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Non va persa dunque [...] di leggere il più noto [...] scritto su [...] atlantico, oggi giuridicamente regione autonoma [...] spiazzata dal [...] in Africa e [...] lingua e usi prossimi a [...] incerta tra le radici berbere [...] contadine e il ruolo di porto sulla rotta verso [...] Nuovo Mondo, tra le condizioni di frontiera meticcia e [...] di sponda isolata. La vicenda di [...] uscito nel 1973, si [...] dove catastrofiche eruzioni hanno [...] ruvidi paesaggi, squarciati da immense crepe, con [...] spugnose e groppe ondulate che al tramonto [...]. [...] sono i miseri e [...] Cinquanta, con camion sgangherati che arrancano su per [...] viti riparate da muretti e ortaggi piantati [...]. Un forestiero ricostruisce la [...] una vecchia che vive sola e ha [...] ma che ha segnato, con la [...] bellezza irraggiungibile, la vita [...] uomini del remoto villaggio di [...]. Fantasma notturno, [...] è [...] in quel mondo intorpidito [...] abbacinati scenari messicani di Juan Rulfo), a [...] schiena, in una ribellione muta e incendiaria, [...] di [...] salvezza. Come i morti che [...] Baia degli Affogati, riaffiora nel racconto il tragico [...] ustionato la donna come [...] anno dopo anno, perchè: «Non [...] dolori che uccidono, nossignore. I dolori se uccidono [...] glielo dico io. I veri dolori sono [...] tutta una vita dentro una persona e [...] si fanno grandi e vasti come il [...] neri e bruciano come le pietre delle [...] (p. [...] Rafael [...] nato a [...] nel 1923, straordinario poeta [...] offre [...] delle isole Canarie tanto [...] diversa da quella che propone il turismo [...] riprova di come a volte un libro [...] traghetto più sicuro per approdare [...] segreta di un luogo. Oltre [...] una storia culturale europea MATURITÀ [...]. [...] volume del Manuale di [...] da Francesco Brioschi e Costan-zo Di Girolamo [...] a un vivace dibattito intorno alla fattibili-tà [...] di una storia della letteratura italiana. Benchè il ma-nuale che [...] sembri propriamente rivolto a un pubblico scolastico, [...] di-battito acquisti in chiarezza se cir-coscritto [...] della scuola. Del resto, le motivazioni [...] Pier Vin-cenzo [...] -il cui intervento, seccamente [...] stessa di scrivere oggi una storia della [...] la di-scussione -a me sembrano presup-porre la [...] che quella universitaria dei manua-li. Mi chiedo se queste [...] del tutto alla lettera o non siano [...] utile e condivisibile, di fronte [...] di storia letteraria che [...] scuola. È ovvio che nessuna [...] mai sostituire la lettura, che nessuna ricostruzione [...] compensare il mancato piace-re della lettura e, [...] il senso e il valore dei testi [...]. Insomma, nessuno potrebbe dare torto [...] ma ad alcu-ne condizioni. Quella primaria è che [...] non sia un atto [...] dei soli pro-fessori di italiano, ma sia [...] di una auspicabile rivoluzio-ne copernicana del nostro [...] rivoluzione che, in ogni grado scolastico, sostituisca [...] e nozionistica un insegnamento mi-rato alla formazione [...] e analitiche. Piacere del-la lettura e [...] potreb-bero benissimo allearsi nel comune obiettivo di [...] gra-do di leggere, ragionare ed espri-mersi con [...]. Ma poi, anche ammesso [...] del sistema ci doti di una scuola [...] giovani in grado di «leggere» i testi [...] scrivere i propri, siamo proprio si-curi che [...] storia di quel particolare linguaggio che è [...] conservi una [...] va-lidità? Che accanto ai [...] solo i testi sono i depositari non [...] anche per la «memoria», che necessita di [...] di conservazione? [...] di [...] è che lo spe-cifico [...] manuale è un residuato ottocente-sco non più [...]. La [...] potrebbe essere che il [...] lettura impli-ca una sopravvalutazione delle ca-pacità formative [...] se stessa. Solo un minimo tessuto [...] a mio parere, con-sente di rendere fruibili [...] maggioranza degli stu-denti i valori letterari. Il problema è se [...] quella prospettiva debbano ancora essere affidati al [...] sì, a quale tipo di manuale. Soprattutto, è importante chiarire [...] fra la letteratura e il libro di [...] racconta. Anche una storia lettera-ria [...] non mancano gli esempi di storie che [...] testi letterari. Un testo essen-zialmente narrativo [...] co-me oggetto del suo racconto, come sembrerebbe [...] e come alcuni auspicano, altri testi, ma [...] variabile ed eterogeneo di oggetti: testi, autori, [...] ideologie, fenomeni formali e tecnici. Insomma, la storia della lettera-tura [...] è [...] registrazione di una successione di [...] testua-li, ma semmai è una operazione mirata a creare, [...] un universo nel quale si ambienta la serie letteraria. Una operazione, dunque, che [...] è scien-tifica, ma che per certi aspetti [...] a pre-testo, per creare su di essa [...] un suo proprio discorso. Per esempio, le grandi [...] passato, restano nel ricordo di chi le [...] anni liceali come [...] libri di avventura: con [...] sopra vicende secolari e che guidano schiere [...] di scrittori, con battaglie fra correnti e [...] a vicenda, con scontri [...] acquistano o perdono [...] insomma, sopravvivo-no come i [...] loro ca-pacità di creare dei miti. Non sto dicendo che [...] storia debba essere conservato. Intendo solamente sottolineare che [...] da un lato, han-no una loro autonomia [...] come oggi si tende a fare, alla [...] non sono testimoni fedeli [...] di cui pretendono di [...]. [...] «storia della letteratura» [...] cade più su «storia» che [...] «lette-ratura». E pertanto sarebbe del [...] di attingere real-mente il livello della letteratura [...] racconto della [...] storia (o delle sue Storie). Se per alcuni questa [...] condanna senza appello, per altri può essere [...] guardare al manuale da [...] ottica, a [...] per tipo di informazioni [...] che esso convoglia e immette nella didattica. Giulio Ferroni difende [...] dei manuali, e quindi [...] ma nello stesso tempo [...] a quello che Brioschi e Di Girolamo. La princi-pale è che [...] non traspari-rebbe una idea «forte» [...] letteratura: Ferroni parla di «militante [...] e si riferisce al Novecento. Guardando però al Manuale [...] io direi, e in ciò con-cordo con [...] Berardinelli ne ha fatto, che la scelta [...] coppia «generi» (lettera-ri) e «problemi» nasce da [...] letteratura. Semmai, i difetti che [...] scorgo nella riuscita del li-bro [...] sia da una applicazio-ne un [...] meccanica e un [...] trop-po semplificata [...] di «storia per generi», sia, [...] ancor più, a una eccessiva fedeltà a questa scelta. Voglio dire che la [...] mentre funziona egregiamente per i primi secoli, [...] a mano a mano che si scende [...] storia, sino a diventare antieconomica e persino [...] moderna. Per il lungo periodo [...] quale il siste-ma letterario si è retto [...] sostanziale ai codici, sulla ri-presa e la [...] sulla riproposizione di una topica e di [...] consolidati [...] per generi risulta omogenea [...] grandi auto-ri tendono ad [...] alla configu-razione [...] e mimetica del modo [...] letteratura di questi autori e del loro [...] grande rottura fra Sette e Ottocento, da [...] valore ricercato è stato quello [...] e dello scarto dai [...] dei generi e della lo-ro stessa negazione, [...] come fa notare Berardinelli, «problematizzata») ri-schia di [...] e la complessità dei fenomeni. Forse i curatori avrebbero [...] coraggio di cambiare [...] degli ultimi due volumi: [...] interno mettere i let-tori di fronte al [...] modernità letteraria. Ma in questo caso, [...] si sarebbe ripre-sentato il solito problema: come [...] parte, quale storia mettere su carta, quali [...] volta perso quello, interno allo stesso fare [...] Per scrivere una storia della letteratura, [...] un semplice manuale scolasti-co, [...] una idea di storia. E quindi un manuale [...] con le difficoltà in cui, oggi, venuta [...] negli strumenti di analisi del presente, versano [...] di tipo storico che non siano di [...] annalistiche. Dietro alle argomentazioni di Ferroni [...] preoccupazione di definire una nozione di storia [...] stessa attività di storico [...]. Non mi sembra però che [...] portata a chia-rezza. Quando parla di un [...] guida, elenco del tele-fono, strada per ritrovare [...] parla di uno stru-mento didattico utile e [...] anche assumere una forma diversa da quella [...] storia. Questo, a meno di non [...] come una via di mezzo tra enciclopedia e vetrina, [...] so-stanzialmente ancorato a un rac-conto, e un racconto è [...] una interpretazione. [...] canto, quando insiste con [...] funzione testimoniale dei testi letterari e sui [...] che essi incarnano in [...] che nella [...] visione ha non pochi [...] Ferroni ten-de a trasferire alla storia della lette-ratura [...] le funzioni che so-no della letteratura. E ciò è troppo oneroso [...] onorifico per un manua-le. De Sanctis, beato lui, [...] di storia [...] e aveva ben chiaro quale [...] la funzione della [...] Storia. Ma già da molto [...] della cultura laica e risorgi-mentale come [...] ha capito che quelle [...] più pro-ponibili. Sulle cause [...] la diagnosi è ormai acquisi-ta. Mi meraviglia un [...] dunque, che tra le funzioni [...] una storia let-teraria scolastica Ferroni annoveri anche quella di [...] alla conservazione [...] e della coscienza nazionali. Mi chiedo se un [...] sia catalo-gabile come una sorta di [...] fuori tempo: in effetti, [...] in chiave [...] e difensiva, a quel [...] di nazione che per [...] rivesti-va un valore fondante e innovativo. Scrivere una storia nazionale [...] che vede tramontare la for-ma [...] è un atto quanto meno rivolto al passato. Ma [...] di quella contraddizione possono [...] persino motivazioni, fondate sui problemi culturali e [...] giusti-ficano [...] di consegnare alle nuove [...] del-la letteratura che abbia ancora un filo [...] che non si riduca cioè a pura [...] o a un surrogato dei testi. Grandi maestri come Auerbach [...] per quanto sospettosi o [...] confronti della storia lettera-ria, hanno indicato la [...] decenni. La strada è quella, [...] processi di integra-zione in atto, di una [...]. Sui quotidiani di questi [...] scrittori di debole spessore culturale discettano sulla [...] cemento culturale europeo. A [...] ci sono secoli di storia. [...] delle nazio-nalità getta nuova luce [...] ventaglio di tratti comuni che, [...] spazio e nel tempo, indivi-duano una tradizione letteraria eu-ropea, [...] occidentale, estesa da Omero ai giorni nostri. Anche solo [...] alle età moderne, un [...] Me-dioevo provenzale e francese pas-sasse [...] per [...] sino a tutto il Rinascimento [...] toccasse il Seicento francese e inglese, il [...] grande nar-rativa borghese tra Francia, Russia e Inghilterra [...] si aprisse alle esperienze [...] area occiden-tale dovrebbe sicuramente [...] nostra tradizione nazionale, ma porterebbe uno stu-dente [...] i momenti vi-tali e decisivi della cultura [...]. Condotta senza enfasi e [...] storia di que-sto tipo sarebbe in armonia [...] che si dedicasse ad in-segnare le lingue [...] aperta al nuovo e nello stes-so tempo [...] alle spalle tradizioni didattiche non del tutto [...]. Consapevole, soprattutto, che un [...] letterarie così composto in-segnerebbe a un giovane [...] il presente e a non essere del [...] il futuro. La madre di tutte [...] Quella di Francesco De Sanctis (1817-1883) è la [...] le letterature italiane, nonostante il giudizio negativo [...] Ga-briele [...] («scrive male» e la [...] in breve peri-re»). Composta tra il 1868 e [...] 1871, la [...] Storia della letteratura ita-liana è [...] nel-la Biblioteca della Plèiade [...] lire 110. [...] che si apre con un [...] di Giuseppe A. Borgese scritto nel 1905 [...] «La Critica», per passare attra-verso gli scritti di [...] Be-nedetto Croce, Antonio Gramsci, Gianfranco Contini, e [...] articolo di Giorgio Manga-nelli apparso [...] nel 1971. [...] apparato di note è [...] Niccolò Gallo, mentre due indici analitici chiudono il [...]. /// [...] /// Uomini e opere del [...] A [...] anni dalla prima edizione, Giuliano Manacorda propone [...] Storia della letteratura italiana contemporanea (Editori Riuniti, due [...]. Il volume riprende, [...] e [...] le sue due storie letterarie [...] dopoguer-ra, accostando al carattere [...] proprio di quelle ope-re anche [...] giudizio critico com-plessivo su [...] epoca. I ca-ratteri di questo [...] Novecento letterario sono delinea-ti non solo attraverso [...] dei grandi protagonisti e [...] culturali, ma andan-do ad indagare riviste minori [...] non primaria importanza, nella convinzione che anche [...] a fissare i caratteri della tradizione italiana. A esempio: esiste una [...] quella della caduta delle foglie? E chi [...] foglie che in au-tunno si staccano dai [...] Comunemente infatti si crede che la caduta [...] len-tezza, la lentezza per eccellenza: invece [...] una velocità inaudita nel [...] non pa-ragonabile alla goffaggine [...] gong, di Mi-ke Tyson; [...] anche la goffaggine di [...] una sorta di vincitore [...] dei suoi muscoli. Assolutamente ero [...] coi ragazzi: la velocità [...] cadono le foglie è ineguagliabi-le, neppure la [...] pugila-to possono competere. Così, idea fa idea, [...] di rintrac-ciare una minuscola antologia di poesia [...] nomi di Ungaretti, Cardarelli, [...] e Pascoli. Si sta come/ [...] sugli alberi/ le foglie. Raffaella com-mentava che la [...] è doppia e sor-prendente: «Perchè [...] deve immaginare, calcolare prima che accada. E si consuma [...] che le foglie si stacchino. È lì che si [...]. La velocità di-viene [...] la preca-rietà. /// [...] /// In «Autunno» di Vincenzo Car-darelli [...] non ci sono, ma è come se [...]. Quella [...] «lentezza indicibile» è la [...] è la foglia che ca-de più velocemente. Anche «I pastori» di [...] scendo-no veloci verso il mare. E [...] fiume silente» è un vorti-ce [...] velocità. Una specie di pi-sta da [...] estiva. E quando «sen-za mutamento è [...] ci si im-magina una tempesta di foglie. Un diluvio di foglie. In «Novem-bre» di Pascoli, [...] tornano direttamente nei versi e il loro [...] fragile». Poi: È [...] fredda, dei morti. A questo punto in Quinta C [...] siamo ricordati di Fabrizio De Chiara. Il pugile [...] morto domenica 17 novembre, [...] sul ring di Avenza. Il colpo fatale anche lui, [...] Tyson, [...] incassa-to [...] ripresa. Ma Fa-brizio, rispetto [...] non aveva nulla di goffo. Anzi, la [...] testa pelata era quella di [...] uccello. E il suo col-lo [...] spalle sembravano di-re no, no, sotto i [...] ganci [...]. La [...] pa-reva una danza infantile, im-provvisata, [...] far sorridere i compagni di giochi. E invece [...] per la «nobile arte» se [...] portato via. /// [...] /// Così: il pugile [...] De Chiara è morto con [...] velocità incredi-bile. Una velocità autunnale ep-però [...] delle foglie. Fabrizio se ne è [...] velocità della luce. Supe-riore a tutte le [...]. An-che a quelle poetiche. La [...] velocità è stata pari a [...]. [...] nocchiero del Purga-torio. E la [...] veloci-tà sarà imbattibile, quella dei [...]. A lui [...]. /// [...] /// A lui [...]. (0)
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