Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1964»--Id 988263381.

[...] scritta che è pòco [...] ieri, [...] 1964, ottantesimo compleanno [...] dello i scrittore ha [...] in un volume che Vanni Scheiwiller ha [...] mille copie numerate. Appare ora anche [...] per concessione [...] insieme con altri scritti inediti, [...] giorni fa dalle mani [...] a Firenze. Se ne stava al [...] giornale. [...] e mi guardò con [...] chiari, cosi vivi e acuti; mi tese [...] com'è solito fare, entrò subito nel vivo [...] che continuava un discorso interiore, un Alo [...]. Mi sedetti accanto a [...] di pietra. I discorsi furono più [...] politica, sulla letteratura e anche sul tempo, [...] impietoso, a Firenze, che è bravo chi [...] dagli assalti del malumore. ///
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Finché non gli ricordai [...] aprile. Jahier ebbe un sorriso [...] un semplice: « Già [...]. Si alzò, ed entrammo [...]. [...] 4 intitolato Con [...]. Ci sono i miei [...] francese, sulla [...] opera, i miei incontri [...] anche il mio dissenso dal suo cattolicesimo. In fondo al volume [...] che ora ti leggo. Si sedette, prese le [...] e cominciò a leggere, con voce forte [...] Ballata [...] più libero. Mi accorsi che vi [...] i temi della [...] opera, dal Gino Bianchì [...] Ragazzo [...] Con me e con gli Alpini. ///
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Mi guardò fisso facendo [...] la testa. Si ricorda quello scritto [...] Un uomo comune, dove si leggevano i primi [...] questa Ballata? Quel suo « piano » [...] « libera traversata della vi-; [...] come scrittore » non [...] tanto « illusorio ». Io, la libera traversata, [...]. La mia osservazione gli doveva [...] dato [...]. Disse: [...] con me, andiamo a cercare Pierino. Scendemmo giù per la [...] che porta al seminterrato. Non sapevo di chi [...] cosa si trattasse. Ma immaginai fosse lo [...] giorno addietro gli avevo chiesto per lettera. Entrammo nella [...] severa camera da letto, [...] frugò nel cassettone, ne [trasse [...] sue carte [...] cercò per un poco, poi [...] sfilò alcune e me le [porse, v [...] disse [...] questo. ///
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Oggi anche questo scritto [appare [...] in questa [...]. Jahier vi racconta il [...] Firenze dopo an-[ni di esilio e dì [...]. C'è [stata la guerra, il [...] [è stato abbattuto, il c vociano » che leggeva Dante ai [...] in un ufficio che [più [...] pensi più ti pare [...] praghese [...] [Kafka, con le sue [...] le le sue scrivanie [...] rivede le [...] e gli oggetti di un [...]. Quel grido: « [...]. Ora si può tornare [...] prendendo su per la vecchia Via I Larga, [...] lì andare a quel-! Non ha venduto poesia, [...]. Ecco ora, raccolti sotto il [...] titolo della [...] poe-[sia e gli scritti inediti. [...] titolo li riassume tutti, e [...] si addice a, un uomo e a uno scrittore [...] proprio perchè non si è piegato, proprio perché non [...] venduto poesìa, ha insegnato [...] lungo questi suoi fecondi [...] che, nonostante tutto, una libera [...] è possibile. ///
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[...] i [...] -i [...] Jahier Chi è salito più [...] alto? [...] Perchè io voglio scendere , [...] è salito. Servito a lungo [...] mi è mancato al [...] delle sue cento ruote r flagellate di [...] Allora [...] il lungo giorno lavorativo: sempre un cantuccio [...] fondo da fare stasera che domani può [...]. Allora scopersi: la mattina [...] idee calde serbate [...] che mi dà la [...]. Quando scopersi il riposo: [...] stanco si aprono i fiori proprio gli [...] incontro. Quando scopersi il motivo del [...] sicuro guadagno scarso ». Sanno che è altrove [...]. Non pagheranno quel che [...]. Quando scopersi un tesoro [...] luogo di abitudini polverose sempre sottomano la [...]. Quando scopersi il mio [...] la speranza di resistere cinque anni ancora [...] di resìstere ; cinque anni di nuovo. Quando scopersi il dolore: [...] del mare sempre un bordone tenuto 1 [...] lieto clangore. Se siamo miseri, se [...] . ///
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Rispecchierebbe, fatalmente, quello che amo [...]. O quello che mi [...]. Per me, almeno, [...] autoritratto valido di un [...] poesia. Dalla mia vita, la [...] a volte, staccata imperiosa; a volte, invece, [...] portato dentro, per anni, motivi incompiuti; a [...] taciuto. Ma sul mio silenzio, [...] coatto, del ventennio fascista ho fornito altrove [...]. ///
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E tutto a quel [...] familiare, cordiale e giovanile: e ritrovo la [...] salivo a due a due gli scalini [...] e consunta, verso la Nota di Presenza [...]. In un baleno sono [...] Sezione Commerciale, senza quasi avvertire lo sfarzo [...] scalinata ANNO X che [...] sostituita, e ravviso immediatamente [...] Applicato Frosini, autore del [...] e Ispettore, che mi attende sul pianerottolo. Ma non mi son [...] scordare [...] in Prova che ci [...] Dante [...] stanza " Avarie e Mancanze " ». [...] questa ». La finestra spalancata inquadra [...] cupolone mediceo. Ci girano ancora attorno [...] dai corvi predatori delle loro uova, che [...] di evasioni impossibili. [...] a quella finestra che [...] visita di Carlo Rosselli. Sono sempre allo stesso [...] scrivanie di , abeto giallastro, alla coppale, [...] Adriatica [...] coi tappetini [...] marrone, vana difesa dalle [...]. Dovevamo fare almeno « [...] al giorno di lettere ufficiali per raggiungere [...] a giustificazione della nostra esistenza: e [...] chi richie-, deva ai Controlli Lettere [...] Porto assolutamente inutili, tanto per far numero, [...] risposte ad interpellanze precedenti mai esistite. O [...] chiamare i dipendenti a « Conferire coi precedenti » alla mano. E illudersi così di [...]. Ne era venuto fuori [...] sbrigato il numero dei « pezzi », [...] pisolini e pornografie, finché quel vociano non [...] le sue letture dantesche, quel sistema per [...] allo spirito. Oggi, quel memore: « [...]. [...] / / [...] di Renzo [...] cominciarono a [...] labbro superiore i baffetti, e [...] gote e il mento a [...] di pelurie, costumavano i baffi, i mustacchi, le mosche [...] « onori del mento » dello stupido Ottocento, che [...] adolescenti ostentavano volentieri, come insegna di virilità matura, mentre [...] ragazze ostentavano, come insegna di femminilità matura, il ciuffo [...] peli alle ascelle. Io, invece, memore dei [...] subire, ragazzo, da parenti e affini, baci [...] stato costretto a fiutare ogni sorta di [...] stantii delle loro cucine, nonché vini. Trent'anni dopo, vennero a [...] glabre, modello del perfetto legionario, insegna obbligata [...] garanzia di patriottismo imperiale, mentre i baffuti [...] di sovversivismo ottocentesco. Ero stato un pioniere [...] quella romana rasatura antemarcia, ma [...] di quei medesimi ex [...] ai quali io avrei [...] baffi di Vittorio Emanuele, pur di [...] quelle devastate tane fetenti [...] le loro bocche, mi riportò [...]. E mi lasciai ricrescere [...]. Ci voleva il pessimo [...] rivoluzionari [...] che ci han vestiti [...] per ribellarsi a. Almeno le avessero adottate [...] dei montanari tirolesi, che le raccordano con [...] della medesima stoffa dei pantaloni. Ma i feudali tirolesi [...] con tutti i loro costumi dai borghesi [...] Bonaparte [...] volevano far tutto nuovo, [...] dalla Dea Ragione a [...] a incurvare precocemente le [...] sono a ben quattro o cinque paia [...] di frutto, per far piombare [...] tubi da stufa dei [...]. Nemmeno il ritorno alla [...] passanti, finalmente imposto dal buonsenso americano, ha [...] stupido conformismo alle bretelle perché, non si [...] imbecillità di sarti o [...] clienti, si è adottata [...] di mezzo, seguitando ad [...] o cinque paia di inutili bottoni da [...] passanti della cintura, a tutto beneficio delle [...]. E [...] delle magnifiche sorti e [...] imbecilli uomini né cinturati né [...]. ///
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E [...] delle magnifiche sorti e [...] imbecilli uomini né cinturati né [...].