Brano: PAGINA II [...] 25 OTTOBRE [...] TRE DOMANDE [...] domande a Natalia [...] scrittrice (// lusso e [...]. Rizzoli) e giornalista di [...]. Attualmente tiene sul «Venerdì» [...] Repubblica [...] rubrica «Questioni di cuore» in cui risponde [...]. C'è un romanzo che [...] cena delle cozze (Feltrinelli) [...]. Vi si descrive in [...] una figura di [...] che nel testo non [...[...]
[...]a [...] da giornale femminile. Non a caso mi [...] gli uomini. Ho scoperto che è [...] sul posto di lavoro (sarà anche per [...] uomini non volevano vi approdassero le loro [...] risulta evidente che gli uomini tra di [...] mai di questioni sentimentali, si vergognano a [...]. Cosi scrivono lettere (perlopiù [...] tra le altre cose, in un buon [...]. Con una sincerità che a [...] è addirittura imbarazzante. Posso cosi constatare che il [...] privato, dei sentimenti, [...] è oggi ancora molto import[...]
[...]ene [...] attribuita una laurea in medicina che Charles [...] non ha mai avuto. Strano segno dei tempi, forse, [...] un personaggio con una laurea che il suo autore [...] ha mai preso. Infatti Flaubert era stato [...] di avvocatura per sfuggire ai quali, il [...] "scegliersi" una terribile malattia, [...]. Strana vendetta anche questa, fare [...] una matricola universitaria un [...]. Ma è curioso che [...] giustizia porti, per una sorta di contrappasso, Dacia Maraini [...] perdere, quando parla di [...]
[...]i noi, sul nostro mondo. Negli ultimi anni ne [...]. Qualche lettore ricorderà le [...] Salah [...] raccontata da Fortunato, dei [...] e Saidou Moussa Ba, [...] Pivetta e Micheletti, del tunisino Mohsen Melliti, [...] Nassera [...] a cura della giornalista Atti [...] Sarro. Storie diverse anche per [...] tuttavia connotate da tratti comuni: [...] impossibile tra immigrati e [...] il crollo di ogni speranza di riscatto [...] «ricco e civile»; la [...] alterità: straniero nel paese ospitante e strani[...]
[...]to [...] Utopia, Il luogo che non è, dove identità [...] hanno senso, dove gli abitanti sono un [...] un solo uomo che [...] pensa e li dorme, [...] e li ride, [...] lavora e li é [...]. Un paese dove lo [...] Nero, come nella fissità dei ruoli teatrali [...] piangerà la morte di Prospero. [...] capace di riscattare una [...] follia metropolitana, come può essere sintetizzata, e [...] titolo di stampa: «Pazzo minaccia a mano [...] gli intima lo sfratto, poi spara sulla [...]. Assediato, si suicida,[...]
[...]oglie [...] India per seguire un santone, la [...] in giro per il [...]. Bisogna forse partire dal [...] Marco [...] / fannulloni. Si tratta di una [...] cui compaiono tra i tanti imbroglioni, prostitute, [...] due figure indimenticabili della marginalità, due «diversi»: [...] di cuore e il suo migliore amico, [...] di [...] e il tempo si [...] essere ora succhia il latte e ora [...]. E [...] accompagnerà il vecchio amico [...] in un viatico, reso più leggero da [...] con gli amici, che si conclude[...]
[...]sta a briciole, come una traccia indelebile [...] la donna, che ciascuno di noi. Anche [...] romanzo di Roberto Pazzi, Le [...] del dottor Malaguti la realtà [...] cori [...]. In quella del dottor Malaguti [...] fradicio di pioggia, esitante entrerà Ali, venditore [...] come altri, dal sagrato di una chiesa [...] città del nord anche questo è successo [...] un cartello in arabo e italiano con [...] chiedeva di «non venire più davanti alla [...] vogliamo [...] cose inutili e superflue». Seguiva la firma di [...]. Nella Certosa risuona una nenia [...] è Ali che canta per farsi coraggio. È una delle canzoni d'amore [...] antiche del [...] berbero. Malaguti rapito da quel [...]. Ali è uno dei [...] sempre attendeva, «uno degli angeli che mostrano [...] soltanto a un certo [...] maturazione di questo diverso modo di abitare [...]. Ancora la figura dell'angelo, [...] si avvolge nei suoi stracci mentre si [...] che profana il limi[...]
[...]ell'angelo, [...] si avvolge nei suoi stracci mentre si [...] che profana il limite per noi inviolabile [...] e i morti, ci costringe nello spazio [...] case. Grande letteratura [...] senza trama il circo zoppica MARINO SINIBALDI Con Grande Circo Invalido Marco [...] conclude una trilogia di racconti [...] lunghi (i precedenti erano / [...] e Crampi, apparsi tra il [...] e il [...] che presentano numerosi clementi in [...]. Il più immediato è [...] protagonisti di queste storie: marginali assoluti, senza [...] sociale nè sentimentale, come testimoniano i loro [...] improbabili e ancor più le parabole esistenziali [...] perdite. Figure del genere popolano [...] nascosto delle nostre città, quello più silenzioso [...]. Ma i racconti di [...] non hanno nulla di [...]. O meglio, la realtà [...] se ne nutrono ma rapidamente la abbandonano [...] diverse: quasi met[...]
[...] studente ampiamente [...] allo scopo di effettuare gesta di [...] urbano. Più vicine alla provocazione [...] quella violenta delle ideologie; e anche [...] con una forte sfumatura [...] il primo obiettivo è il furto sistematico [...] nei presepi natalizi delle Chiese romane. Ma i progetti [...] imprese dei tre sono [...] più ridicolo, per [...] che li domina, dato [...] mondi [...] ma non hanno salutato il [...] soprattutto perchè [...] cosa che li tiene [...] un inganno: la fedeltà a una donna [.[...]
[...]le doppiezza. In esse infatti si [...] grazia [...]. E questa equivocità è [...] degli ultimi lavori di [...] nei tre testi citati [...] precedenti racconti di Grande Raccordo (1989) e [...] in questi anni. Nonostante certe apparenze, non [...] minimalista in questa scelta, che anzi vorrebbe [...] alta di letteratura. Si allaccia, nelle ultime [...] Grande Circo [...] a un pianeta, il [...] quelli raccontati dalla fantascienza, «identico a questo, [...] ai nostri alberi, i cani ai nostri [...] paro[...]
[...]ntati dalla fantascienza, «identico a questo, [...] ai nostri alberi, i cani ai nostri [...] parole, e noi identici a noi». A [...] la letteratura sembra probabilmente [...] un universo parallelo e alternativo dove a [...] ascolto. Quelle vite marginali e [...] esprimono la verità [...] perchè ne incantano la [...]. Ma al di là [...] obiezioni, questa idea della letteratura avrebbe forse [...] più solide, di invenzioni più motivate, di [...] in questi anni è [...]. Cosi questo ultimo racconto [...][...]
[...]ersonaggi hanno spesso movenze [...] stralunata bizzarria delle loro avventure sfiora [...] gratuita. Restano le doti di [...] un talento affabulatorio che [...] tra i suoi coetanei e una affinata [...]. Ma allora non sarebbe [...] misurare queste qualità su un terreno meno [...] non sarebbe ora di abbandonare la maniera [...] ad andare oltre i limiti del Grande [...] Circo Invalido», Einaudi, [...]. Andrea De Carlo è andato [...] con risultati [...] una fisionomia di scrittore di [...]. La disponibilità crescente al [...] cospicue di lettori lo ha portato a [...] presunzioni [...] presenti nei primi romanzi [...] deboli di q[...]
[...]l [...] cospicue di lettori lo ha portato a [...] presunzioni [...] presenti nei primi romanzi [...] deboli di quanto la critica abbia creduto [...] ma non gli ha impedito di affrontare [...] del nostro tempo, anche in anni dominati [...] euforia vitalistica. Pregi e limiti della [...] ispirazione si trovano confermati [...] opera, [...]. Il temperamento pratico, lutto [...] ben si riflette nella scrittura sobria e [...] analitico, ricalcata sui modi della conversazione quotidiana [...] e disinvolto ceto colto, [...] in senso nazionale. Le scelte stilistiche appaiono condizionate [...] necessità di rispondere a due esigenze contrapposte, una soggettiva [...] una oggettiva[...]
[...]ivile della [...] borghesia. Nella [...] enfatica elementarità i simboli non [...] essere più chiari. Le immagini televisive dei [...] si accordano con lo spettacolo che della [...] i personaggi altolocati del romanzo, frequentatori assidui [...] locali lussuosi, immemori di quella morale del [...] costituito in un passato ormai remoto il [...] della capitale del Nord. Ma il degrado della [...] visto come [...] di una più generale [...] e dei sentimenti che pervade [...] società italiana contemporanea e [...] la [...] privata, e in particolare [...]. Non a caso il [...] da una miriade di personaggi incapaci di [...] il sesso opposto. Separati o single, uomini [...] si dimostrano pronti a cogliere le occasioni [...] offre loro per[...]
[...]...] privata, e in particolare [...]. Non a caso il [...] da una miriade di personaggi incapaci di [...] il sesso opposto. Separati o single, uomini [...] si dimostrano pronti a cogliere le occasioni [...] offre loro per soddisfare gli appetiti sessuali. Ma la loro anarchia [...] un segno di gioiosa apertura alle esperienze [...] il riflesso dì una [...] colmare illusoriamente il vuoto che avvertono con [...] coscienza [...] di se stessi. Il protagonista narratore non [...]. Anziché mascherare, sco[...]
[...]pre innamorata di uomini [...] non è né moglie, né madre, né [...]. Con la musica del [...] è andata meglio. Passa le giornate a [...] incoraggiata da tutti, parenti e conoscenti, ma [...] nessuno. [...] più emergono questi aspetti della [...] personalità, tanto più. Proprio quando sembra che [...] loro energie, essi però scoprono di non [...] meno [...] e quella che rischiava [...] di perdizione finisce per rivelarsi una esperienza [...]. [...] ha una regola avevano [...] storia può essere vista c[...]