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Prodi e i suoi [...] poi dedicati ad aspetti importanti del pro-gramma [...] governo, approvando disegni di leg-ge sul decentramento [...] amministrativa, sul riassetto fiscale, sulla riforma [...] pubblica, sulla formazione professionale, [...] lavoro, [...] e tanti altri ancora. Natu-ralmente questi disegni attendono [...] di un Parlamento ingorgato, [...]. E, nel caso siano [...] il passaggio attraverso la macchina amministrativa: i [...] il dovuto rilievo alle iniziative del governo, [...] i cittadini se ne accorgano dovrà passare [...]. In termini molto sintetici, questo [...] sembra un bilancio equanime [...] certo non trionfalistico [...] dei primi me-si [...] del governo e del Parlamento. Che cosa ci at-tende alla [...] Alla ripresa ci attende [...] nella buona so-stanza [...] la prova della legge finanziaria. [...] grande pro-blema di questa [...] riforme istituzionali, è infatti depotenziato [...] sulla bicamerale appena concluso: [...] i primi mesi dopo le ferie [...] fino almeno a Natale [...] a istruire i lavori e a presentare [...] dei vari gruppi, della maggio-ranza e della [...] di riforma che la commis-sione deve affrontare, [...] sul più spinoso tra di es-si, quello [...] governo. Ripercussioni fortemente negative sulla [...] e sul clima dei rap-porti tra governo [...] dovrebbero esserci: il momento caldo sarà la [...] dovendo la commissione concludere i suoi lavori [...] giugno di [...]. Per la legge Finanziaria il [...] caldo sarà invece [...] e il primo inverno di [...]. Salvo la baruffa sul [...] o 3 per cento di inflazione programmata, [...] è filato liscio. Ma un conto è approvare [...] sintetica [...] dire che ci saranno [...] miliardi di nuove en-trate e [...] miliardi di riduzioni di spese rispetto [...] prevedibile in base alla legislazione [...] un al-tro, e molto diverso, [...] specificare quali entrate saranno in-crementate e quali spese saranno [...] è [...] che si scate-nano gli interessi [...] e le diverse valutazioni dei gruppi politici. Sarà un passaggio [...] anche se il governo [...] manovra nel corso del [...] raggiungere quel fatidico rapporto del 3 per [...] e Pil che ci consentirebbe di pre-sentarci [...] alla verifica della primavera del 1998. [...] non posso entrare nel merito [...] difficoltà che il governo dovrà superare per tenere insieme [...] coalizione. La principale è però [...] di soste-gno [...] che il governo ha [...] e già sta discutendo con le parti [...] gran parte condivisibili e alcune di esse [...] immo-bilità del lavoro, di istruzione professionale, di [...] sociali, per citare le più note) sono [...] di [...] periodo. Quelle mirate al periodo breve [...] opere pubbliche, i patti territoriali, gli in-centivi [...] di categorie specifiche di lavoratori) [...] hanno però, e non possono avere, un sostegno finan-ziario [...] a contrastare le conseguenze [...] di un andamento [...] di un tasso di crescita [...] arriverà a malapena [...] per cento nel corso del [...] e [...] se tutto va bene [...] di poco supererà il 2 [...] cento nel [...]. Al più esse possono [...] parti-colare gravità, aree o categorie per le [...] è più intensa. Che cosa può il governo [...] ai sindacati in cambio della richiesta di [...] moderazione sala-riale? Che cosa può [...] in cambio di una ulteriore richie-sta [...] specie nel comparto pubblico [...] di flessibilità organiz-zativa e di [...] intensa, requisiti essenziali affinché la ri-forma della pubblica amministrazione [...] dare risultati tangibili? Certo, si può fare una legge [...] fortemente basata [...] diciamo così [...] sulla «speranza»: sulla speranza di [...] basati su recuperi di efficienza e non su tagli [...] di prestazioni. Ma nel mondo [...] e della finan-za tutto è [...] sulla credibilità: che cosa può rendere la speranza credibile? Il nostro paese sta tentando una sfida [...] quella di mostrare che un [...] di sinistra, che si basa [...] determinante del sindacato, può riuscire [...] una ma-novra finanziaria di straordinario rigore [...] una manovra im-posta dalle insensatezze [...] passato [...] in una fase economi-ca difficile. Difficile strutturalmente perché in [...] anche in quelli meglio governati, lo sviluppo [...]. Difficile [...] perché [...] in corso ed il prossimo [...] preannunciarsi come anni di crescita più modesta della media. Per la sinistra, per [...] cruciale vincere questa sfida: [...] vorrebbe dire [...] ragione [...] prevalente che, con [...] di queste forze politiche, [...] impossibile; che è impossi-bile coniugare rigore ed [...] sarebbe ancor peggio, che la sinistra e [...] rappresentano le istanze vere [...]. È per questo che [...] italia-ni che possono [...] vanno in vacanza [...] sarebbe opportuno che i [...] capi di tutti i partiti della maggioranza [...] Prodi e i suoi [...] tutti i tecnici che li possono aiutare, [...] un seminario permanente (in una località ame-na, [...] tirassero fuori una proposta credi-bile e condivisa. Traguardando al 2025 il [...] generazione che, nascendo oggi avrà allora [...] possiamo fare i conti [...] continuando il trend at-tuale, il decremento delle [...] della vita media, avranno sul piano economico [...] questa e per le [...] future. Stando alle previsioni, al [...] e i pensionati supereranno i lavoratori attivi [...] sul rapporto tra prodotto interno lordo e [...] di alcuni sistemi essenziali [...]. Per il professor Massimo [...] uno dei massimi demografi [...] potrebbero stare in una ripresa della natalità, [...] del lavoro, nella riorganizzazione [...] sanitario e scolastico. Stando a queste prime [...] allora [...] è a fare più [...]. Se si mantiene il trend [...] il fu-turo non sarà roseo. È una considerazione che tutti [...] fare. Una società che non [...] nella quale ogni generazione di genitori dà [...] figlio, è una società che tende a [...] il futuro rapporti sfa-vorevoli per le giovani [...]. Perchè si accentua di [...] di invecchia-mento e perchè la popolazione tende [...] ad ogni generazione che avrà un rapporto [...] uno (due ge-nitori, un figlio). Le soluzioni dipendono dalla [...] di ognuno. Se si ritiene che il [...] sia troppo popolato (sopratut-to quello sviluppato, [...] come [...] e che una [...] della popolazione in prospettiva sia [...] elemento di riequilibrio, allora questo può [...] accettabile purchè non si superino [...] limiti oltre i quali il feno-meno diventa patologico. Il punto è capire [...] italiana sta entrando in una si-tuazione di [...] o se ci sono possibilità di ripresa. Ci sono queste possibilità? Ci [...]. Ma nessuno può [...] e [...]. Il primo contraccolpo riguarda [...] prodotto interno lordo (pil) e incidenza dei [...]. Come si inter-viene se [...] solo in termini di [...] Le previsioni della Ragioneria [...] Stato, [...] al 2025, mostrerebbero un [...] pensioni sul Pil non travolgente, dal 12 [...] cento. Su questo piano non [...] di assoluta incoerenza delle tendenze de-mografiche con [...] trasferimenti pen-sionistici. Ma il sistema deve [...] adeguarsi alle tendenze demografiche. Se ci fosse un [...] di [...] cioè del numero degli [...] valere una sorta di [...] del [...] ad ogni anno di [...] dovrebbe corrispondere mezzo anno di aumento di [...]. Il sistema dovrebbe essere [...] consentire questo ag-giustamento. Non è detto che [...] della speran-za di vita corrisponda [...] qualità della salu-te degli anni guadagnati. Spunta allora il problema [...]. Come [...] Ed è un grosso problema. [...] della popolazione anziana tende [...] un aumento della domanda sanitaria in termini [...] assistenza e di servizi. Quello che non è [...] occi-dentali è se, ad ogni anno in [...] di vita corrisponda un proporzionale aumen-to degli [...] in buona salute. Se [...] è proporzionale il problema [...] se invece [...] di anni vissuti implicherà [...] che proporzio-nale degli anni di vita in [...] pre-caria, [...] comporterà un cari-co aggiuntivo [...]. I segnali sono contrastanti ed [...] che abbiamo davanti. Che dicono questi segnali? La [...] che [...] della popola-zione anziana implica [...] do-manda di cure ad alto livello tecnico [...] investimenti. [...] un aumento di malattie [...] com-portano cure molto costose con un [...] di costi più che [...] li-velli medi [...]. Vede, mentre i bambini [...] si risolvono in poco tempo, gli anziani [...] malattie degenerative a lungo decorso. Basta pensare, ad esempio, [...] del morbo di [...]. Si delinea una scenario che [...] sempre di più sui giovani e sulle generazioni future. Penso al carico dei [...] tratta-mento pensionistico. È ovvio che per [...] storia lavorativa di ogni singolo individuo avrà [...] di quanto non ne abbia avuta fino [...]. Sarà quindi importante che [...] nel mondo del lavoro più precoce-mente per [...] contributiva più lunga. Al di là di [...] problema è che i giovani europei ed [...] entrano tardi nella vita autonoma attiva. E tutto congiura perchè [...]. Non è solo questione [...] che offre poco lavoro, ma anche di [...] adagiato su tempi lunghi, lunghissimi. Un sistema universitario che [...] 7-8 anni [...] un sistema scolastico che [...] accelerare ma a ritardare i tempi. Poi una organizzazione e una [...] del lavoro che hanno con-tribuito a [...] un certo lavoro gio-vanile, dal [...] al lavoro estivo, dimi-nuendo le occasioni e [...] illegali e sommerse. Credo sia necessario rimettere [...] meccanismo che consenta ai giova-ni di entrare [...] vita atti-va. Stiamo andando verso un sistema [...] quale la garanzia del posto protetto sarà sempre minore [...] vista di una maggiore fles-sibilità. Ma questo, in fondo, [...] che i giovani vogliono fino ad una [...]. Vogliono sperimentare, provare, lasciarsi [...]. Senta professore, un tempo [...] nel nucleo familiare, ne era una au-torità [...] modo ne era la me-moria . Oggi è sempre più solo [...] ad un certo punto della [...] vità [...] come un black-out, la [...] esperienza, i suoi saperi, la [...] profes-sionalità non serve più. Come recuperare questo patrimonio? Intanto, [...] dicevo, occorre che ad ogni anno di [...] guadagnato corrisponda un mezzo anno in più [...]. Ma un altro elemento [...] flessibilità [...] dal mondo del lavoro. Credo che [...] della società vada in [...] entrerà più precocemen-te e flessibilmente [...] lavorativa e se ne [...] modo più graduato. Sarà un processo molto [...] molti decenni le società occidentali si sono [...] al pensionamento più precoce come ad un [...]. Purtroppo non è così. Dovremo adattarci ad una società [...] chiederà più impegno anche [...] avan-zata. Si conclude una fase ma [...] ne apre [...] in cui si naviga a [...]. È bene che le [...] vista perchè i problemi mutano rapidamente. Darsi delle regole immutabili diventa [...] palla al piede. Una società troppo rigida, [...] di entrata e uscita dal mon-do del [...] organizzazione, è una so-cietà che si adegua [...]. Il che non vuol [...] abolito un sistema di indispen-sabili garanzie. Ma le regole non [...]. Concludendo sembrano emergere tre [...] della natalità, la riorganizzazione [...] lavoro, e dei sistemi pensionistico, sanitario e [...]. È così? Il primo [...] elemento sono collegati. Se i comportamenti legati [...] ai livelli attuali, avremmo [...] problemi. Nelle scelte riproduttive [...] una componente ideale, individuale sulla [...] è bene non intervenire. Ma ce [...] anche una sociale, di contesto, [...] la quale si può fare molto. È ovvio che le [...] al pensiero di avere a carico un [...] o tre, che fino a [...] restano in fa-miglia. Darebbe quindi più fiducia [...] si creassero le condizioni per un loro [...] precoce ingresso [...] produttiva. [...] poi un problema di [...] un riequilibrio dei carichi fiscali e impositivi [...] famiglie con fi-gli. È un punto importante [...] sem-bra si cominci a riflettere seriamente. C [...] però, un terzo problema [...] mo-difica di assetti sociali che non hanno [...] collettività. [...] dei tempi di lavoro [...] di studio per i figli, i tempi [...] di vacanza. E poi una maggio-re simmetria [...] ruoli familiari. Tutte le inda-gini dimostrano [...] è penalizzata nella somma totale di tempo [...] famiglia e per il lavoro. Occorre riequilibrare i ruoli. E questo non si [...] ma può essere incoraggiato con tante singo-le [...] sociale. Nel 2025, il tempo [...] generazione che oggi nasce avrà [...] la popolazione anziana e [...] attiva. Con il professor Massimo [...] uno dei massimi demografi [...] le conseguenze sul piano [...]. Le vie [...] sono: ripresa della natalità, [...] carichi fiscali, maggiore flessibilità nel lavoro, riorganizza-zione [...] e scuola. RENZO CASSIGOLI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore [...] centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// Forlani, non ne rivelerò [...] salvo che per un aspetto. [...] ho invitato [...] segretario della [...] a riflettere pubblicamen-te sulla degenerazione [...] sistema di cui è stato parte. Forlani ha ri-mandato [...] ritenendo, credo di [...] dire, che non sia ancora [...] momento. Fine degli antefatti. Queste ri-sposte sono molto [...]. Ca-pisco che decenni interi [...] politico e di vita cauto, felpato, improntato [...] non si cancellano facil-mente. Capisco anche che lo choc [...] Tangentopoli [...] stato orribile. Passare, nel giro di [...] massimo del potere alla pub-blica gogna è [...] e umana, ripeto: psicolo-gica e umana, che [...] a coloro che il 25 luglio di [...] vennero travolti dal crollo del fascismo. Si rischia, [...] con insistenza a parla-re, a [...] dimenticando queste circostanze, di cadere in [...] giornalistica che spesso sentiamo di [...] rim-proverare ad altri, dimenticando noi stessi. È un aspetto importante [...] Andreotti, Forlani e gli altri leader della [...] sce-glieranno di continuare a [...] il giusto peso al trauma micidiale che [...] subito. Questa è la nostra [...]. Poi [...] la loro parte. I protagonisti della prima [...] che saran-no valutati dal comportamento che sceglieranno [...] non meno che da quello che tennero [...] potere. E saranno valutati non [...] oggi, ma dagli storici di domani. Rispondere [...] che gli vie-ne rivolto comporta [...] dei rischi. Rivelare in pubblico quei [...] finora si è sospettato svelando, quando fos-se, [...] passaggi, contraddice in pieno quello filoso-fia della [...] è stato probabilmente il connotato per eccellenza [...]. La rottura della regola [...] ecco il punto, i ri-schi sarebbero largamente [...] di novità. Una no-vità tale da [...] un investimento (politico) per il futuro. Un Andreotti, un Forlani, [...] pubblico quanto più si può dei loro [...] loro memoria, darebbero un contribu-to fondamentale al [...] a guardare la palude della transizione, per [...] ai giovani, fiducia nella politica. Se volessero [...] questo è il momento. Tra le tante insidie [...] paludoso, non ci sono quelle dello spirito [...] quelle della strumentalizzazione sul passato. Lo dicono [...] generale e lo stesso andamento [...] propaganda. Silvio Berlusco-ni ha dimostrato [...] fare campagna tentando di agitare contro [...] vecchi fanta-smi, serve a [...] ita-liani preferiscono guardare aventi piuttosto che indietro. Nel suo discorso [...] il presidente della Camera Luciano Violante [...] tracciato una linea netta rispetto al passato, [...] lontano, che nessuno, credo, avrà più la [...] convenienza di scavalcare. Abbiamo tutti biso-gno che [...] resti, ma [...] al contrasto, anche aspro, [...] delle idee. Se Andreotti e Forlani [...] ma se dovessero parlare, [...] rivestirebbero un ruolo politico altrimenti destinato a [...]. /// [...] /// Se Andreotti e Forlani [...] ma se dovessero parlare, [...] rivestirebbero un ruolo politico altrimenti destinato a [...]. (0)
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