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Il guaio è che [...] saputo ripetere tale risultato. La [...] opera seconda, [...] sulla terra, presenta personaggi stereotipati, [...] sommarie e situazioni che rasentano il kitsch (il serpente! Gravato da un improbabile «happy [...] consolatorio appare poi [...] della storia del figlio spedito [...] cielo. È uno dei sessanta [...] Enzo Costa ha dedicato ad altrettante eccentriche improbabili [...]. A [...] insieme provvede una cornice che [...] per protagonisti un malinconico conduttore televisivo, Assiduo Show, e [...] sedicente antropologo suo ospite, Saro Celebre? (scritto proprio così, [...] in fondo, e senza [...] sulla seconda sillaba del nome). È [...] che ci illumina sulla [...] in questione, rispondendo alle domande del conduttore [...] del suo popolare talk show. Nelle forme strampalate [...] il libro mette a fuoco [...] intelligenza le distorsioni di una tendenza della contemporaneità [...] che trascurabile. La progressiva laicizzazione in [...] per contrasto [...] di un bisogno religioso [...] espresso in gran parte al di fuori [...] tradizionale. /// [...] /// Ma dando vita a [...] e a comportamenti spesso moralmente discutibili. Enzo Costa ne mette [...] difetti più appariscenti: [...] il fanatismo, la mancanza [...]. E lo fa in [...] i nomi più impensabili: dai Lieti Pendolari [...] Ignari Templari dei Pastori Aleatori, dai Discepoli del Basso Profilo [...] Mistici Enigmistici alle Trasognate Pecorelle Riformate. Ma a venire colpiti [...] comportamenti del mondo contemporaneo «tout court» che [...] spartire con la religione. Sono forme di [...] pura e semplice, prese [...] quanto tali. Ecco allora gli adoratori [...] Secolari Cellulari; ecco gli apologeti della forma [...] Salutisti Spiritualisti; ecco i cultori della parola, i Devoti Profanatori Lessicali. La forza del libro [...] assenza di moralismo. Il tono è quello [...] irriverente che si diverte alle spalle di [...] troppo sul serio. I modi che gli [...] sono quelli di una comicità di tipo [...] si vede meglio in certe pagine dove [...] il gusto per la gag gratuita. Un esempio, per tutti: [...] agli Anacoreti [...]. Vizi e peccati nella [...] Confronti La casa loro è nostra [...] è un romanzo che [...]. Non per-chè sia particolarmente [...] ma perchè, chiuso il volume, viene la [...] subito sen-za [...] conto della fastidiosa sensazione [...] lascia. Al contrario quel fastidio è [...] -la meta a cui [...] ha puntato e proba-bilmente raggiunto. Sarà opportu-no dunque non [...] il pe-so che esso ha [...] e sulla [...] riuscita. [...] ci [...] di come due scrittori [...] successo e un tormentato perdente -rove-sciano il [...] di amicizia nel circo della competi-zione letteraria. Richard Tull si in-dustria [...] e po-chissimo profitto a scrivere un ro-manzo [...] non sap-piamo nulla sulla qualità che egli [...] Barry ha scritto un [...] e sta preparando un [...] riconqui-stata da cui si [...] avrà) nuovo denaro, [...] riconoscimenti, nuova stampa [...] planetario. Il conflitto -co-minciato il [...] Tull sco-pre che [...] è entrato nella classifica [...] venduti -è governato da una passione, [...] che è il vero [...] della vicenda. Tull non perdona, anzi [...] abbia fatto un buonissimo [...] diventato ricchissimo con una delirante utopia buona [...] palati, che [...] lo tratti come un [...] di lui immagini adamantine, di eroe senza [...] saggio dispensatore di [...] di stile e di [...]. Tull vuole distruggere [...] Barry, entrare nella macchina [...] il flusso positi-vo che lo ha elevato [...] seduzione universale». Seduzione universale Lo vuol [...] non tanto la letteratura quanto se stesso, [...] padre succube, amante senza risorse, recensore, [...] lui, di ponderose biografie, [...] rivista letteraria con tanto passato ma senza [...] di una ca-sa editrice che pubblica libri [...] maledettamen-te, [...] noioso. Fuma-tore accanito -ci sono [...] del fumo quantomai esilaranti -Richard Tull continua [...] tennis ed è anche un imbattibile scacchista. E infatti tennis e [...] soli due punti deboli di [...]. Tull però vuol di [...] «morte» [...] da quando la «vita» [...] assunto i confini [...] di [...] produttrice di «personalità» e [...] soglia impalpabile ol-tre la quale il niente [...] in voci, in informazione. Tull sarà sconfitto: essendo una [...] grottescamente incollata alla pro-pria sfortuna, Tull è destinato a [...] a vedere ogni suo ridicolo ten-tativo di sbarrare la [...] sfarinare nel vuoto. Fino a che punto [...] fare [...] scrittore un perso-naggio significativo? Certamente [...] conosce il «tipo». Anzi, per certi versi, [...] che meglio cono-sce. Sa in che mondo [...] tempo occupano le relazioni che egli intesse [...] agenti letterari, occasioni monda-ne. Sa che spesso quelle [...] tutto il suo tempo e che, essendo [...] scrittore, quelle relazioni sono il solo filtro [...] leggere il mondo. Il [...] dei primi anni del [...] Recherche, ad esempio -era, al contempo at-tore [...] proprio mondo ed era -aspetto ben più [...] che il suo autore veniva via via [...]. Ne conseguiva un fecondo apporto [...] che faceva [...] una «resa dei conti» con [...] «statuto» [...] nel suo complesso e con [...] società che lo riproduceva. Il [...] faceva in-somma dei tormenti del [...] auto-re [...] vera opera che [...] poteva scrivere. Opera [...] Il [...] che ci pro-pone Martin [...] in [...] non si diletta, se non [...] del significato [...] alla fine del secondo mil-lennio. È distante dal suo [...] fa incursione nella nar-razione come un sovrano [...] da bassu-re contaminate dalla [...] trappole intellettuali, co-munque irredimibili dalla [...]. Il [...] è insomma una negazione [...]. Certo [...] letterario lascia intra-vedere come [...] sem-pre piu stretto quel che resta del [...] mondo» di cui parlava Goethe -ma anche [...] sono siderali, e aggettivo non potrebbe essere [...] che [...] situa grotte-scamente il suo [...] mondo che egli riesce a vedere sotto [...] cielo, in un co-smico turbinio di stelle [...] il povero caos terrestre. Quando la dimensione del [...] il posto a più ovvie e umane [...] un feroce Leitmotiv il «Gra-devole pluralismo» della [...] panorama sociale della Londra già potentemente scalpellata [...] Territo-ri londinesi: è quella di [...] una città marcescente, degradata, [...] ma tenace-mente abitata, come in un [...] in cui si sono [...] tensioni (soprattutto per chi -e si ritorna [...] -non è riuscito a scavalcare i muri [...] e le trasfor-mazioni, quando avvengono [...]. Anche quando Tull va [...] America [...] seguito del suo potente amico, [...] si incolla alle città, [...] New York («la violenza più atroce che gli uomini [...] a un pezzo di terra, più atroce [...] suo, della violenza inflitta a Hiro-shima, al [...] punto uno»), a Chicago («Richard ebbe [...] visione delle città americane [...] mascelle inferiori con una denti-zione mostruosa e [...] Los Angeles («la città che conti-nua a restare [...] arriva la vista, in ogni direzione, [...]. Ma se a Londra Richard Tull [...] ancora un singolare senso [...] (e del pericolo), in America [...] scrittorello rischia [...] allibita e si fa [...]. America [...] per uno scrittore che [...] rappresenta -co-me dice Tull [...] e, di fat-to, [...] Barry tocca con mano [...] uffici stampa, il magico rito di passaggio [...] nei centri com-merciali, [...] del [...] e della figura me-diologica [...]. Tull sbatte il muso contro [...] «realtà» (che non è universale, che sfugge [...] e ha a che fare [...] o [...] di molto identificabili campioni del [...]. Attraverso il povero Tull, [...] può stilare la [...] condanna contro il «continente» in-ventore [...] divoratore [...] contro il vortice umano della [...] democrazia americana. È nel lungo «episodio» [...] comincia ad avvertire il son-tuoso fastidio del [...] a distinguere con sempre più evidente nettezza [...] cattiveria che circola nelle sue pa-gine. Così come il conflitto [...] non fa che narrare le [...] di due temperamenti erosi [...] così [...] o forse addirittura [...] è [...] della stessa passione o di [...] passione -ribaltata -a quella mol-to vicina. Inferiorità e superiorità (elementi [...] invidiosa) sono due «luoghi» geo-grafici che agiscono [...] ideali del romanzo. Tull è sicuro di [...] Barry ma deve combattere contro [...] del valore che Barry [...] -incarna. Dal suo miserevole osservatorio Tull [...] altro che segni della propria inferiorità e [...] -con il metro che [...]. [...] è un romanzo [...] certamente, ma è anche un [...] invidioso. Invidioso -una volta presa la [...] di percorrere, una dopo [...] tutte le «stazioni» che segnano [...] bio-grafia di uno scrittore -di non [...] maturato una diversa necessità, uno [...] non condannato a questa sorta di miopia sociale. Gli inglesi amano il [...] Tom Sharpe ha scritto con La grande caccia un [...] comicità sulla creazione di [...] di [...] lo stesso Jonathan Coe [...] centro del suo La famiglia [...] un giovane romanziere costretto [...] crisi di impotenza creativa a lavorare, come [...] Ri-chard Tull, in una casa [...] di libri a pagamento. Martin [...] fa qualcosa di più: [...] suoi [...] un co-smo che proietta [...] piccola piccola nello spazio uni-verso con la [...] una risata. Ma si tratta davvero [...] entra nella faida fra Tull [...] Barry come un perfido arbitro esercitando [...] crudele del cinismo piuttosto [...] nutrendosi (e nutren-doci) più di empietà che [...]. Il ghigno che ci [...]. Un ghigno che vuole [...] sovrana intelli-genza [...]. Bob Maxwell [...] di carta visto da Betty Novembre [...] al largo di [...] poco discosto da un [...] ripescato il cadavere di Bob Maxwell. Omicidio o suicidio? La [...] che aveva costruito un gigantesco impero editoriale, [...] libri, riviste, televisioni, resta avvolta nel mistero. Vero è che le [...] Robert Maxwell, detto Bob, stavano ormai volgendo al [...] uno tra i più [...] era al servizio del [...] israeliano. Circostanza assai singolare per [...] nutrire interessi ben diversi da quelli spionistici. Maxwell, discendente da una [...] vissuta ai confini tra Romania e Russia [...] nazisti, durante la seconda guerra mondiale si [...] inglese e aveva combattuto, distinguendosi per la [...]. Nel 1944, conobbe Betty, figlia [...] una ricca famiglia francese. Un colpo di fulmine [...] si sposarono. Ora Betty Maxwell racconta [...] la [...] vita con Bob: «Anche [...] amaro» (Piemme, p. Una biografia carica di [...] sentimenti: il mondo [...] in una visuale «familiare» [...] generale [...] da dopoguerra in [...] vicende politiche, dalla compagna di vita di [...] (Maxwell fu anche membro del Parlamento inglese). Racconto non privo di [...] soprattutto di felice lettura per chi ama [...] sanno presentarsi senza inquietare i lettori. PAOLO BERTINETTI Fidatevi di [...] il li-bro, non di quello che [...] dice del suo libro, [...] D. /// [...] /// Fidatevi soprattut-to di quello [...] è: non di ciò che è il [...]. Il libro può essere [...] affa-scinante anche quando il suo au-tore è [...] sgradevo-le. E in più di un [...] gli scrittori è meglio non [...] e [...] che le loro opere ci [...]. [...] di Martin [...] è un romanzo sul [...] e dei suoi scritto-ri; ma nulla ci [...] che la meschinità che secon-do [...] li caratterizza sia molto [...] di casa nostra. Meschinità Piuttosto [...] sembra attribuire ad essi [...] di quella che presumibil-mente hanno nella vita [...] generale, nella capacità di inci-dere su quanto [...] di origi-nale la cultura del suo Paese [...] di esprimere. Per la verità entrambi [...] del romanzo sono scrittori mediocri. Ma uno è un [...] roso [...] è uno scrittore fallito, [...] recensioni e si nutre del rancore nei [...] baciato dalla fortuna, circondato da intervistatori pronti [...] verbo, vezzeggiato e premia-to [...] culturale, gratificato dal successo [...] privata (compresa una moglie affascinante, tuttavia convinta [...] «uno scritto-re da due soldi»). [...] Lasciamo perdere i possibili [...] vicenda, che però hanno contribuito non poco [...] del ro-manzo. Resta comunque un ritrat-to [...] acidi-tà sa cogliere nel [...] alle esibizioni da Maurizio Co-stanzo o nelle [...] offerte dai nostri scrittori, non ci è [...] tanta acidità è piena-mente giustificata. Che il mondo [...] «ufficiale» in realtà non [...] premi la banalità, è un dato indiscutibile: [...] fatto che gli scrit-tori migliori ne sono [...]. Martin [...] è un autore sofisti-cato, [...] sue in-venzioni romanzesche, assai sotti-le nei suoi [...]. In questo libro, seppure [...] mascherati, compaiono ad esem-pio degli ammiccamenti a [...] e a [...] ma la scrit-tura è [...] più tradizionale che non negli altri romanzi. Il che metterà più [...] il lettore italia-no, che finora non ha [...] molto [...] narrativa di [...]. Questa non è af-fatto [...] implicita al lettore suddetto. Fuochi [...] In effetti con [...] di I mo-stri di Einstein, [...] si è spesso fatto prendere [...] mano dalla tro-vata e dal fuoco [...] lingui-stico, con il rischio di [...] nel gioco retorico la giustezza delle sue intuizioni. In questo ro-manzo, che [...] raffinatezza di scrittura che è il segno [...] la narrazione procede invece [...] coeso con il suo oggetto. Forse anche perché il [...] il mondo stesso del suo autore. [...] Stampe [...] viste da N. Scrive Giorgio Bocca nella [...] «Io [...] che da noi si sia toccato il [...] il giornalismo fatto di diffamazioni e di [...] portato alcuni colleghi alla direzione di giornali [...] abbia i giorni contati. Giudizio aspro quello di Bocca, [...] lascia intravvedere tuttavia una speranza e che sembra in [...] sintonia con [...] che del mondo [...] in Italia scrive un giornalista [...] Wolfgang [...]. [...] nato a New York [...] da Roma per varie testate. Il libro si intitola «Penne, Antenne [...] Quarto Potere» (Baldini [...] Castoldi, p. [...] molto si sofferma nella valutazione [...] professionale, che gli sembra spesso [...] da comportamenti scorretti (non risparmiando nella [...] ricostruzione alcune tra le firme [...] note) e insieme traccia un quadro [...] in Italia, così come [...] organizzata e strutturata [...] decennio. Utile per riflettere sui [...] segno etico del giornalismo e su «valori» [...] al cittadino) ormai frequentemente «snobbati», ma anche [...] «stili» (non sempre edificanti) del giornalismo italiano, [...] assai pungenti (che valgono ovviamente non solo [...] stampata). Una lettura forse poco [...] di giornalismo vive. [...] si augura in conclusione [...] a stimolare i lettori e i telespettatori [...] esigenti e a pretendere che «i giornalisti [...] dovere». /// [...] /// [...] si augura in conclusione [...] a stimolare i lettori e i telespettatori [...] esigenti e a pretendere che «i giornalisti [...] dovere». (0)
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