschwitz. E la responsabilità degli [...] «Ecco [...] punto paradossale e deludente. [...] il Papa è elusivo, perché [...] la tragedia in teologia e in male metafisico. Quando non [...] nulla di metafisico. La verità è che [...] Pontefice [...] stato sopravv[...]
[...]i teologia. Certe cose non dovrebbe proprio [...] e stare più attento. Ben altra statura e [...] suo predecessore. /// [...] /// La macchina clericale, [...] gli atei devoti, ne [...] personaggio superiore. Sia Brandt che [...] si inginocchiarono ad Auschwitz. Una bella differenza, non [...] «Ora [...] vorrei esagerare. Lui non lo ha [...] non [...]. Intendiamoci, il personaggio è [...] buona, forse non ci ha pensato. [...] entrano in ballo fatti caratteriali. Certo, un gesto di [...] gli è venuto sponta[...]
[...] di Controriforma innovativa. Tuttavia non vedo la [...] aspettavo. E le cose che [...] mi paiono ordinarie. Ad una tragedia umana e [...] umana viene data una spiegazione trascendente e insondabile». Che effetto può [...] fatto in Germania il [...] Auschwitz? «La stampa tedesca appare fredda e [...]. So anche che questo Papa [...] Germania non è amatissimo. È visto come un [...] Baviera e la Curia. E [...] di ieri deve [...] confermato [...]. Mi aspetto a breve [...] Hans Kung, il suo compagno ribelle d[...]
[...]presa la [...]. Dieci anni dopo, 1995, [...] Helmut Kohl adolescente durante la guerra, nel commemorare [...] nazismo esprime il senso di colpa nutrito [...] Germania: «Il genocidio ebraico è il più oscuro e [...] storia tedesca, [...] costituito da Auschwitz non [...] perduto». Senso di colpa, scuse [...] commesse da un [...] che, come dice [...] di origini tedesche Daniel [...] «appoggiò la persecuzione degli [...] parte dei tedeschi era gente qualsiasi che [...] di sterminare gli ebrei». Un anno dopo,[...]
[...]dei soldati tedeschi della Wehrmacht e [...] Ss contro civili italiani. Lo fa a Marzabotto, [...] cui le truppe di occupazione del Terzo Reich [...] e 30 settembre 1944 consumarono una delle [...] sanguinose stragi della Resistenza. Siamo lontani da Auschwitz, [...] di Rau rappresentano un altro gesto di [...] le ferite della Seconda guerra mondiale, questa [...] e tedeschi. Il 25 gennaio del [...] volta di [...]. Tocca a lui, il [...] generazione non coinvolta in ricordi personali, chiudere [...] un cam[...]
[...]ra mondiale, questa [...] e tedeschi. Il 25 gennaio del [...] volta di [...]. Tocca a lui, il [...] generazione non coinvolta in ricordi personali, chiudere [...] un cammino avviato da Brandt. Alla cerimonia a Berlino [...] anni della liberazione di Auschwitz, chinando il [...] der dice: «Noi tedeschi [...] meglio a tacere davanti al peggiore crimine [...]. Il ricordo del nazismo [...] crimini è un dovere morale: lo dobbiamo [...] vittime, ai sopravvissuti e ai loro parenti, [...] noi. La tentazione di d[...]
[...]..] della [...]. /// [...] /// [...] Carta di credito [...] o [...] (seguendo le indicazioni sul [...]. Servizio clienti [...] via Carolina Romani, 56 [...] Bresso (MI) Tel. [...] aveva [...] statura» La preghiera del Papa [...] di concentramento di Auschwitz Foto Ansa UN PAPA AMICO [...] Ebrei lo è stato certamente Giovanni Paolo II. Quanto drammatica sia stata [...] lo ha potuto constare [...] a Cracovia, con tanti amici ebrei deportati [...] sterminio nazisti. Come pure è stato testimone [...] quel se[...]
[...]] ha rivoluzionato il rapporto [...] Chiesa [...] ed Ebraismo. [...] è stato il Papa [...] e dalle scelte coraggiose. Alcune hanno segnato la [...] visita al Sinagoga di Roma del 13 [...] «pellegrinaggi» ai campi di concentramento nazisti di [...] e Auschwitz del 1979 [...] in Terra Santa, durante il Grande Giubileo [...] quel foglietto inserito nella fessura del Muro [...] Pianto [...] la richiesta di perdono a Dio di Abramo [...] comportamento di quanti, nel corso della storia [...] questi tuoi figli» [...]
[...]onunciato il 23 [...] al mausoleo di [...] a Gerusalemme. Io stesso ho ricordi [...] ciò che avvenne quando i nazisti occuparono [...] Polonia [...] la guerra. Ricordo i miei amici [...] alcuni dei quali sono morti, mentre altri [...]. [...] come ad Auschwitz e in [...] altri luoghi in Europa, siamo sopraffatti [...] dei lamenti strazianti di così [...] persone. Nessuno può dimenticare o [...]. Nessuno può [...] la [...] dimensione. Noi vogliamo ricordare per [...] per assicurare che mai più il male [...[...]