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Il vocabolo Auschwitz si trova nei "vocabolari":
- Lingua Italiano - Sottosistema simbolico: Toponimi geografico/politici, in uso nella lingua italiana contemporanea →di città extra italiane (nome italiano)(ExItGA6+VO ).
Stimato come nome proprio è riscontrabile in 2640 Entità Multimediali (stima per difetto, approssimativamente altra metà riscontrabile tramite ricerca full-text nel campo «cerca»).
Attraverso questo strumento è possibile visualizzare una trascrizione frammentaria della rassegna stampa relativa tratta dalla Biblioteca Digitale (dunque non dall'Archivio):

Brano: [...] spende due parole per ricordare [...] Élie [...] «Tutti gli ebrei furono vittime [...] AUSCHWITZ. Il tempo è cambiato. Non c'è più [...] tiepida del giorno [...]. C'è un vento gelido, [...] fango e riporta la neve. Il luogo è lo [...]. II campo di [...] le baracche, le rovine [...] si fanno [...] sopra la tempesta che [...] notte. E [...] quasi[...]

[...]...]. La sera prima. Il presidente polacco, nel suo [...] ali università, la mattina, non aveva [...] neppure una volta gli ebrei [...]. La sera Élie [...] a nome di tutte [...] lo ha avvertito. La mattina, dunque. Da quando ha [...] a lai giorno ad Auschwitz [...] è [...] il pellegrinaggio. Tre chilometri verso la [...] originario di Auschwitz, c'è il blocco 11. É questo il luogo [...] scelto per il discorso di [...]. C 'è un testo scrino, [...] è come una [...] perché non c'è una parola [...] quei che ci deve essere. Ma fra II momento in [...] le poche frasi sono state [...] e [...] ad Auschwitz ci dev'essere [...] un ripensamento. Il presidente parla del [...] con la celebre scrina «il lavoro rende [...] baracca come di [...] cammino attraverso le sofferenze [...]. Poi, a questo punto aggiunge [...] frase che allontana lo scandalo aperto: [...]

[...]iventato una specie di [...]. Allora le sue frasi [...] la traduzione in polacco riescono a vincere, [...] viale ira le baracche, Il sibilo cattivo [...]. E vero che non [...] furono ebree, dice [...] ma [...] gli ebrei furono vittime. La lezione di Auschwitz, oggi, [...] evidente: ci chiama [...] perché siano banditi II tenore [...] le violenze da tulli i paesi, lo, dice 11 [...] Nobel por la pace che questo lager lo conobbe [...] ragazzo, non [...] che il [...] delle nuove generazioni Candele [...] rot[...]

[...]mo ebrei. Ma tulli gli ebrei furono [...] dei nazisti». Ritoccato per ore [...]. Tra i presenti un [...] Luigi [...]. Néi lager [...] a [...]. [...] toma con un gruppo di [...]. DAL NOSTRO [...] il mio passato. È questo il segno [...] liberazione dì Auschwitz. /// [...] /// Eppure quante complicazioni, quanti [...] grottesca diplomazia sì accendono Ira [...] della [...] ufficialità di questo cinquantenario [...] e i membri del comitato per le [...] discutere li lesto [...] che sarà poi diffuso, [...] dei[...]

[...]me si deve che fu [...] rossa a liberare il [...] amerebbero che nel testo ci si ricordasse [...] Churchill, [...] rappresentanti della Bielorussia chiedono che si faccia [...]. [...] alla fine viene concordato e [...]. Lo legge un polacco, [...] di Auschwitz. E mentre [...] si accendono migliaia di candele. Il testo non contiene [...] Nato né altre bizzarrie, ricorda che del «più [...] tutta la storia» furono vittime «gli ebrei [...] popoli»: i polacchi, i [...] e i Rom, I [...]. Nei confronti dei morti[...]

[...]...] della pace, che i crimini di genocidio, dovunque avvengano, [...] siano [...]. È stato detto che chi [...] una vita salva il mondo e che chi distrugge [...] vita distrugge [...] del mondo. Per questo, conclude [...] il messaggio che mandiamo da Auschwitz [...] più fanatismo e violenza, mai [...] guerra. C'è un filo di retorica [...] questa prosa? C'è il [...] degli sforzi, quelli che si [...] visti in questi giorni, a [...] un equilibrio tanto difficile, a [...] sul filo di quel baratro senza rete, [...]

[...] incontri. Tra la folla che [...] ira le baracche c'è una bandiera italiana, [...] gonfalone della Provincia dì Firenze. La [...] storia mette i brividi, [...] la famiglia per [...] di un delatore, al [...] Fiume alla Risiera di San Saba e poi [...] Auschwitz, [...] nelle baracche della quarantena, dove 1 medici [...] probabilmente gli iniettarono qualche [...] o i bacilli del tifo. Al lager [...] era arrivato con la [...] subito mandata alla camera a gas, e [...] al quale le SS tatuarono un numero [...][...]

[...] ha rimosso nulla. Dei suoi ricordi chiede [...] per sé quello [...] incontro, furtivo, che ebbe [...] nel Lager, [...] volta, dice, che io [...]. E trattiene lui te [...] pudore al quale [...] risposta è il silenzio. E tornato già altre volte [...] Auschwitz, «la prima volla [...] poi con la moglie e [...] figli». Sa [...] importante per questi ragazzi dalle [...] a vento colorate. [...] la «lezione dì Auschwitz», È [...] con i capelli bianchi e un numero [...]. Che si allontana chiedendo [...] Cerca I suoi ragazzi e loto cercano lui. Quelle vite salvate da [...]. /// [...] /// Quando nel 1941 l [...] distrutto la casa dei loro vicini ebrei. I [...] gli sem[...]


Brano: [...] nazisti hanno invaso la Polonia, [...] Oskar [...] (Liam Neeson) si accattiva [...] SS e impiega ebrei nella [...] fabbrica di stoviglie, ottenendo [...] suoi operai ricevano trattamenti di favore. Col profilarsi della «soluzione [...] a salvare da Auschwitz 1. Spielberg sceglie il bianco e [...] e decide di mostrare [...] delle persecuzioni razziali ma da [...] americano non osa [...] fino in fondo, spingendosi alle [...] con le camere a gas. Il film è stato [...] anche dalla Rai. Jona che visse. Rober[...]

[...] prossimo film [...] Francesco Rosi, che porterà sul grande schermo La [...] romanzo di Primo Levi. [...] Si intitola «Memoria». È un documentario sulla [...] italiana. Il regista, Ruggero Gabbai, [...] anni 93 ebrei italiani sfuggiti ai forni [...] Auschwitz. Non tutti lo sanno, [...] vennero deportati nei lager [...] e ne sopravvissero 800. Con [...] degli storici Marcello Pezzetti [...] Liliana Picciotto [...] li ha intervistati, filmati [...] alcuni di loro a tornare al campo [...]. Molti non avevano[...]

[...]ione [...] ha sede in via [...] 8, 20145. /// [...] /// Il [...] ha anche un sito Internet: [...]. Molti di loro non avevano [...] parlato. I loro parenti, i loro [...] sapevano di [...] un padre o un nonno [...] una mamma o una zia sopravvissuti ad Auschwitz, ma [...] osavano chiedere. Se chiedevano, incontravano silenzi. Ora quel silenzio si [...]. Gli ebrei italiani raccontano. Alla vigilia della presentazione [...] Tregua, [...] film di Francesco Rosi ispirato al libro [...] Primo Levi, un altro film[...]

[...]]. È un documentario, il [...] presentato al Forum del [...] di Berlino. Si intitola, appunto, Memoria. In 84 minuti di [...] Memoria [...] dai tranquilli quartieri e [...] dove 93 persone vivono oggi, nella sonnolenta [...] e ti trascina pian [...] Auschwitz. /// [...] /// Non tutti lo sanno, [...]. Ne sopravvissero 800. La cifra, 8. Perché spesso la [...] come gli ebrei chiamano [...] in Italia qualcosa di lontano, una follia [...] quale in fondo il fascismo fu estraneo. Nulla di più falso. E il film, [...]

[...] anche con i parenti. Ora, qualcosa si è [...]. Ora, in questo film, [...] parlano, e molti di loro lo fanno [...] volta. Gabbai, Pezzetti e [...] li hanno seguiti con [...]. Li hanno intervistati, filmati. Poi hanno convinto alcuni [...] tornare ad Auschwitz. Vedere queste persone, che [...] è indescrivibile a parole. Bisogna vedere il film, [...] Berlino dovrebbe uscire nelle sale e poi arrivare, [...] tv («Possibilmente in Rai, e possibilmente non [...] notte», nota giustamente Pezzetti). Perché, al d[...]

[...]n romano [...] nel 1920, se non gli fosse capitata [...] forse sarebbe diventato come il suo coetaneo Alberto Sordi. Un fuoco di fila [...] «romano de Roma», Salmoni arriva a raccontare [...] a sopravvivere facendosi dare cibo dagli zingari [...] ad Auschwitz, ma un [...] più «organizzati» degli italiani [...] qualche canzonetta: «Me inventavo pure le parole, [...] dì [...] parolaccia?) [...] capivano un cazzo». Ed è commovente sentire [...] il signor Fiano di Firenze, raccontare come [...] totalmente de[...]

[...]he canzonetta: «Me inventavo pure le parole, [...] dì [...] parolaccia?) [...] capivano un cazzo». Ed è commovente sentire [...] il signor Fiano di Firenze, raccontare come [...] totalmente demoralizzati senza [...] e la voglia di [...] che anche ad Auschwitz riuscivano a tirarti [...]. Ma il colore prevalente [...] è ovviamente il nero, [...] buio del film è la testimonianza di [...] Venezia. Come ci spiega Pezzetti, [...] volta che un [...] parla. I [...] erano i giovani ebrei [...] Ss a scortare gli a[...]

[...]n sa. A tutti noi. [...] Il lungo elenco dei sopravvissuti [...] campo di concentramento. Il film passerà al Forum [...] di Berlino [...] Venezia, pulitore dei forni [...]. Non è la lista [...]. Ma è una lista altrettanto [...]. È la lista dei [...] Auschwitz che hanno collaborato, con le loro [...] Memoria di cui parliamo in questa pagina. Queste liste non hanno [...]. I loro nomi sono [...] e quindi è giusto che, [...] di seguito, siano nominati [...]. Senza eccezione: quelli che [...] e quelli che il [...]

[...]e [...] e quelli che il montaggio ha tagliato, [...] parole sono registrate per sempre, e a [...] attraverso il [...] il Centro di documentazione [...] Milano volesse [...]. [...] dunque, la lista. Ester Amato, italiana ma [...] Rodi, e deportata ad Auschwitz da Atene. /// [...] /// Isacco [...] (anche lui nato a Salonicco, [...] in Italia, e portato ad Auschwitz via Milano). /// [...] /// Alessandra e Tatiana Bucci, sorelle [...] Fiume, [...] Fiume. /// [...] /// Matilde, Rachele e [...] Cohen, anche loro di Rodi. /// [...] /// Davide, Donato, Giuditta, Leone, Silvia [...] Umberto Di Veroli, tutti di Roma, [...]

[...]secondo [...] ebraica alla memoria dei [...]. /// [...] /// Martino [...] (nato in Romania, catturato a Fiume, deportato via Trieste: [...] tutta la storia della Mitteleuropa [...] vita). /// [...] /// Lina Jaffé [...] (di Smirne, deportata in [...] Auschwitz ma a Bergen [...]. /// [...] /// Elena e Gisella [...] sorelle, anche loro di Fiume [...] prima della deportazione, per il famigerato «lager [...] Fossoli, in Emilia. /// [...] /// Italo Dino Levi. Rachele e Rosa Levi, [...] Rodi. /// [...] /// Amal[...]


Brano: [...]olgono [...] Irving [...] (la [...] è assente) che si [...] giudice Gray, il cui ruolo fino ad [...] limitato [...]. [...] ha cominciato il suo attacco [...] Irving [...] come uno che ha negato [...] ed ha soprannominato i sopravvissuti del campo di Auschwitz [...] osceno [...]. [...] sostiene: «Irving ha detto [...] sono morte [...] del Senatore Edward Kennedy [...] a gas di Auschwitz». Pensate che sia una [...] gusto? Sentite [...] osservazione di Irving: «Ci [...] quei sopravvissuti di Auschwitz in giro, più [...] più il loro numero aumenta, cosa che [...] poco strana. Finirò per formare [...] dei sopravvissuti di Auschwitz e [...] chiamerò [...] Auschwitz [...] the [...] and [...] cioè [...] (Associazione dei sopravvissuti di [...] sopravvissuti [...] ed altri bugiardi). [...] in inglese è pronunciato quasi [...] stesso modo di [...] buco di culo. Secondo [...] queste frasi sarebbero state [...] Irvi[...]

[...]gli archivi storici. [...] cerca di [...] con insistenza: «Irving si definisce [...] storico. È uno che nega [...]. Nega che i nazisti [...] di milioni di ebrei, in particolare anche [...] usando camere a gas, in particolare anche [...] nel campo di Auschwitz nel Sud della Polonia». Irving ha già detto [...] ripeterà il suo refrain nei prossimi due [...] a gas costruite ad [...] «per i turisti» sono [...] polacchi ed è scandaloso che a [...] dal processo di Norimberga [...] pensare che sia un crimine [..[...]

[...] nuova vita». Perfino la parola «vita» [...] questo storico fa correre un brivido [...]. Irving: «Frottole dei polacchi le [...] a gas» A Londra il processo allo storico [...] «Morte più donne [...] di Ted Kennedy» [...] 2. Ma quando le truppe [...] Auschwitz, [...] macabra pulizia non era [...]. Trovarono ancora alcune migliaia [...]. Molti erano veri e [...] in grado di [...] capaci però di ricordare [...]. Trovarono anche quello che [...] cercano di negare: forni crematori, strumenti di [...] ossa uma[...]

[...]ietici. In quel luogo in [...] stati sterminati secondo il calcolo della commissione [...] quattro milioni di prigionieri. Un altro mezzo milione [...] morti di stenti e di malattie. Prima che arrivassero, infine, [...] di persone erano state [...]. Auschwitz era di gran [...] grande campo di concentramento. Il gigantesco complesso fu [...]. Si raggiungeva grazie a ben [...] linee ferroviarie e, quando funzionava già a pieno ritmo, [...] piombati, al giorno. In questa «capitale» [...] e della morte i [..[...]

[...]erano cinque. Nel 1943 si arrivò a [...] diecimila al giorno. Il loro smaltimento, comunque, [...] problema molto complicato. Gli uomini e le [...] contrario, [...] Minosse giudicava abili, venivano [...]. Lo [...] in media non durava [...] campo di Auschwitz, Rudolf [...] oltre i tre mesi. In capo a questo [...] si riducevano a pelle e ossa. Veri e propri scheletri, orribili [...] che perdevano [...] e persino [...] le caratteristiche [...]. I «mussulmani», così venivano [...] in questo modo, erano pron[...]


Brano: [...]e a gas con il [...] sempre pronto a farti accapponare la pelle [...] ancora presente. Ma non è così, [...] Treno della Memoria che, organizzato dalla Regione Toscana, [...] anni ha fatto il tour dei campi [...] portando in giro 1900 studenti fino a Auschwitz, [...] e [...]. Al campo [...] anche quattro ex deportate. Le due sorelle Andra [...] Liliana Bucci, [...] a Auschwitz e agli [...] Nerina de [...] e Maria Rudolf Stibi. Il pianto di Sonia Il [...] chiarine del Comune di Firenze ha dato [...] una cerimonia toccante e commovente con cui [...] di dare un nome e un volto [...] morto in questo campo tra le parole [...] [...]

[...] distrutto dai nazisti dopo la rivolta degli [...]. In [...] occasione Lamberto Piero [...] della comunità ebraica di Firenze [...] sassolini, come chiede la tradizione ebraica, sulla [...] nel ghetto della capitale polacca in ricordo [...] morti ad Auschwitz. Subito dopo, nel pomeriggio, il [...] di ritorno con il [...] fisso su ciò che è [...] e con [...] che tutto ciò [...] solo sui libri di storia. Perchè tante parole sono [...] e sulla deportazione, ma visitare questi posti [...] di più. E con i tem[...]

[...]l [...] Gli [...] toscani al campo di concentramento dove furono [...] Oggi la visita al ghetto di Varsavia [...] rasero al suolo dopo la rivolta degli [...] Parla la postina partigiana Maria Rudolf Stibi, una prigioniera politica internata prima ad Auschwitz [...] campo di [...] «Ragazzi non dimenticate le [...] FIRENZE «Oggi si rinnova e si rinsalda il [...] nostra città e la comunità ebraica. Questa giornata è diventata [...] di ricordo e riflessione che coinvolge profondamente [...]. È il messaggio s[...]

[...]anto lunedì mattina a Firenze [...] Canto ebraico della compagnia teatrale di Prato Le [...] alle scuole cittadine è stato disertato [...] momento per un disguido [...]. Marika [...] Visitare il campo di [...] dopo [...] stata soltanto un anno [...] Auschwitz e a [...] non è solo un [...]. Oggi come allora mi [...] la storia, oltre che insegnare, può far [...]. Non sui manuali, ma [...] al freddo, nella neve, [...] di bruciato che un anno [...] aleggiava in quella terribile macchina di sterminio e [...] [...]

[...].]. Un passaggio di testimone? Forse. So che quando tornerò [...] a me raccontare. Per non dimenticare. Non trovo altre parole [...] mio stato [...] di fronte a tutto [...]. [...] Irene esce a testa [...] dei forni crematori, intatti come neanche ad Auschwitz [...] osservare. Il gelo e i [...] e il nero, si sono impossessati definitivamente [...] delegazione di studenti toscani [...]. Sono gli universitari a [...] di commemorazioni, visite, lacrime e sconforto che [...] gruppi, mossi dal vento e dal dolo[...]

[...]la malvagità di [...]. Ci si può commuovere, [...] non aiuta a sentirsi in qualche modo [...] che è successo. Non possiamo tornare indietro [...] qualcosa nei confronti delle ingiustizie che si [...]. Annuisce [...] universitario di Siena, già [...] Auschwitz appena due anni prima. Qua sono rimasti intatti [...] le camere a gas, ad Auschwitz trovi [...] riflessione». [...] però, ha un cruccio che [...] tormenta. Forse il viaggio andrebbe [...] gli studenti andrebbero selezionati». Pietro, un insegnante, si sente [...] ragione. Sono qua per [...] ed educare, coinvolgere chi si [...] più [...]

[...]troppe persone». Un misto di dolore [...] anche di impotenza prende gli universitari durante [...] lager polacco. E prima di uscire [...] un fiore «Provo vergogna», i giovani in [...] forni crematori [...] Il numero della [...] matricola al campo di Auschwitz [...]. La porta ancora oggi [...] avambraccio destro. Un ricordo indelebile che [...] tutta la vita. E ogni volta che [...] rivivere quei giorni per lei è un [...] fatto di paura e morte. Maria Rudolf Stibi ieri [...] di [...] ma non ce [...] fatta [...]

[...]ia [...] Hitler, [...] a collaborare con le formazioni partigiane come [...]. Tradita da un delatore, [...] del 1944 e portata al carcere di Gorizia [...] a Trieste. Per Maria la vita [...]. Il 2 settembre del [...] su un treno piombato e portata ad Auschwitz. Sono stati solo quaranta [...] bastati per non dimenticare» commentava ieri a [...] al campo di [...]. La litania di un [...] musicista ebreo Mini Ovaia fa da sottofondo [...] Maria Rudolf Stibi. Tanto è vero che [...] sono riuscita a dormire perch[...]

[...]per far [...] Maria «mi vergogno di essere italiana». Evidentemente il kapò di Berlusconi [...] e quel «la magistratura [...] fascismo» dette dal presidente del consiglio non [...] neanche a Maria Rudolf Stibi, matricola numero [...] di sterminio di Auschwitz. /// [...] /// Evidentemente il kapò di Berlusconi [...] e quel «la magistratura [...] fascismo» dette dal presidente del consiglio non [...] neanche a Maria Rudolf Stibi, matricola numero [...] di sterminio di Auschwitz.


Brano: È un documento storico [...] con [...] ad Auschwitz, nella primavera [...]. Gli autori, i fotografi Bernhard Walter [...] Ernst [...] i quali erano sempre [...] colonne di deportati per [...] scattare queste foto, avevano [...] in capitoli: 1) arrivo del convoglio, 2) [...] 3) donne in arrivo, 4) sel[...]

[...]nia Lili Meier ed altri superstiti dei campi [...] stati alloggiati temporaneamente nei prefabbricati che erano [...] SS. La Meier, allora poco [...] ragazza, sistemando la biancheria in un armadio [...] il proprio letto, scoprì [...] fotografico di Auschwitz, in [...] propri familiari uccisi ed altri membri della [...] propria città. /// [...] /// [...] poi doveva costituire il suo [...] inseparabile [...] so occidente. John Lennon in anteprima [...] Radio [...] pomeriggio, nel corso della trasmissione [...]

[...]ionale il nuovo disco di brani inediti [...] John [...] e Yoko Ono. Titolo del long [...] and honey, Latte e miele. Questo nuovo [...] è il primo di una [...] commemorativa di John Lennon annunciata da Yoko Ono. Donne e bambini in [...] crematori di Auschwitz. A sinistra due bambini [...] stella di David sul cappotto appena scesi [...]. Nel tondo un anziano rabbino [...] di [...] essere ucciso. Sotto al titolo [...] famiglia di ebrei ungheresi [...] lager. E [...] sotto un altro rabbino: [...] didascalia[...]

[...]zisti [...] cinicamente voluto per dare una [...] «normale» e perfino «spensierata» dei loro lager. E [...] seguiva i deportati fin [...] forni crematori. Pubblichiamo alcune di quelle [...] un commento di Luce D'Eramo SONO DEGLI [...] foto [...] di Auschwitz. Tanto più in questi [...]. Anni nei quali, da [...] tenta di renderci familiare lo sterminio atomico. Vediamo le vittime sorridere [...] presa del proprio assassino Erano per lo [...] bassa estrazione sociale, prelevati dalle zone rurali [...] Slov[...]

[...]omico. Vediamo le vittime sorridere [...] presa del proprio assassino Erano per lo [...] bassa estrazione sociale, prelevati dalle zone rurali [...] Slovacchia, Ucraina, [...]. Degli ebrei particolarmente attaccati [...]. Partendo con i vagoni [...] Auschwitz non avevano la certezza di morire: piuttosto [...] di non [...] capito bene. La tragicità di queste [...] normalità dei gesti quotidiani. I passeggeri, anche se [...] bollo e una matricola, come bestiame, cercano [...] il proprio bagaglio. Ma chi sc[...]

[...].] si sentivano divini dispensando morte. Così la morte mi parve [...] grandezza di [...] le teneva testa e una [...] di chi la infliggeva. Ho premesso che sono [...] campi di lavoro, di transito, e nel [...] di [...]. Tuttavia, come in queste [...] Auschwitz, anche a [...] raramente ho visto dei [...] sorridere in presenza di adulti. È il particolare che [...] sempre la stessa espressione di stupore, di [...] bambini si stringevano tra loro per conquistarsi [...] un sostegno, le labbra contratte in una [...]

[...] e il loro gioco preferito consisteva [...] ancora un po' più [...]. I più piccoli bagnavano [...]. Ma se appariva un [...] richiamava ali ordine, quei bambini gli offrivano [...] loro espressione di colpa. Siamo ad [...] LUCE D'ERA MON QUESTE [...] Auschwitz, dicevo, tutto . Una bambina si china [...] pettine le fosse caduto dai capelli. Sono dei visi che [...] hanno una fierezza incredibile; guardate [...] esempio le donne ancor [...] al lavoro, oppure la foto [...] quella donna col cappello a fiori ch[...]

[...] con cortesia ai [...] «Tornerete a casa», salvo accorgersi [...] che il campo era [...] stati riempiti i tumuli un po' oltre Solo [...] più rozzo degli aguzzini stremato dalle ore [...] ai propri nervi Questi eccezionali documenti fotografici [...] Auschwitz [...] svelano il segreto dei nazisti nel mascherare [...] la mistica della forza sotto i panni [...]. MG dicevano a [...] che i nazisti posavano [...] sulla nuca dei bambini che erano avviati [...] Sono tanti gli episodi Una compagna ebrea [...] di [...]

[...]anni [...]. MG dicevano a [...] che i nazisti posavano [...] sulla nuca dei bambini che erano avviati [...] Sono tanti gli episodi Una compagna ebrea [...] di essere entrata ancora bambina nel bordello [...] salva la vita. Quel che mi colpisce [...] Auschwitz è la didascalia seguente in lingua tedesca: «Uomini [...] "ancora abili al lavoro». Ma ahimé ancora per [...]. Ricordo che gli [...] nazisti venivano a spiare [...] sopravvissuti che erano al lavoro. [...] ancora spazio per [...] in [...] immensi ca[...]


Brano: [...]...] anche [...] Torino e Milano la distanti [...] essere a volte di anni luce. Durante la passeggiata, Levi [...] qualcosa di sé: non dei lunghi anni [...] chimica, non del passato, che si affidava [...] e a quel numero di matricola, retaggio [...] Auschwitz, [...] portava tatuato sul braccio; ma del presente, [...] lavoro, del mòdo In cui aveva Imparato [...] col computer, per la verità usato più [...] da suo figlio, un fisico, un matematico, [...]. Passeggiare per Spezia con Primo Levi mi aveva infuso[...]

[...] di probità tutta [...] quella [...] di [...] che, proprio d e, lo [...] indotto a rifiutare di far parte di una Commissione [...] di indagare [...] dei nostri soldati a [...] nel 1943, in quanto (egli [...] sapere) «in quel periodo te mi trovavo ad Auschwitz», [...] ispirato forse anche il suo [...] modo di vivere laicamente la . Riapro con tristezza 1 [...] salvati, il libro che Levi mi aveva [...] Inviare [...] "con riva amicizia. Ma proprio in quel libro, [...] fin dalle pagine iniziali, Primo Levi s[...]

[...]Torino nel 1919. Ma il suo destino [...] altrove verso ben altre esperienze. Nel [...] sì arruolò tra i [...] sulle colline torinesi, ma nel [...] cadde nelle mani dei [...] deportato prima nel campo di concentramento di Fosso» [...] Modena e poi ad Auschwitz. Nel lager Primo Levi [...] quando fu liberato dalle [...] il ritorno in patria avvenne solo dopo [...] lo portarono ad attraversare la Polonia, la Russia, [...] e la Romania. Tornato in Italia Levi [...] il chimico ma [...] vissuta nel lager lo [..[...]

[...]..] al recente ritorno al passato con «Sommersi [...] attraverso la memoria La [...] morte di Primo Levi è di quelle [...] un necrologio, richiedono un Interrogativo; lo stesso, [...]. Che cosa é 11 [...] i la nostra civiltà, dopo 11 trauma [...] di Auschwitz, dopo gli [...] e della [...] finale. Ma questo, in ogni [...] essere [...] di chi quegli eventi [...] proprio corpo e nella propria psiche, anche [...] la ventura di essere tra 1 . Levi, fin dal [...] aveva pubblicato il suo [...] esperienza di de,[...]

[...][...] e della [...] finale. Ma questo, in ogni [...] essere [...] di chi quegli eventi [...] proprio corpo e nella propria psiche, anche [...] la ventura di essere tra 1 . Levi, fin dal [...] aveva pubblicato il suo [...] esperienza di de, portato a Auschwitz Se [...] uomo, si era proposto di testimoniare affinché [...] numero sapesse, e perché II messaggio giungesse, [...] generazioni che sarebbero nate, o cresciute, dopo. Lo aveva fatto, egli [...] eccezionale efficacia e scrittura, in una lingua [...][...]

[...]vevano trovato nei lager nazisti una loro esasperata [...] e manifestazione. Negli ultimi libri, Se [...] (1982), e soprattutto [...] già ricordato I sommersi [...] (1086), riemerge in Levi [...] in una forma o [...] le motivazioni che avevano [...] Auschwitz, alle molte Auschwitz, potessero non solo riemergere, [...] nuovo forza. Troppo facile, secondo Levi, considerare [...] nazismo una parentesi, liquidare le Ss e 1 loro [...] come [...] non solo da sé, ma [...] stesso presente storico. La «questione ebraica», attraverso [[...]

[...]tile" [...] nostri occhi, serpeggia, In [...] saltuari e privati, o [...] Stato, In entrambi quelli che si vogliono [...] il secondo mondo, vale a dire nelle [...] nei Paesi [...] comunista. Nel Terzo mondo è [...]. Non basta perciò [...] e [...] di Auschwitz è sempre aperto. Con le armi, per [...] lo scrittore deve impegnarsi a [...]. Così ha voluto [...] e saputo [...] fare Primo Levi. Del suo suicidio sarà certo [...] trovare motivazioni contingenti. E tuttavia per me [...] remozione Immediata della n[...]


Brano: [...]in soggetti attivi, capaci [...] inquinata. Osiamo infatti sfidare le [...] Clemenceau: il giornalismo è cosa troppo seria [...] ai soli giornalisti. /// [...] /// Si è trattato infatti [...] militare, legata probabilmente al progetto di scudo [...] Auschwitz In nessun caso la religione può [...] VILMA OCCHIPINTI GOZZI NI Auschwitz, come Hiroshima, [...] segnano la storia [...] per generazioni, come colpa [...] si trasmette ai figli, non soltanto in [...] per eredità culturale. Nessuno può dire di [...] certo chi ha commesso il crimine né [...] a vedere, ma nemmeno chi, per il[...]

[...] condanna, porta 1) peso di una colpa [...] tutti, è anche di ciascuno. È prevedibile, quindi, che [...] il peso della responsabilità, diretta ma anche [...] metta in atto tutti i meccanismi [...] per [...] per [...]. I presupposti del Carmelo [...] Auschwitz [...] già posti quando abbiamo tradotto o lasciato [...] il termine ebraico [...] letteralmente sterminio, con «olocausto». Termine, questo, squisitamente [...] in quanto sta a [...] offerto alla divinità, in cui la vittima [...] italiana) Nello ste[...]

[...]siano «esaltati». Il 6 agosto ogni [...] Hiroshima con ritualismi ripetitivi che stanno a verifica [...] a cambiare. Chiediamo perdono, preghiamo per [...] continuiamo a convivere con ordigni di sterminio [...]. E [...] delle cose, allora, che [...] Auschwitz i resti dì una storia che [...] per generazioni siano trasformati, «esaltati» da un [...]. La loro preghiera avrà [...] di rendere più vivibile il ricordo. Se il Carmelo rimarrà, [...] ad Auschwitz trasformato, ascoltando la preghiera perpetua, [...] proveranno una sensazione religiosa, anche autentica, pacificante [...]. Crederanno cosi di essersi [...] che è di tutti perché è di [...] diluiscono e attenuano) nei confronti di Auschwitz, Ma [...] autentica non può cancellare la memoria storica [...] perché qualcosa cambi, perché non si ripeta [...]. Che il Carmelo preghi, [...] e per la salvezza di tutti. Ma fuori da Auschwitz [...] deve rimanere ii luogo della nostra vergogna. Firenze, apri la [...]. Firenze non fa eccezione. Alzi la mano chi [...] (ha [...] un paio di [...]. Slamo un po' tutti [...]. Lo sono anche molti [...] sembrano [...] chiudere le porte della [...][...]


Brano: [...]ì [...] e si parla adesso di [...] di ucci. Rai Juan, ha chièsto [...] di [...] dal . Pomo della discordia un [...] ex caserma, ex deposito, dove quattordici carmelitane [...] a pregare per le vittime della violenza [...]. A ridosso dei scampo [...] Auschwitz, dove milioni di ebrei sono stati [...] Ma [...] di polacchi. E questo diritto di [...] dei morti ha scatenato la contesa. Alle comunità Israelitiche non [...]. A piaciuto questo tentativo [...] lager, reca offesa alla loro sensibilità, religiosa, [[...]

[...]ità Israelitiche non [...]. A piaciuto questo tentativo [...] lager, reca offesa alla loro sensibilità, religiosa, [...] a gran voce il diritto di rimanere [...] che proprio 11 era il luogo [...] degli oppositori pò, lacchi, [...] ferocia nazista ad Auschwitz, [...] anni [...]. A rendere più accanita [...] religione» è comparsa, nel piccola giardino delle [...] del muro di cinta del campo di [...] di legno. Il simbolo del sacrificio [...] la [...] apparizione ad Auschwitz quando [...] celebrò la messa nel [...]. Poi, tu discretamente rimosso. Qualche tempo fa, quando [...] la notizia del trasferimento del convento, quella [...] nel giardinetto delle suore. Una specie di «golpe», apparentemente [...] da nessuno. Ma [.[...]

[...]n il regime comunista [...] quarantacinque anni. E adesso la Chiesa polacca [...] trova nètta scomoda condizione di essere [...] lei a dover rimuovere quella [...] di legno. Infatti il cardinale [...] arcivescovo [...] e responsabile della [...] di; Auschwitz, [...] fa, ha concluso" a Ginevra [...] accordo con le comunità ebraiche [...] per il trasferimento del convento [...] di sterminio. Uri [...] che [...] doveva [...] attuato, che la gerarchia ecclesiastica [...] cerca in tutto 0 [...] parte di riman[...]

[...]biamo acquistato una parte del [...] per [...] 11 centro [...]. Un grosso cartellone giallo, [...] planimetria del nuovo edificio, campeggia a qualche [...] dal convento a testimoniare della buona volontà [...] Chiesa [...] Cracovia. Nella guerra di Auschwitz [...] volati insulti, antiche maledizioni, rigurgiti . Un mese fa davanti [...]. Uno, [...] di Auschwitz «. Lacroce deve [...] terreno delle suore. Posso solo aggiungere che [...] ebrei non li abbiamo [...] né [...]. La suora [...] del convento di clausura [...] con [...] ascolta impassibile la perorazione [...]. A fare [...] a?) : Carmelo di Auschwitz»» [...] lutta la citta, [...] di religione cattolica, spinta anche [...] un revanscismo nazionalistico. [...] dove tono, e la loro [...]. E un prete della [...]. Avvertendo questo dima di Vandea [...] ha (atto [...]. Risultato: si sono divisi ( [...[...]


Brano: [...]ci non ha più nulla da [...] parte e sia indotta a guardare altrove. Parla Theo [...] garante degli accordi di [...] è il simbolo stesso [...] «Chi rifiuta di spostare le suore pecca di [...] DAL NOSTRO [...] PARIGI. Le carmelitane sono ancora [...] Auschwitz, in violazione degli accordi di Ginevra. La croce cattolica non [...]. E lo scontro [...] alla Chiesa non sembra [...] cupo silenzio del Vaticano. [...] atto è un [...] della Commissione episcopale polacca [...] con il giudaismo. Sembra smentire i p[...]

[...]..]. E lo scontro [...] alla Chiesa non sembra [...] cupo silenzio del Vaticano. [...] atto è un [...] della Commissione episcopale polacca [...] con il giudaismo. Sembra smentire i propositi [...] e affermare la validità [...] Ginevra per ridare ad Auschwitz il silenzioso [...] per rimuovere i segni di una. Ne abbiamo parlato con Theo [...] che a Ginevra sedette [...] trattative. Aveva di fronte il [...] arcivescovo della diocesi di Cracovia, [...] francesi [...] e [...] (rispettivamente arcivescovi di [...]

[...]lati [...] Ginevra. Ci riceve nel suo studio [...] sugli [...]. Non spende parole per [...] antisemita, quella del parlamentare europeo neofascista Claude [...] Lara, che qualche giorno [...] nazisti per [...] «risparmiato» Simone [...] deportata ad Auschwitz. Lei ha condotto [...] negoziato e firmato [...] di Ginevra con I [...] Chiesa cattolica. Vogliamo [...] le fasi e le [...] di Auschwitz è il [...] della tragedia. È 11 che veniva [...]. È 11 che era [...] tolto alle vittime. La [...] il martirio degli ebrei, [...] fenomeno eccezionale, unico. Certo, ci sono altri [...] la violenza di un [...] contro un [...]. Ma la [...] era un prog[...]

[...][...] peculiare di [...] trattare gli esseri umani [...] automobili al macero, delle quali si conservano [...]. Fu così che misero da [...] denti, capelli, oppure [...] come ie scarpe o altri [...]. [...] è dunque il simbolo di [...] specificità. Ad Auschwitz comunque morì [...] e credo diversi. Certo, e questa è [...] che hanno alimentato la nostra protesta. Se per la gran [...] furono ebrei uccisi con il gas, non [...] MARS ILLII) Carmelo di Auschwitz, simbolo contestato [...] del simbolo stesso [...] certo che vi furono [...] cattolici, ortodossi come i prigionieri russi. E poi comunisti, che [...] amato avere una croce sulla loro tomba. Ebbene, crediamo che non [...] un monumento per ciascuno. [...]

[...], simbolo contestato [...] del simbolo stesso [...] certo che vi furono [...] cattolici, ortodossi come i prigionieri russi. E poi comunisti, che [...] amato avere una croce sulla loro tomba. Ebbene, crediamo che non [...] un monumento per ciascuno. Auschwitz non deve diventare una [...] di tiera della memoria. Perché allora bisognerebbe erigere una [...] una sinagoga, e via dicendo. I morti, tutti i [...] Auschwitz sono accomunati dal fatto di essere scomparsi [...]. Chi si batté per i [...] russi? O per i resìstenti polacchi? O per [...] ebrei? O [...] zingari? Nessuno. /// [...] /// Nessun governo, nessun Papa, [...] impegnò in forma istituzionale in una lot[...]

[...] Nessuno. /// [...] /// Nessun governo, nessun Papa, [...] impegnò in forma istituzionale in una lotta [...]. Ebbene, il solo omaggio [...] rendere a coloro che sono morti nel [...] osservare il silenzio in quei luoghi. Non abbiamo mai chiesto [...] Auschwitz [...] marcata da qualche segno ebraico. Non vorremmo mai arrivare [...] distinguere: tra i polacchi tanti erano ebrei [...] lo erano. Ma nessuno ha il [...] laggiù per recuperare una memoria che merita [...] silenzio. Su questo aspetto in [...] vi f[...]


Brano: [...]r cento di essi: [...]. Nei giorni scorsi, proprio [...] Roma, [...] scesi in piazza I naziskin per negare [...] i loro lugubri riti antisemiti. A fronteggiare quella manifestazione [...] Settimia Spizzichino, catturata il 16 ottobre del 1943, [...] Auschwitz, sopravvissuta. Contro chi nega o [...] memoria di una donna [...] con impresso sul braccio [...] matricola 66210, un numero indelebile come i [...]. Che cosa prova quando [...] E se Incontrasse Irving che cosa gli [...] tutta me stessa. Mi domando [...]

[...] poco: le ritrovai più [...] militare. Mio padre disse sotto [...] avvertire gli amici, poi provò a fuggire. /// [...] /// Lo rincontrai due anni [...] della mia famiglia, quando tomai da Bergen [...]. Prima di Bergen [...] Spizzichino, deportata ad Auschwitz [...] Io, numero 6621 non dimentico e non [...] GABRIELLA [...] deportati ad Auschwitz, che [...] durò circa sei giorni. Quando arrivammo, ci divisero [...] vidi più nessuno della mia famiglia. [...] eravamo increduli, ma non ci [...] molto a capire. Vedevamo camminare, barcollare [...] a noi degli scheletri viventi. Ogni tanto qualcu[...]

[...], pubblicata con il [...] «Il [...] della memoria» (Mursia [...]. Il calcolo è per [...] non sono stati conteggiati coloro di cui [...] possibile [...]. Mancano dunque a questo [...] ai 1000 nomi. Degli 8566 deportati, infine, [...] furono gasati ad Auschwitz e Bergen [...]. Le comunità più colpite [...] Roma, di Ferrara, di Trieste, di Torino. Dopo i rastrellamenti che, [...] del 1943 furono fatti dai tedeschi e [...] esclusivamente italiana, gli ebrei venivano concentrati nelle [...] più vicine e spedi[...]

[...]olpite [...] Roma, di Ferrara, di Trieste, di Torino. Dopo i rastrellamenti che, [...] del 1943 furono fatti dai tedeschi e [...] esclusivamente italiana, gli ebrei venivano concentrati nelle [...] più vicine e spediti con convogli piombati [...] ad Auschwitz o a Bergen [...]. Solo più tardi vennero [...] e propri campi di smistamento: quello di Fossoli [...] quello di San Saba. Due elementi distinguono la [...] quella francese. In Italia, al contrario, [...] di alcuna trattativa di [...] anzi, i primi a[...]

[...]viveva li addirittura [...] precristiana. Il rastrellamento avvenne il [...] 1943 e durò in tutto poco più [...] terminò intatti alle 14 del giorno dopo. Fu la prima grande [...] al Collegio militare oltre 1200 persone che [...] vennero deportate ad Auschwitz. Evidentemente funzionarono perchè guarii. Mi volevano mandare di [...] ma io chiesi di restare II per [...] ginecologici. Allora, avevo poco più [...] e non sapevo di che cosa si [...]. Per essere accettata mi [...] che ero sposata e che il matrimo[...]

[...]lorose e pericolose, [...] da [...] si stava meglio in [...] ospedale che al campo. Si mangiava, si aveva [...] dormire, al campo invece era un inferno. Comunque io non subii [...] perchè proprio quando avrei dovuto cominciare, gli [...] raggiungere Auschwitz e i tedeschi decisero di [...] Bergen [...]. Un viaggio tremendo, tutto [...] sulla neve e sui ghiacci. Ma le cose più [...] ancora vedere. Una mattina eravamo dentro [...] e un SS che [...] sulla torretta, improvvisamente e senza alcuna ragione [..[...]

[...] quante notti, non volevo più uscire. Poi una mattina mi [...] deportata greca, con la quale ero diventata [...] disse: vieni, non avere più paura. Sono arrivati gli alleati Questi [...] la turbano ancora? É possibile [...] lo vado quasi tutti [...] Auschwitz e rivisito il campo, mi riaffiorano [...]. /// [...] /// Mi capita di andare [...] ragazzi che vanno ancora a scuola e [...] quello che ho vissuto. Quando parlo di certi [...] che siano accaduti ieri o che stiano [...] momento. Il mio passato pesa [[...]


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