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Per quel che riguarda [...] di Sofia non si può certo ignorare [...] dato e stanno dando [...] non già al palazzo [...] ma alla sede di quello stesso Parlamento [...] due anni or sono attraverso libere elezioni. È innegabile però che [...] Belgrado che a Sofia si sia di fronte [...] democratica contro un potere che fino [...] ha cercato (o cerca) [...] al voto popolare. Per questo da parte [...] folle tumultuose di Belgrado e di Sofia [...] a quelle di Berlino, Praga, Budapest, Varsavia, Bucarest, Vilnius, Riga, Tallin, Alma [...] Kiev, [...] ecc. E nel ricordo di [...] anche e soprattutto della grande, straordinaria prova [...] cui hanno sapu-to allora [...] prova le forze politiche [...] ope-ranti [...] di quello che era [...] allora il con-tinente sovietico, si sono moltiplicati [...] invitare gli assedianti e gli assediati delle [...] ad imboccare la strada del dialogo. Perché -si è pensato [...] Occidente -non adattare alla Serbia e alla Bulgaria [...] esempio [...] come è avvenuto in Polonia [...] «tavola ro-tonda» fra [...] e [...] di una speciale struttura [...] hanno permesso altrove di garantire il pacifi-co [...] di transizione verso il pluripartitismo e il [...] La [...] è più che legittima ed è del [...] sia a Belgrado che a Sofia incontri [...] abbia-no già avuto luogo e siano programmati. Non si può tuttavia [...] 1991 sono passati cinque anni e che [...] «passaggio» che altrove è potuto avvenire senza [...] non è sta-to ancora effettuato o è [...] indivi-duare, al di là [...] le accomuna, quel che distingue le due [...] ed entrambe da quelle de-gli altri paesi [...] di transizione. Se si guarda alla Bulgaria [...] può dimenticare che [...] già il 15 novembre [...] di centomila perso-ne aveva attraversato Sofia imponendo [...] legge contro il reato di «agitazione e [...] Stato» che veniva ancora utilizzata per colpire [...]. Due mesi dopo, mentre [...] partito comunista [...] veniva arrestato, si procedeva [...] Costituzione. Nel 1990 poi ci [...] continue manifestazioni di strada perché si potes-se [...] alle prime elezioni politiche demo-cratiche. Solo sino ad un [...] può dire dunque che in Bulgaria il [...] in ritardo. In realtà siamo di [...] ad un momento di crisi di un [...] per tempo. I protagonisti del [...] sono, di fatto, uomini [...] premier [...] che ha tentato di [...] comunista una forza politica nuova, democratica e [...] eletto capo dello Stato [...] che rappresenta la destra [...] solidale coi manifestanti, si è subito schierato [...] ricerca di un accordo col governo -nati [...] 1989-1990. [...] della crisi [...] dunque -oltre beninteso alle [...] che ha portato al «crollo» del 1989-1990 [...] economica antipopolare del governo [...] delle forze demo-cratiche e [...] politica di «corre-zione degli errori» portata [...] avevano vinto con largo margine di voti [...] del 1994. Così stando le cose [...] urne appare in Bulga-ria una richiesta non [...] inevitabile e -vor-remmo dire -«normale». Ne deriva che quella [...] Sofia dovrebbe essere vista come un momento [...] «normale» del paese. A condizione, però che le [...] politiche sappiano [...] della con-quistata «normalità». Del tutto diversa la [...] Belgrado perché [...] al-le spalle delle proteste [...] quasi due mesi non ci sono i [...] una «rivoluzione demo-cratica» che ha deluso le [...] derivanti da una politica scellerata che, in [...] terri-toriale dello Stato jugoslavo [...] ha portato a respingere con le armi, [...] ad una guerra spaven-tosa, le richieste di [...] Repub-bliche non serbe. [...] -mentre contro di lui [...] conna-zionali, quegli stessi che in maggioranza gli [...] voto alle elezioni amministrative -sta ora raccogliendo [...] seminato. [...] da augurarsi, [...] dopo la marcia indietro [...] Belgrado, che trovi il co-raggio di compiere [...] o che dalle fila del suo partito [...] a [...]. Procuratore Caselli, tanto per [...] dei rapporti [...] segna tempesta. Ne usciremo mai? Un conflitto [...] sempre stato, e non è una novità. Basta pensare alle polemiche sui [...] sui professionisti [...] an-timafia, sui giudici ragazzini, sino [...] refe-rendum sulla responsabilità civile dei giudi-ci. E ci stiamo limitando [...] di un catalogo che potrebbe essere molto [...]. Intendiamoci: è un conflitto, [...] fisiologico, tenuto conto della cen-tralità del problema [...]. Conflitti simili riguardano tutte [...] in particolare quelle più vicine a noi, [...] Francia [...] la Spagna. Una recente pubblica-zione del «Mulino» [...] nel mondo, ci informa che persino in Giappo-ne [...] degli uomini di governo coin-volto in inchieste [...]. E non è tanto [...] ha fatto qualcuno, che alle ultime elezioni [...] bersaglio di Clinton, più che [...] repubblicano, erano le in-combenti [...]. Sarà anche vero che [...] giustizia tutte le nazioni del mondo sono [...]. Ma per [...] con Orwell non ha [...] che [...] in fatti di giustizia, sia [...] uguale degli altri»? Voglio dire che tutto ciò accade [...] una certa conflittualità è conseguenza fisio-logica della separazione dei [...]. Bisogna aggiungere che il [...] e dovunque, ha [...] tendenza ad agi-re senza [...]. La sinistra euro-pea non [...] questa insofferenza per i controlli: se è [...] Francia e Spagna, prima di andare al [...] riforme nel senso di maggiori ga-ranzie e [...] che poi invece non ha realizzato. Ma lei vuole sapere [...] specificità italiana. Il no-stro problema è [...] conflitto fisio-logico degenera in rissa, spesso veri [...]. Ecco allora che il [...] sbagliati; che certe parole -pen-siamo alle più [...] garantismo -vengono usate come clave. Più che ad idee, [...] corri-spondono a pregiudizi. Sono vocaboli falsi, non [...]. Si riferiscono a una realtà [...]. E il tutto si [...] perversa con errori di atteggiamento o di [...] che i magistrati a volte compiono e [...] endemici limiti del siste-ma giudiziario contribuiscono ad [...]. Procuratore Caselli, ma lei [...] realtà nascosta che certi specchietti per le [...] mantenere occultata. Sia più preciso. Le faccio [...]. Chi lavora in Sici-lia [...] ridere -o peggio -quando sente parlare di [...] ai faticosi e [...] tentativi di ripristinare un [...] in aree sottoposte da decenni al dominio [...] della mafia. Procuratore, da cronista che [...] segue queste vicende, mi permetterei di ag-giungere [...] Sicilia non si è mai avuta forte eco [...] gentiluomini distrutti «per sbaglio» dalle inchieste. Anche le statisti-che mi [...] -e scusi il bi-sticcio -di questo presunto [...]. O sbaglio? No. Non sbaglia affatto. Un semplice sguar-do alle [...] conclusione che i magistrati giudicanti hanno assolto [...] assolvere, condannato quando [...] da condannare. Hanno fatto il loro [...] tutti, dai pubblici ministeri, ma anche da [...] -in nome di un presunto fantomati-co strapotere [...]. Procuratore Caselli, mettiamo un [...] la Sicilia. E torniamo [...] dibattito sulla giustizia. Stanno cambiando tante cose [...] tutto? Dopo gli scandali finanziari, la scoperta [...] mafia politica e affari, tutti quanti abbiamo [...] di un forte recupero di una vera [...] di [...] etica conseguente. Positivi sfor-zi, in questa [...] sono. Ma nel panorama complessivo [...] un dibattito sulla giustizia che ancora tende [...] se stesso. Dunque si continua a [...] Ho invece la sensazione che qualcosa co-minci [...]. A me sembra, infatti, [...] anche segnali di rasserenamento e che se [...] fare sperare in una situazione migliore. Mi riferisco, per esempio, [...]. Si può criticare, sino [...] respingere, questa o [...] del ministro. Credo però che nessu-no [...] il ministro sta cercando di chiamarsi fuori [...]. Non si pone e [...] come uno dei terminali del conflitto. Ha un suo progetto, [...] possono essere discusse sin che si vuole, [...] forza è comunque quella di essere appunto [...]. Cioè un pacchetto di [...] toc-cano profili [...] nuove for-me di tutela [...] e la ristruttu-razione del processo penale. Questo pro-getto, -e da [...] non condi-viso in alcuni specifi-ci passaggi, questo [...] momento in cui si propone di affronta-re [...] imbocca la strada giusta per rasserenare gli [...]. Procuratore Caselli, se [...] le appare un buon [...] che agisce seguen-do criteri autonomi si sentirebbe [...] i partiti in questo momento stiano invece [...] tavoli? Preferisco guardare soprattutto al futuro. Se si apre un [...] temi veri -e noi magistrati, per primi [...] ne-cessità e [...] -questa scelta non può [...]. Se invece si rico-mincia [...] giocando a chi la spara più grossa [...] in passa-to anche per alcuni esponenti della [...] ne faremo pochi. Procuratore Caselli, fu lei [...] a proporre il «tavolo» al quale dovevano [...] e avvocati. Ma quel tavolo fu [...]. Non ha cambiato idea? La [...] tavolo era esattamente que-sta: un luogo di [...] luogo non può essere altro che il Parlamento, [...] parte la rissa e il muro contro [...]. La Direzione del Pds [...] proprio di questi temi. Da osservatore esterno, ne [...] spassionato. A me non tocca [...] questo o quel partito. Ma accetto la [...] provocazio-ne. Dai giornali ricavo [...] positiva che sia stata una [...] su temi concre-ti, orientamenti precisi. Tutto si è concluso [...]. Lo condivide? Sostanzialmente sì. Particolar-mente per tre punti: [...] introdurre il giudice unico di primo grado; [...] maggiore equilibrio fra accusa e difesa, senza [...] difesa [...] di fatto una «non [...]. Un problema gravissimo, che [...] 25 per cento degli imputati. Certi pseudo ga-rantisti dovrebbero [...] punto, la specificità ri-conosciuta alla questione mafia, [...] in fa-vore del cosiddetto [...]. Procuratore, mi consenta adesso [...] a ruota li-bera. La prima è questa: [...] ha fatto una commis-sione antimafia che non [...] rapporto [...] Sinora, neanche il suo [...] Del Turco, ne ha parlato. Un caso? Una svista? Una [...] La commissione non ha neppu-re iniziato a lavorare [...]. Dunque non siamo in [...] cui è possibile esprimere giu-dizi. Per ora, da parte mia, [...] tutta [...] e il rispetto che merita [...] come quel-la. Mentre da tante parti [...] questione pentiti come fosse la questione capitale, Massimo [...] si è permesso di [...] problema resta la mafia, ancor prima che [...] il ministro Napolitano ha fatto notare ai [...] mescolare pentiti e vedo-ve di mafia non [...] paradossale, ma ha quasi del blasfemo. Procuratore, che ne pensa? Non [...] che essere [...] con quanti hanno messo in [...] dal rischio che nella querelle sui pentiti [...] della logica si in-verta. Concordo: il problema vero [...] e non i pentiti. E sulle vittime e [...] mafia? Le rispondo che oggi, come ai [...] abbiamo la memoria corta. E poca attenzione, poca [...] ha su-bito e sofferto . Torniamo a lei, procuratore Caselli. Da quattro anni esatti -era [...] 15 gennaio del [...] -occupa una poltrona che non [...] mai stata proverbiale per la [...] comodità. Il giorno del suo [...] Riina. E poi venne il [...] eccellenti, le prime condanne, pen-so a Contrada [...] processi, penso a quello [...] di padre Puglisi, o [...] An-dreotti, Mannino, Lima, [...] tutti in svolgi-mento. Soddisfatto di questo bilancio? I [...] dalle forze [...] ordine e dalla magistratura [...] occhi di tut-ti. Mi preoccupa il futuro: Cosa Nostra, [...] ne dicano molti, a volte anche in [...] che finita. [...] decisivo che si possa [...] con serenità ed efficienza, evitando i colpi [...]. Colpi di spugna sulla [...] Non [...] sembra im-magine troppo forte? No. Interventi selvaggi sul pentitismo, [...] sul reato associativo, e su altri punti [...] a un colpo di spu-gna. A quasi cinque anni [...] Ca-paci e via [...] problemi come quelli che [...] affrontati sulla base [...] esperienza acquisita. Ma per corregge-re, affinare, [...]. Non per demolire un [...] dimostrato di [...] funzionare. Se questo dovesse accadere, [...] «colpo di spugna» sa-rebbe purtroppo calzante. E guai ai colpi [...]. A colloquio con il [...] Palermo in occasione del quarto anniversario del [...] a quasi cinque anni dalle stragi di Capaci [...] via [...]. DAL NOSTRO INVIATO SAVERIO LODATO Direttore [...] Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Marco Demarco (vicario) Giancarlo Bosetti Redattore capo [...] Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// [...] aspetto, che a noi [...] finalmente la fissazio-ne di un nesso assai [...] po-litica economica e lo sviluppo del paese [...] della formazio-ne, [...] e della ricerca scientifica. Il che, aggiungiamo noi, [...] finanziario assai più grande di quello attuale [...] come Berlinguer più volte ri-chiama nel suo [...] politiche sono «un fattore strategico per lo [...] man-tenimento dei livelli produttivi e oc-cupazionali di [...]. Diciamo subito che la [...] il quale ipotizza una realizzazione graduale ma [...] riforma (che entrerebbe per così dire a [...] scolastico 2000-2001), ha il grande merito di [...] problemi fondamentali del nostro tempo che attengono [...] mondializzazione [...] e alla necessità di [...] e idonea alla mobilità prevedibile per le [...] di avanzare [...] di lavoro, una sintesi [...] come è accaduto finora, [...] o [...] segmento ma intende ridisegnare [...] dalle fondamenta la scuola italia-na. Ci sono altri due [...] per cogliere adeguatamen-te la portata del progetto Berlin-guer. È questa [...] importante, direi decisiva per [...] che lega le varie parti della riforma [...] che si vuol dare alla scuo-la del [...]. Si pone [...] natural-mente il problema di una [...] adeguata degli insegnanti che dovranno attuare il grande di-segno [...] non [...] dubbio sul fatto che [...] attuale continui a privilegiare, nella [...] dei casi, proprio [...] arretrato che il ministro in-dica [...] suo documento. [...] punto che vale la [...] il settore fonda-mentale della formazione profes-sionale. Da tutto ciò deriva un [...] sottodimensio-namento [...] di formazione professionale: poco più [...] scolarità [...] quando in altri paesi europei [...] quota supera il [...] della scolarità». Su questo settore il [...] volontà di un impegno mas-siccio e finalmente [...] strategico che la formazione professionale avrà nei [...]. [...] da augurarsi, ora, che si [...] nel paese una discussione serena e documentata [...] di riforma destinata a cambiare [...] forme di apprendimento delle nuove gene-razioni. /// [...] /// [...] da augurarsi, ora, che si [...] nel paese una discussione serena e documentata [...] di riforma destinata a cambiare [...] forme di apprendimento delle nuove gene-razioni. (0)
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