Brano: [...]ati ad avere [...] letterario servito sotto forma di guerre calde, [...] ed esperienza sociale collettiva, una tale condizione [...] davvero sconcertante, e possa addirittura risultare in [...] della loro sensibilità ». Di conseguenza [...] prosegue Aldridge [...] « per affrontare con [...] complicazioni e ambiguità del periodo della guerra [...] dire nulla [...] stato amorfo della società [...] dovrebbe avere idealmente le qualità di un Orwell, [...] Kafka, un Camus, un Céline o un [...] »; ma siccome [...]
[...]olteplicità [...] attualmente stanno dinanzi a noi, sia al [...] al di sotto della superficie ». Scrollarsi di dosso i [...] e trovare [...] mezzi espressivi che siano [...] mutata realtà del tempo presente » sono [...] esplicite nel breve saggio di Aldridge; e [...] il suo discorso si innesti, [...] nella discussione in corso [...] Europa e vivacemente portata [...] anche [...] numero del Menabò di Vittorini. Evidentemente non esistono facili [...] che si pone il critico americano, ma [...] soluzione a[...]
[...]te non esistono facili [...] che si pone il critico americano, ma [...] soluzione appena accennata ci interessa [...] del rapporto fra la [...] la letteratura da lui impostata con tanto [...]. Letteratura e guerra [...] critico americano John [...]. Aldridge, che dieci anni [...] intelligente e pessimistica analisi della letteratura USA [...] generazione perduta », trova oggi amaro conforto [...] scomparsa dalla scena letteraria di quegli scrittori [...] ribalta dopo la seconda guerra mondiale. Che cosa[...]
[...]...] intelligente e pessimistica analisi della letteratura USA [...] generazione perduta », trova oggi amaro conforto [...] scomparsa dalla scena letteraria di quegli scrittori [...] ribalta dopo la seconda guerra mondiale. Che cosa è accaduto [...] Aldridge [...] numero del New York [...] Book [...] di Norman Mailer, Irwin Shaw, Truman Capote, Frederick [...] Alfred Hayes, Robert [...] Merle Miller, [...] Gore Vidal, Paul [...] Vallee [...] e James Jones, che [...] promettenti romanzieri di dieci anni [...]
[...]ermato in confronto [...] in alcuni casi più giovane [...] gruppo di contemporanei le [...] si sono formate sulle facili semplificazioni del [...] che danno [...] di avere una più [...] realtà così sottile e complicata [...] presente ». Secondo John Aldridge, le [...] clamoroso fallimento non vanno ricercate troppo lontano: [...] nella loro incapacità ad « affrontare la [...] » e nella loro eccessiva dipendenza dagli [...] e clamorosi del nostro tempo, come la [...]. Essa è stata in [...] evento sociale[...]
[...]] luogo di un tangibile e facilmente utilizzabile [...] ci ha dato le indefinite attese e [...] guerra fredda, sulla sfondo di un costante [...] di ansietà e di apatia » con [...] ritirata su tutti i fronti della vecchia [...] socialmente ». Secondo Aldridge, la caratteristica [...] consiste appunto « nel fatto che è [...] definizione uno stato di non azione, di [...] a un ricorrere senza fine di crisi [...] negoziati senza vìa di uscita seguiti da [...] come se [...] flusso dei nostri anni [...] per se[...]
[...]e uno stato di non azione, di [...] a un ricorrere senza fine di crisi [...] negoziati senza vìa di uscita seguiti da [...] come se [...] flusso dei nostri anni [...] per sempre nel fosso [...] incipiente catastrofe mondiale ». /// [...] /// Secondo Aldridge, la caratteristica [...] consiste appunto « nel fatto che è [...] definizione uno stato di non azione, di [...] a un ricorrere senza fine di crisi [...] negoziati senza vìa di uscita seguiti da [...] come se [...] flusso dei nostri anni [...] per se[...]