Brano: [...]8 [...] con un occhio [...] di Vicenza come da [...] Vespasiano Colonna Gonzaga. In palcoscenico, sabato sera, [...] pedana sopraelevata, quasi un immaginario ring, ci [...] una ben strana coppia, legata da anni [...] di amicizia: Dario Fo e Giorgio Albertazzi. Con loro, [...] di cinquanta minuti, grazie [...] Palcoscenico [...] un modo degno di [...] di televisione italiana, percorriamo un primo tratto [...] Il [...] in Italia, una storia del tutto particolare, [...] in prima persona [...] premio Nobel e[...]
[...] [...] Il [...] in Italia, una storia del tutto particolare, [...] in prima persona [...] premio Nobel e da [...] più importanti della nostra scena. Due [...] lontani le mille miglia [...] realtà, come formazione, come cultura. In realtà i due [...] Albertazzi [...] di bianco e Fo di nero , [...] i testi del programma, sono i protagonisti [...] gioco delle parti, dove i tempi vengono [...] si cerca di non prevaricare [...] ma di [...]. Non solo, ci dimostrano [...] quello che è uno dei cardini di [...] sp[...]
[...]ella [...] oppure raccontare, con [...] di un tavolo, due sedie [...] due leggii, il senso [...] come perfino lo provò padre Dante: «uno schianto, un fulmine, uno stordimento, quasi un infarto» [...] vista della bellezza di Beatrice. Il che conforta Albertazzi [...] di sempre: è la bellezza che salverà [...]. E [...] acquista un sapore quasi [...] di un matto che spia [...] cena di Cristo «che [...] lui perché invece di lavarsi le mani [...] lava i piedi ai suoi dodici amici» (Fo) [...] di una bellissima [...]
[...]offre [...] esemplificazione) che devono dare vita [...] tre situazioni diverse nate in osteria, [...] infelice, dagli irrefrenabili bisogni corporali, [...] tralasciare di raccontare la situazione di tutte le situazioni, [...] di Romeo e Giulietta. Albertazzi invece legge [...] fra il morente Magnifico e [...] Savonarola in Fiorenza, unico testo teatrale scritto da Thomas Mann (1905): la contrapposizione fra [...] etica e [...] estetica di città che proprio [...] Rinascimento ha trovato il suo punto foca[...]
[...] Vianello [...] gli altri. Il titolo rende omaggio [...] sketch scritto da Vittorio Metz alla fine [...]. Speriamo solo che continui. È il commento di Federico Orlando [...] Giuseppe [...] presidente e portavoce [...] Art. FIRENZE Dario Fo e Giorgio Albertazzi [...] (in tv perché sui palcoscenici [...] si sono mai fermati), dal Rinascimento. Dal [...] e dal [...]. Perché due uomini di [...] di grandi rivolgimenti e [...] C'è [...] qualcosa di quella stagione che sopravvive sulle [...] d'oggi? «Del teatro [...]
[...]nità, è [...] non strettamente teatrale». Chiarito questo, aggiunge, [...] dei due uomini di [...] che legittima: [...] non ha il dovere [...] né ideologicamente corretta: loro due si presentano [...] come portatori di ideologie anche diverse». Fo e Albertazzi, partendo [...] Sabbioneta costruita nel [...] hanno detto che il [...] santi e monache per parlare [...]. Tra [...] se dobbiamo fare un confronto [...] sarebbe opportuno fare una nuova [...] considerando che, mi pare, ora [...] delega a potenze e s[...]
[...]nti e monache per parlare [...]. Tra [...] se dobbiamo fare un confronto [...] sarebbe opportuno fare una nuova [...] considerando che, mi pare, ora [...] delega a potenze e superpotenze i soddisfacimenti dei bisogni [...]. A proposito di idee [...] Albertazzi ha ripreso un passo dal testo teatrale [...] Thomas Mann Fiorenza. La scelta [...] aggiunge, ha un significato: «Credo [...] il bisogno di una riflessione [...] e sulla società da parte [...] teatro». Viene da chiedere: è [...] cui il teatro odierno[...]