Brano: [...]sopotamia, vissero [...] considerata [...] da tutto [...]. [...] mille volte rimpianta e [...] più vecchi di quella parte del mondo. La Mesopotamia, ossia la [...] come la chiamano gli [...] nei millenni, sparire re e imperatori, dittatori, [...] cavalieri del deserto, eserciti giganteschi, civiltà straordinarie, [...] centri di cultura inimitabili. Ognuno ha lasciato tracce [...] pitture, incisioni rupestri, «tavolette [...] strumenti di astrologia e [...] medicina, di religione, incunaboli prezio[...]
[...]onia, [...] degli assiri, dei persiani [...] dei turchi Selgiuchidi e del Khan dei [...]. La terra dei due [...] alle spalle una storia millenaria e grandiosa, [...] tragica. Ma anche fastosa e [...] e fantasia, tra i racconti de Le [...] notte, il califfo Harun ar [...] e il Saladino. E, ancora, le vicende [...] prima costruite e poi invase o distrutte: [...] e la «magica» [...]. Poi, ecco [...] degli arabi di Maometto, [...] Corano, gli [...] gli [...] con le bandiere nere, [...] guidati», la tra[...]
[...]e e di cattivo [...]. Tutto il contrario delle [...] cupole gemelle di [...]. Ancora per le feste [...] ragazzini hanno potuto vedere, di nuovo, la [...] Baghdad [...] dal cinema dei cartoni animati e sempre [...] storie delle Mille e una notte, con Alì Baba [...] i quaranta ladroni, [...] il marinaio e la [...] Sherazade. In questi giorni e [...] ne sentono invece parlare ai telegiornali per [...]. Alle grandi tombe, ai [...] sciiti, arrivano ogni anno, da tutto il [...] di visitatori. Nei tempi antichi, centinaia [...] vecchi moribondi, chiedevano di essere portati a [...] in Iraq, per essere sepolti vicino ai [...]. Ed erano viagg[...]
[...] nel [...] Iran, in Afghanistan, in Arabia Saudita, [...] Turchia, nel Kuwait, in Siria, in Egitto, [...] Emirati [...] Golfo, in Giordania, in Sudan, in Palestina, [...] Pakistan, [...] India e perfino in Cina? E che [...] Israele e tra i [...] E quali saranno le [...] di Bin [...] e degli integralisti islamici [...] il mondo? A pensarci bene, mette i [...] sciita che viene urlato, ogni 10 di [...] vie di [...] mentre i penitenti, coperti [...] le ferite che si provocano a vicenda, [...] Yazid che si fece portare la testa [...] a Damasco. Dice:[...]
[...][...] sciita che viene urlato, ogni 10 di [...] vie di [...] mentre i penitenti, coperti [...] le ferite che si provocano a vicenda, [...] Yazid che si fece portare la testa [...] a Damasco. Dice: «I nostri giorni [...] nostre assemblee di lutto». Quali sarebbero le reazioni [...] se anche una sola bomba cadesse sulla [...] Alì (il «leone di Dio», [...] più fedele di Allah», [...] Maometto») o su quella di [...] Il fango e il [...] Il [...] incombente ed esaltante della morte e del [...] non moltissimi anni fa nel fango dello [...] el [...] durante la guerra contro [...] i[...]
[...]saltante della morte e del [...] non moltissimi anni fa nel fango dello [...] el [...] durante la guerra contro [...] i ragazzini venivano mandati [...] con una chiave del [...] collo, prospetta scenari terribili e situazioni non [...] dagli Occidentali. Tanto più che, questa [...] Hussein non ha invaso [...] Kuwait. Non solo: il dittatore, [...] importa un bel niente della religione, ha [...] che si combatta casa per casa e [...] per spronare i suoi, ad impugnare perfino [...] spada del «santo» Ali. [...] a Baghdad, insomma, potrebbe [...] per qualcosa di molto più complesso e [...]. Anche [...] di una Baghdad occupata per [...] certo periodo e in mano agli occidentali fino ad [...] democratica, secondo il concetto americano [...] europeo, è pura follia. La città, venne costruita [...] fratello del primo califfo [...] morto nel 754. [...] si fece chiamare al [...] e cioè «il vittorioso» e [...] di progettare personalmente la capitale [...] islamico. Baghdad doveva offuscare la [...] Damasco e coniugare la perfezione cosmogonica del cerchio [...] e la gra[...]
[...] coniugare la perfezione cosmogonica del cerchio [...] e la grandiosità. I lavori cominciarono nel [...] conclusero nel 762. Vi lavorarono centomila operai [...] venne valutato in una ventina di tonnellate [...]. La città rotonda Si [...] tempo del califfo Harun, nipote di [...]. Siamo nel 786. La «città rotonda» cresce [...] in pochi anni un crocevia di traffici [...] anche una capitale di filosofi, scuole itineranti, [...] e intellettuali, poeti, teatranti e scuole religiose. Ma anche di danza, [...] luogo deputato ai piaceri per chi arriva [...]. Con seicento «hammam» (i [...] le cure di bellezza, «madrase» per gli [...] anche scuole di musica e ville lungo [...] Tigri [...] avere i[...]
[...]n nome che [...] corte. In una strada importante [...] biblioteca pubblica del mondo musulmano, poi la [...] studiosi di matematica e geografia. E ancora la sede [...] traducevano dal greco, dal turco, dal persiano, [...] e [...]. Poi [...] gli ospedali che offrivano assistenza [...] pagata dallo stato. Insomma, una città ricca [...] un milione e mezzo di cittadini, quando [...] del mondo, per numero di abitanti, sembravano [...]. Fu proprio «durante il Medioevo [...] fiorì [...] classica del pensi[...]
[...]tato. Insomma, una città ricca [...] un milione e mezzo di cittadini, quando [...] del mondo, per numero di abitanti, sembravano [...]. Fu proprio «durante il Medioevo [...] fiorì [...] classica del pensiero musulmano» [...] gli studiosi. Il quinto califfo Harun [...] veniva dopo i primi [...] guidati» e si era alleato persino con [...] Carlo Magno, per battere il rivale califfo di Cordova. Ormai la Persia era [...] non contava più e Harun controllava con [...]. Che [...] il Califfato, allora? Un complesso [...] teologico per tenere [...] la [...] la comunità dei credenti) e [...] «universalità» [...] e alla [...] continua [...]. Insomma, una specie di [...] ha scritto qualche ignorantone, rendendo però abbastanza [...]. Harun al [...] ha avuto tante mogli [...] ha speso cifre folli per certe schiave, [...] i sapienti e i musici. Ha avut[...]
[...]schiave, [...] i sapienti e i musici. Ha avuto discusse e [...] e la notte, secondo la leggenda, girava [...] Baghdad [...] da «persona qualsiasi» per parlare con i [...] i problemi. La [...] leggenda, appunto, è entrata [...] Mille [...] una notte, alimentando le favole tutte occidentali [...] Oriente magico, misterioso, lussuoso e lussurioso. [...] Harun morì e fu un [...] di califfi. Ormai, Baghdad, non dava [...] punto di vista religioso, al resto del [...]. Arrivarono presto i turchi [...] nel 1258, i mongoli che fecero a [...] incendiarono, bruciarono e scaraventarono libri e pergamene [...] Tigri: «Fino a formare dei ver[...]
[...]lla [...] prima esplorazione in Persia, [...] Baghdad [...] al [...] era accompagnata da guide [...] volte amichevoli, altre meno. Il suo scopo? Scovare [...]. Questo straordinario racconto è [...] la prima volta nel 1934; la [...] ultima edizione italiana comprende [...] di Alberto Moravia. /// [...] /// Questo straordinario racconto è [...] la prima volta nel 1934; la [...] ultima edizione italiana comprende [...] di Alberto Moravia.