Brano: [...] delle lapidi e delle ricorrenze [...] sta per chiudersi con una [...] dimenticata: 2 luglio 1994, un afoso sabato romano di [...] anni fa. Quella mattina il giudice Paolo Adinolfi uscì dalla [...] luminosa casa nel quartiere di Vigna Clara e salutò [...] moglie Nicoletta [...] che, sbrigate alcune commissioni, sarebbe [...] per pranzo. Invece non tornò e [...]. Né quel giorno, né [...]. Lui sempre così puntuale [...]. Scompar[...]
[...]e non tornò e [...]. Né quel giorno, né [...]. Lui sempre così puntuale [...]. Scomparso per sempre. E sebbene nel 2003, [...] indagini durate nove anni, un magistrato della Procura [...] Perugia abbia concluso che [...] spiegazione plausibile è che Adinolfi [...] vittima di un agguato criminale, quella data, [...] è ormai solo il simbolo di [...] rimozione collettiva, di [...]. Finché se ne sono [...] grande silenzio, i giornali [...] chiamato il [...]. Eppure poche storie sono [...]. Quando scompare, [...]
[...] [...] vittima di un agguato criminale, quella data, [...] è ormai solo il simbolo di [...] rimozione collettiva, di [...]. Finché se ne sono [...] grande silenzio, i giornali [...] chiamato il [...]. Eppure poche storie sono [...]. Quando scompare, Adinolfi è [...] 52 anni che lavora al Tribunale fallimentare [...] Giulio Cesare a Roma, dove ogni giorno transitano [...] sporchi: negli anni Ottanta le società in [...] sono prede ambite per la malavita, rappresentano [...] cui partecipano magistrati corr[...]
[...]ttibile [...] del codice. Con lui si poteva [...] le carte: per esempio [...] le decisioni quando era [...] a inesistenti vizi di forma. Capita ben due volte. Lui si arrabbia, combatte, [...]. Ma tutto continua come [...]. E per un legalitario [...] Adinolfi [...] la peggior forma di mobbing. Però resiste, forte [...] di una famiglia a cui [...] e di una motivazione formidabile: [...] chi tira i fili della finanza sporca a Roma. E forse [...] riesce a [...]. Lo confida a [...] moglie, che ricorda: «Mio [...]
[...]forse [...] riesce a [...]. Lo confida a [...] moglie, che ricorda: «Mio marito [...] diceva: [...] me dietro questi c'è la [...]. I comportamenti di alcuni [...] poco chiari. Non riusciva a ottenere [...] le risposte dei periti». Non poteva sapere, Adinolfi, [...] i rappresentanti delle famiglie mafiose si riunivano [...] tra Roma e Napoli, a Formia, nei [...] fabbrica di acque minerali, per decidere i [...] tenere [...] e i magistrati complici [...] Adinolfi ha un chiodo fisso: capire. Non smette di pensarci [...] viene promosso consigliere di [...] finalmente può trasferirsi nella cittadella giudiziaria di [...] in un ufficio lontano [...] viale Giulio Cesare. Infatti, quando legge sul [...] magistrato[...]
[...]la giudiziaria di [...] in un ufficio lontano [...] viale Giulio Cesare. Infatti, quando legge sul [...] magistrato della Procura milanese, Carlo Nocerino, sta [...] penali di un fallimento (Ambra assicurazioni) di [...] era occupato in sede civile, Adinolfi non [...] chiama e gli dice: [...] presto, sono al corrente [...] interessano la tua inchiesta». [...] la fine di giugno del [...]. [...] viene fissato per il lunedì [...] il 4 luglio. Ma [...] Adinolfi non andrà mai, perché [...] 2 luglio esce di casa e scompare per sempre. Nel trentesimo anniversario della [...] Giorgio Ambrosoli è impossibile non accostare la vicenda [...] a quella del commissario liquidatore della Banca Privata Italiana [...] d[...]
[...] per sempre. Nel trentesimo anniversario della [...] Giorgio Ambrosoli è impossibile non accostare la vicenda [...] a quella del commissario liquidatore della Banca Privata Italiana [...] da un sicario di Michele Sindona. Per tanti motivi, uno [...] Adinolfi, [...] Ambrosoli, aveva lasciato a [...] moglie un testamento spirituale [...] caso in cui gli fosse successo qualcosa [...]. Temeva per la [...] vita e lo ha scritto. Non bisognava andare a [...]. Eppure la prima inchiesta (19941996) [...] chiude c[...]
[...]tamento spirituale [...] caso in cui gli fosse successo qualcosa [...]. Temeva per la [...] vita e lo ha scritto. Non bisognava andare a [...]. Eppure la prima inchiesta (19941996) [...] chiude con [...] che, incredibilmente, ipotizza una fuga [...] Adinolfi. Un amore segreto? Una [...] Chissà. Sarebbe bastato prendere un [...] più sul serio la [...] biografia privata, oppure scorrere [...] delle cause che ha trattato, [...] capire che si trattava di fantasie. Infatti non passa molto [...] Procura di Pe[...]
[...]Infatti non passa molto [...] Procura di Perugia (giugno 1996) è costretta [...] sconfessando [...] precedente. [...] un fatto nuovo, la [...] pentito di camorra, Francesco Elmo, in carcere [...] che racconta ai magistrati una sconvolgente versione: Adinolfi [...] ucciso perché aveva scoperto un gigantesco giro [...] e fallimenti che coinvolge persino settori dei [...]. E aggiunge: a rapire [...] Adinolfi sono stati uomini della banda della Magliana. Il racconto è giudicato [...] fantasioso dal magistrato che indaga, il quale, [...] richiesta di archiviazione (15 ottobre del 2003) [...] della fuga non sta in piedi, mentre [...] anzi è questa [...] sp[...]
[...]banda della Magliana. Il racconto è giudicato [...] fantasioso dal magistrato che indaga, il quale, [...] richiesta di archiviazione (15 ottobre del 2003) [...] della fuga non sta in piedi, mentre [...] anzi è questa [...] spiegazione possibile, che Adinolfi [...] perché dava fastidio e forse sapeva troppo. Dirà Nicoletta Adinolfi: «Le [...] primi giorni, sono state fatte poco e [...]. Si è perso tempo [...] pensato di verificare se il nostro telefono [...]. /// [...] /// Nessuno conosce le cose [...] i suoi figli, Giovanna e Lorenzo. In una stanza della Procura [...] Perugia[...]
[...]ocura [...] Perugia quattordici faldoni custodiscono le carte raccolte dai [...] verbali di interrogatori, bilanci societari, perizie di [...]. Lì dentro c'è tutto, [...] soluzione. Ma quei documenti non [...] troppe omissioni che hanno accompagnato Adinolfi [...] isolando anche chi era [...]. Il disinteresse [...] nazionale magistrati. Il silenzio del Csm. [...] del Parlamento, dove risulta presentata [...] sola interrogazione. [...] dei ministri della giustizia [...] succeduti. Come se [...] sparizion[...]
[...] sola interrogazione. [...] dei ministri della giustizia [...] succeduti. Come se [...] sparizione di un magistrato [...] lavoro rischioso non riguardasse tutti loro. La rimozione si era [...] nel 1997, alla vigilia del terzo anniversario, Nicoletta Adinolfi [...] a Repubblica una lettera dura e addolorata: «È [...] anonime telefonate di avvocati che lo ricordano [...] non osano esporre pubblicamente i loro sospetti, [...] tanti colleghi parlano sottovoce di lui, sicuri [...] nelle mani di [...] ci senz[...]
[...][...] non osano esporre pubblicamente i loro sospetti, [...] tanti colleghi parlano sottovoce di lui, sicuri [...] nelle mani di [...] ci senza scrupoli. E tutto [...] nel più assoluto disinteresse. In un silenzio imbarazzato [...] paura». Nicoletta Adinolfi insegna diritto. Conosce il peso delle [...]. Le farà piacere sapere che [...] chi ricorda suo marito giovane pretore a Milano agli [...] degli anni Settanta. È una signora, Viviana [...] che per un paio [...] con lui negli uffici della cancelleria [...]
[...]farà piacere sapere che [...] chi ricorda suo marito giovane pretore a Milano agli [...] degli anni Settanta. È una signora, Viviana [...] che per un paio [...] con lui negli uffici della cancelleria della Pretura [...] che non ha dimenticato quanto Adinolfi tenesse [...] «Non [...] mai visto prendere un [...] avvocato. La [...] prima regola era: un giudice [...] essere solo». /// [...] /// La [...] prima regola era: un giudice [...] essere solo».