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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 995293656.

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Certificare il rigore filologico [...] di Barbero, ad esempio, [...] di Claudio [...] -protagonista con Bàrberi [...] su «La Stampa», [...] diatriba -non è questione [...] letteratura, mentre [...] «Piccoli italiani» -il tentativo, [...] cogliere attraverso il piccolo affresco di una [...] o inventata che sia, una verità comune [...] più disomogeneo: quella, cioè, che costringe a [...] verbale oltre che esistenziale, come reazione e [...] che come affermazione [...]. La miopia del mondo [...] i detriti culturali, disgregano i sogni dei [...] di vita, e nello stesso tempo forniscono [...] le forme, il linguaggio, di [...] quanto inconsapevole difesa. [...] fotografa la fase più [...] corruzione, e ne racconta, a volte con [...] contraddizioni: alla paura del diverso -ad esempio [...] di Masini senza pensare, [...] pensa subito smette perché quella è una [...] proprio da femmine») -, si oppone [...] torbida e nello stesso [...] non impedisce di affermare: «I froci andrebbero [...] familiari si sfugge con lo stesso cinismo [...] ma dopo il furtivo, occasionale [...] con il gay conosciuto [...] cotto che sale dalla pietanza, servizievole, allontana [...] e il suo fastidio». Perfino il linguaggio, annaspa [...] alle sue funzioni primarie -quella comunicativa ed [...] («Ma [...]. Gianni gongola, lo stende [...]. Sollie-vo perché quel paese [...] normale dopo anni di drammatica diversità; fastidio [...] sembra [...] ac-cettare quella normalità e [...] in guardia dal ritenere or-mai risolti i [...] della questione bosniaca. Se i libri fosse-ro [...] della curiosità e della [...] cui sono teorica-mente rivolti, si potrebbe affermare [...] guerra finita, an-che in Italia si è [...] acuta e profonda di cosa ha costituito [...] Bosnia [...] quinquennio. Due volumi usciti infatti quasi [...] ed entrambi opera di giornalisti co-me si vorrebbe [...] di più (Mim-mo [...] Bosnia. La torre dei teschi. Lessico di un genocidio, Baldini [...] Castoldi, p. Le modalità di racconto [...] sono assai diverse, a testimonianza di come [...] più maniere di fare [...] giornalismo, intrecciando informazione e [...] ragione, interpreta-zione e problematicità. Entrambi raccontano invece, in [...] stesse vicende: gli stessi fatti e in [...] spiegazioni; ma uno stile diverso, riconoscibile e [...] dei grandi reporter del passato. Il racconto di [...] è insie-me più diretto [...] più immediato: colpisce innanzitutto [...] con la capacità che [...] immagini, volti, situazioni, dialoghi concreti recitati da [...] parole dan-no forma e lineamenti precisi; ma [...] tanto, quasi [...] e ingenuamen-te, giudizi taglienti [...] che gettano lampi di chiarezza sul racconto [...] ne ricevono luce e com-prensione a loro [...]. Si viene portati a [...] sempre meno approssimativo e più lucido, dalla [...] 59 piccoli racconti e medaglioni che compongono [...]. Il percorso di Rumiz [...] volutamente e quasi cocciuta-mente razionalistico: prevale il [...] prima ancora che di spiegare, come e [...] sono andate nel modo in cui sono [...]. Ma per far que-sto [...] memoria, come in una spirale senza fine, [...] acuti e noti della guerra e i [...] e minori, ragionando sui sentimenti e sui [...] dietro la personalità degli attori, protagonisti, comprimari [...] quella tragica messin-scena. La forza del racconto è [...] che co-stringe alla riflessione razionale [...] alla volontà di capire «cosa [...] dietro». Entrambi i giornalisti, pur [...] esplicitamente su questo aspetto che avrebbe potuto [...] terreno di compiaciuta [...] sottolineano il ruolo avuto [...] mol-ti dei caratteri e nel favorire molte [...] dal con-flitto. Tanto [...] dei paesi [...] Jugoslavia, dove il control-lo [...] una sapiente [...] delle informazioni ha costituito [...] di mobilitazione, consenso, de-monizzazione [...] tanto in occidente, dove [...] impotente e subalterna ai disegni dei signori [...] alle machiavelliche e fallimentari operazioni della diplomazia [...]. Si tratta di libri [...] a uscire dal-la dimensione [...] pur senza rinunciare, ovvia-mente, [...] causa pre-cise responsabilità, a denunciare comportamenti criminali. Non [...] la ricerca della giustificazione ma [...] comprensione. I ritratti di [...] ad esempio, assai di-versi [...] forte-mente convincenti, o il racconto della prima [...] Sarajevo, la giovane Suada [...] o la costante abitudine [...] insieme ad altre immagini e ad altri [...] eventi, occasione di racconto e di spie-gazione, [...] perché ragioni e suo coinvolgimento con una [...] sensibile. Quello che la tv [...] rac-contato, ripetendo ossessivamen-te quasi sempre le stesse [...] sparano, bambi-ni trucidati, sangue sulle strade), [...] è invece presente a [...] convinzioni dei combatten-ti, le paure e le [...] e degli assediati, i pregiudizi e i [...] stupida e [...] bolsa dei dirigenti mili-tari [...] diploma-tici (i «peggiori» sul mercato, ignoranti e [...] che quelli dei singoli [...] degli Stati Uniti). Il racconto del massacro [...] da questo punto di [...]. Le complicità e le [...] Caschi blu, la malafede delle cancellerie occi-dentali, la [...] stava succedendo e di quanto successe e [...] e [...] i traffici di armi [...] genere, gli errori di [...] menzogne raccontate, sono gli ingredienti di un [...] che poteva, come tanti altri minori o [...] tem-po, essere evitato o perlomeno molto ridimensionato [...]. Emerge, dai racconti di [...] e di Rumiz, il [...] della maggior parte dei media: suscitare orrore [...] un senso di dispera-zione e impotenza, avallare [...] si trovasse di fronte a qual-cosa [...] di diver-so, di appartenente [...] e a [...] tradizione. Ma sono proprio i [...] loro atteggiamento, a sve-lare in anticipo le [...] e i comportamenti dei contendenti: che proprio [...] giocano la loro battaglia [...] quanto e forse più [...] militare. Sono due libri, questi, [...] come [...] etnico non fosse né [...] né diffuso come si è voluto far [...] invece stato costruito, alimentato, aizza-to da responsabilità [...] solo quelle dei pochi criminali di guerra [...] né dei capi guerrieri o dei politici [...] facilmente [...] e individuati. [...] etnico è stato il [...] azioni e comportamenti sotto-valutati e ignorati: come [...] di tanti che avevano [...] per decenni e pensavano che sarebbe stato [...]. Le colpe [...] sono tante: più gravi [...] intervento o della tardiva e con-traddittoria presenza [...] nascosto, a sé e a tutti, la [...] natura del conflitto dietro una pilatesca equidistanza [...] e dietro la spiegazione onni-comprensiva [...] etnico e delle diversità [...]. Da questo punto di [...] di [...] e di Rumiz offrono, [...] e avvincente narrazione, più elementi di rifles-sione [...]. Nel pri-mo prevale forse [...] ri-condurre alla «barbarie» contem-poranea -e cioè ai [...] e mediatici del-la modernità -una guerra che [...] ostinati a vedere come «arcai-ca». Nel secondo [...] socio-logica precisa e convincente sulle [...] interne alle etnie in lot-ta, sui contrasti e i [...] tra montanari e cittadini, tra immi-grati recenti, [...] contadina, e evoluti borghesi urbani. Guerra sociale e culturale [...] etnico e religioso perché è sul terreno [...] ancestrale che si può far le-va per [...] cui si uccide e si va a [...] stato anche la guerra dei Balcani, un [...] per [...] dimenticare dietro un velo [...] è stato fatto nei lunghi anni di [...]. Appuntamento con Marko [...] di Sarajevo Marko [...] negli anni [...] di Sarajevo è diventata una [...] voci più amate ed ascoltate. La [...] firma compariva regolarmente sul [...] ed era la voce [...] di nascita, cristiano ortodosso con una moglie [...] aveva scelto di di stare dalla parte [...]. Ora le storie da [...] o [...] dai suoi concittadini, sono [...] «Chiedo scusa se vi parlo di Sarajevo» (Sperling [...] p. A testimonianza della possibilità di [...] vivo lo spirito di tolleranza e civiltà anche dentro [...] come la guerra che è [...] massima [...] e della inciviltà. ///
[...] ///
[...] Ippolita Paolucci E prima [...] Suada La guerra bosniaca e i conflitti civili ed [...] ex Jugoslavia in due libri scritti da [...]. Il racconto diretto e [...] Mimmo [...] in «Bosnia. La torre dei teschi» [...] razionalistico di Paolo Rumiz in «Maschere per [...]. La diverse realtà di [...] la televisione non è riuscita a [...]. La malafe-de delle diplomazie [...] volutamente narcotizzante svolto dalla maggior parte dei [...]. MARCELLO FLORES ALBANIA La [...] ex detenuto politico del regime di Enver [...] Uomini dai «gulag» [...] sponda [...] oggi qual è stato [...] brutto della [...] vita, ricorda il giorno [...] guardie di confine jugoslave lo ri-consegnarono alla Albania. ///
[...] ///
Avevo 26 anni e [...] sponda jugoslava pensai di essere salvo, di [...] in un altro mondo. Ma quando due giorni [...] il confine, e poi le guardie alba-nesi [...] hanno legato stretto con delle corde, e [...] della polizia segreta di Scutari, mi sono [...]. [...] voluta molta forza per [...] resistere». La «colpa» di Henrik [...] era quella di appartenere [...] borghese agiata. Con la nascita nel [...] Repubblica democra-tica popolare di Albania la [...] vita e quella della [...] sconvolte: prima la requisizione del-la casa e [...] la strada sbar-rata alla prosecuzione degli studi, [...] intervento della polizia segreta presso i genitori [...] perchè obbligassero la figlia a non frequentare [...] per non compromettersi «con un ra-gazzo di [...]. Poi la falli-ta fuga [...] Jugoslavia [...] la condanna a 25 anni, di cui [...] carce-re e nei campi di lavoro. Oggi Henrik [...] ha 65 anni, lavora [...] un cantiere di Tirana ed è fiero [...] sè e la moglie con il suo [...] chiedere soldi ai suoi due figli maschi [...] Italia. Signor [...] quali sono stati i [...] Paradossalmente i primi dopo la li-berazione. Per tanti mesi ho [...] stato confusionale, non mi sentivo che ero [...] pare-va che fosse vero. Dopo il ritorno a [...] ad addormentar-mi nel letto morbido, dovevo buttare [...] terra e coricarmi sul duro per prendere [...]. No, la speranza non [...] mai persa. Vede-vo i compagni di [...] più vecchi di me, gente che aveva [...] di me e no-nostante questo conservava ancora [...] un giorno la libertà sarebbe ritornata. E allora mi dicevo [...] giovane, non dove-vo smettere di sperare. Chi erano i suoi [...] Gente comune, e non solo dissidenti politici. Da noi arrivavano ad [...] giovani che avevano cercato di fuggire semplicemente [...] quella vita e volevano [...] una nuova. Non avevano motivazioni politiche [...]. Nel campo si par-lava [...] del sistema che aveva fucilato e mandato [...] persone, dei dirigenti dello Stato e del [...] dice-va, non erano veri patrioti, non vole-vano [...] ma solo conservare il loro potere. Ma anche in prigionia [...] a parlare perchè tra di noi [...] dei finti detenuti, uomini [...] che ci spiavano. Ci sono detenuti che [...] volte pur non essen-do [...] prigione o dal campo, solo per il [...] fatto della politica durante la prigionia. Qual era la cosa [...] sopportare? [...] della dignità della persona. Non ci facevano sentire [...] sempre che non eravamo persone vere, ma [...] e del [...]. Solo la no-stra coscienza [...]. Ero nel campo di Laç, [...] tre dete-nuti riuscirono a fuggire nasconden-dosi una mattina in [...] macchina. Si accorgono della loro [...] per il pasto di mezzogior-no. Scoppia il finimondo e [...] non ci mandano fuori a lavorare ma [...] dentro. Due dei fuggiaschi vengono [...] ucciso poco prima che possa passare il [...] Jugoslavia; lo portano con una macchina nel [...] per terra davanti a noi radunati nel [...] ci dicono: chi oserà ancora fuggire farà [...]. Poi ci dicono di [...] e [...] stato qualcuno che lo ha [...]. Ed oggi in Albania [...] Si va [...] lentamente ma si va [...]. A noi ex detenuti politici [...] fatto piacere [...] finire in prigione la moglie [...] vista come una piccola vittoria. Ma [...] in Albania non siamo vendicativi, [...] stata una sola occasione di [...]. Purtroppo i privilegi continua-no; [...] dei comunisti hanno potuto frequentare [...] i no-stri no e [...] svantaggia-ti nella ricerca dei posti di lavoro [...]. Si può dire che [...] pote-re prima [...] rimasto ancora oggi, magari [...]. I miei due ma-schi [...] hanno potuto studiare come volevano e oggi [...] lavorare in Italia. Il più piccolo è [...] a 16 anni perchè quella, ci ha [...] via [...] ai suoi incubi. Dopo le generazioni di [...] mia, anche quella dei miei figli ha [...] postuma dal regime: essere obbligati ad emigrare [...] adolescenti. Uno me [...] detto chiaro: papà, non [...] torni a casa. Che cosa ha raccontato [...] degli anni di prigionia? Con loro non [...] del mio passato, e questo mi è [...]. In Albania [...] un clima tre-mendo, difficile da [...]. Dopo la liberazione dalla [...] a lavorare in una impresa agri-cola statale [...] paese che raccoglieva gente da tutta [...]. Avevo paura che i [...] con i loro amici, facessero sa-pere in [...] ero un ex detenu-to politico; avevo paura [...] era una cosa tremen-da perchè mi impediva [...] miei figli quello che ero real-mente. Mi ripromettevo: quando sa-ranno [...]. Ma hanno capito da [...] dei 18 anni, e mi sono stati [...]. Qual è il suo [...] Che i miei figli abbiano una vita tran-quilla, [...] non debbano soffrire come ho sofferto io. Ho scrit-to questo mio libro [...] per far sa-pere che cosa era [...] il dram-ma che abbiamo vissuto. [...] poi tradotto in [...] perchè è impor-tante per voi [...] conoscere il passato di uomini e donne che oggi [...] con tante speranze alla vostra costa come io quasi [...] fa guardai [...] sponda di quel fiume. Henrik [...] oggi ha 65 anni [...] Tirana. È un ex detenuto [...] comunista di Enver [...] che ha trascorso quasi [...] un campo di lavoro. Ora il racconto della [...] anni felici e agiati della [...] famiglia borghese prima della [...] della statua del dittatore, sono diventati un [...] «Generazioni [...] (Editrice Monti, p. ///
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Ora il racconto della [...] anni felici e agiati della [...] famiglia borghese prima della [...] della statua del dittatore, sono diventati un [...] «Generazioni [...] (Editrice Monti, p.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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