Brano: Trentamila soldati [...] con migliaia di cammelli, [...] buoi, attendati presso [...] aspettando sotto piogge torrenziali, [...] un mese, di essere passati in rivista [...] «un re selvaggio di [...] commenta lo scrittore, sempre oscillante fra ostentato [...] di uomo bianco e intima ammirazione per [...] Oriente [...] e inafferrabile, [...] aveva portato con sé [...] c[...]
[...]betica) [...] narrante (forse lo stesso Kipling) [...] ascolta e registra le ingenue opinioni filosofiche [...] sulla morte. Tutto finisce [...]. E, nel pomeriggio, la [...] finalmente luogo, con grande sfoggio di lance [...] e bandiere e bande musicali. Un imponente spettacolo di [...] che impressiona e quasi spaventa [...] e i suoi guerrieri. Il sottufficiale rispose: «È [...] ordine e tutti hanno obbedito». E il capotribù domandò: «Ma [...] sono ragionevoli come gli uomini?». Mulo, cavallo, elef[...]
[...]e, [...] viceré, che è al servizio [...]. /// [...] /// Non si potrebbe dire [...] convinzione e più forza persuasiva, in difesa [...]. E tuttavia, abbiamo definito [...]. Perché? Perché esso contrasta [...] con il giudizio degli storici. [...] era salito al trono nel [...] in seguito alla seconda «guerra afghana» e questo ci [...] ad accennare anche alle altre due, combattute nel 18381842, [...] nel 1919, perché [...] ci aiuta a capire [...] da [...] (cioè da «zelante castoro») con [...] si prepar[...]
[...]naggio disposto ad [...] il protettorato inglese, [...]. /// [...] /// Gli [...] conquistarono Kandahar in aprile, [...] in luglio e Kabul [...] (a proposito: [...] in inglese, Kabul si [...] o [...] o addirittura [...]. [...] Mohammed fuggì, [...] salì al trono, ammesso [...] trono esistesse, e cominciò ad arruolare un [...]. Convinto di avere vinto [...] comandante inglese Sir John [...] se ne tornò in India [...] di metà degli uomini, lasciando a Kabul [...]. Ma la maggioranza degli [...] sia pl[...]
[...]nto [...] comandante inglese Sir John [...] se ne tornò in India [...] di metà degli uomini, lasciando a Kabul [...]. Ma la maggioranza degli [...] sia plebei (e i primi per ragioni [...] nobili, cioè non per patriottismo, ma per [...] privilegi feudali e tribali) non erano disposti [...] sovrano imposto dallo straniero, e gli rifiutarono [...]. Per oltre tre anni, [...] poté illudersi di regnare. Ma nel novembre del [...] di Kabul insorse e massacrò gran parte [...] compreso il vice rappresentante inglese S[...]
[...]so il vice rappresentante inglese Sir Alexander [...] (secondo il celebre esploratore [...] «Mille e una notte», Sir Richard Francis Burton, [...] non ebbe [...] politica, ma sessuale; fu [...] fatto che le donne afghane, scontente dei [...] omosessuali, si gettavano con entusiasmo fra le [...] ma noi non siamo obbligati a [...]. Le cose, comunque, precipitarono. Il rappresentante britannico, Sir William [...] fu pugnalato a morte, [...] dal capo degli insorti [...] Khan, figlio [...] Mohammed, e l[...]
[...] britannico, Sir William [...] fu pugnalato a morte, [...] dal capo degli insorti [...] Khan, figlio [...] Mohammed, e la guarnigione [...] 4. Il 6 gennaio 1842, [...]. Oltre ai soldati, fuggivano anche [...] civili. [...] era gelido, le truppe demoralizzate. E i guerrieri afghani, [...] sentivano tutti obbligati a rispettare un accordo [...] personalmente firmato. Avidi di bottino (soprattutto [...] attaccavano ai fianchi la colonna in fuga, [...] fuoco dei loro [...] i fucili di fabbricazione [..[...]
[...] attraversare la [...]. [...] nel frattempo, era già stato [...] dagli insorti. Gli inglesi, naturalmente, si [...]. Invasero di nuovo [...] occuparono Kabul il 15 [...] prigionieri, distrussero la cittadella e il bazar, [...] tornarono in India. Risalito al potere, [...] Mohammed ebbe [...] di schierarsi al fianco [...] guerra contro il governo di Delhi, e [...] battaglia di [...] (21 febbraio 1849) che [...] con la vittoria degli [...]. La pace fu firmata [...] del 1855, a [...]. La seconda «guer[...]
[...]ohammed ebbe [...] di schierarsi al fianco [...] guerra contro il governo di Delhi, e [...] battaglia di [...] (21 febbraio 1849) che [...] con la vittoria degli [...]. La pace fu firmata [...] del 1855, a [...]. La seconda «guerra afghana» [...] rivalità fra Russia e Inghilterra. Il figlio e successore [...] Mohammed, [...] Ali Khan, era stato [...] India con grandi onori, aveva ottenuto cannoni e [...] di 120 mila sterline e altri piccoli [...]. Pur non ricevendo un regolare [...] poteva [...] un «protetto» [...]. Ma tale non si [...]. Anzi, continuava a intrattenere [...[...]
[...]..] Khan firmò un trattato [...] il paese accettava il controllo del governo [...] politica estera. Ma questo rapido successo [...]. Il residente britannico (Sir Pierre Louis Napoleon Cavagnari, figlio di un generale francese e [...] irlandese, naturalizzato inglese), nominato a norma del [...] venne aggredito e ucciso con tutta la [...] 3 settembre 1879 da una folla di [...] ammutinati. La vendetta non si [...]. In ottobre, il famigerato [...]. Roberts marciò ancora una volta [...] testa di un ese[...]
[...]ento politico. [...] si ritirò, e dopo [...] assunse il potere [...] Khan, «il quale, pur [...] un inviato britannico, e di non entrare [...] altre potenze, salvò [...] del paese». Altri tre pretendenti al [...] Khan e [...] Khan, e un omonimo [...] Ali Khan, finirono esuli [...] India, trattati con il rispetto dovuto al loro [...] stipendiati dagli inglesi. Una bella lezione di [...] non con [...] ma col ferro. La terza «guerra afghana» [...] e fu il re (non più emiro) [...] a [...] per consolidar[...]
[...] India, trattati con il rispetto dovuto al loro [...] stipendiati dagli inglesi. Una bella lezione di [...] non con [...] ma col ferro. La terza «guerra afghana» [...] e fu il re (non più emiro) [...] a [...] per consolidare la [...] posizione (era salito al [...] tre mesi) e nella vana speranza che [...] indiani insorgessero contro gli inglesi. I combattimenti durarono poche [...]. [...] agosto, un importante trattato di [...] fu firmato a [...]. Con esso, il re [...] Londra aveva pagato ai suoi u[...]
[...]...] Londra aveva pagato ai suoi ultimi predecessori, [...] la prima volta nella storia [...] una piena indipendenza e [...] fondamentale diritto di intrattenere rapporti con tutti [...] del mondo. Fra i primi ambasciatori [...] Kabul vi fu quello italiano e non [...] quando dieci anni dopo [...] fu deposto da un [...] reazionario, fomentato dal clero e appoggiato da Londra, [...] scelse Roma come residenza definitiva. Ma parlando [...] noi parliamo di qualcosa [...] di immaginario? Di un vero stat[...]
[...]iranica, [...] «ariana», il [...] ma credevano (e forse tuttora [...] di discendere dagli ebrei e chiamano se stessi Beni Israel, dominava il paese e (a quanto pare) tuttora lo [...] attraverso i [...] ma con esso, in stato [...] permanente conflittualità, diciamo di «ribelle soggezione», convivono molte altre [...] baluci e [...] iranici; [...] kirghisi, turkmeni, [...] di lingua turca; [...] forse turchi [...] e [...] mongoli discendenti [...] di [...] Khan, e piccole minoranze di [...] (colbacch[...]
[...]i discendenti [...] di [...] Khan, e piccole minoranze di [...] (colbacchi neri), [...] (berretti rossi) ed ebrei, indiani, [...] musulmani, sia [...] e perfino arabi (un tempo [...] migliaia, oggi aumentati di numero per [...] di volontari fondamentalisti). Ma di tutti i [...] più singolare è quello che fino al [...] dei [...] («infedeli», rispetto ai musulmani) [...] si chiara dei [...] cioè degli abitanti della Terra [...] Luce (sottinteso: della vera fede). Per secoli, pur vivendo [...] immedia[...]
[...]diatamente a nord di Kabul, i [...] sono riusciti a sottrarsi [...] degli emiri afghani, grazie al carattere impervio [...]. Alcuni viaggiatori riuscirono a [...] solo di quelli che spontaneamente emigravano a [...] al servizio, come soldati o ufficiali, degli [...] inglesi. Le descrizioni sono contraddittorie. Chi li descrive «bruni [...] di occhi come indiani del Nord», ma [...] «arrossato dal vino». Chi riferisce con stupore [...] azzurri». Un certo [...] Khan, ufficiale afghano di [...] così ch[...]
[...]to [...] distinguere da un inglese». [...] perduto, dimenticato, misterioso, [...] esploratori. Ispirò a Kipling [...] che volle essere (o farsi) [...] da cui è stato tratto [...] film con Sean Connery e Michael Caine, una ambigua metafora del colonialismo. È la storia di [...] si sono messi in testa di conquistare [...] per poi farne dono [...] Vittoria. Per c [...] le idee sul loro [...] narrante (cioè lo stesso Kipling, redattore della [...] di [...] e gli chiedono «una [...] grande che avete, a[...]