Brano: [...]...] della ritirata irachena è [...] un colpo sferrato alle spalle, a [...] avete combattuto con coraggio. Ma adesso è giunto [...] ritirarsi». A [...] nel cuore [...] della capitale, lungo [...] del commercio e [...] NOSTRO INVIATO FRANCO DI MA RIm AMMAN. [...] dopo [...] negato ogni evidenza,, dopo [...] creduto ciecamente al proclami di [...] di Baghdad, la Giordania dei campi palestinesi si è [...] ieri con le notizie della disfatta dell'esercito iracheno, della [...] scomposta dal Kuwait, degli [...]
[...]fatta dell'esercito iracheno, della [...] scomposta dal Kuwait, degli [...] di [...] Hussein. E la sola nazione [...] schierata a favore [...] adesso è come colpita [...]. Attonita e sconvolta non [...] neanche alle pròprie orecchie ascoltando Radio Amman [...] del rais alle sue truppe in ritirata: «Siete [...] tappezzate da fotomontaggi di [...] che strozza con le [...] George [...] capannelli di uomini con [...] le notizie scuri in volto. Non posso pensare che [...] senza condizioni». Secondo [...][...]
[...]levisione [...] delle agenzie di stampa rischiano il collasso [...] di migliaia di telefonate: è proprio vero [...] americani sono già entrati a Kuwait [...] delusione, lo scontorto si [...] In [...] ore In rabbia. La tensione cresce rapida In [...] Amman. Molli negozi chiudono. La polizia crea un [...] alle ambasciate americana ed egiziana. Un corteo di donne si [...] nelle prime ore dei pomeriggio davanti [...] irachena. Vestite di nero, le [...] il proprio dolore e la propria rabbia. La ritirata è[...]
[...]i i giornalisti [...] mettere il naso fuori e di tenersi [...] dai campi palestinesi, che si trovano alla [...]. Il campo di Al Hussein [...] in rivolta. Un paio di giornalisti [...] consiglio e si avventurano con una guida [...] di questi ghetti di Amman. Vengono subito [...] e si salvano solo grazie [...]. La dichiarazione di [...] Hussein assume cosi le [...] disastro politico. Ma lui ha cambiato [...]. Quello che ha fatto [...] è criminale. Ci ha usati e [...] abbandonati». Vogliamo [...] e una p[...]
[...]sein assume cosi le [...] disastro politico. Ma lui ha cambiato [...]. Quello che ha fatto [...] è criminale. Ci ha usati e [...] abbandonati». Vogliamo [...] e una patria». Ma la rabbia dei [...] anche per questo. Lo sanno anche 1 [...] profughi di Amman: la disfatta di [...] Hussein segna anche la [...]. Da oggi, per loro [...] molto più [...]. [...] un abbraccio davvero [...] della guerra del Golfo ha [...] palestinese come nessun altro conflitto [...]. Perché la sconfitta di [...] Hussein segna u[...]