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[...] si dice che il centro [...] con lei vince, che senza di lei perderebbe, [...] politiche un anno e mezzo [...] in Consiglio. [...] scorso [...] «Il giudizio sul governo Prodi [...] a essere positivo anche al Sud. [...] cambiato il vento. Prima la [...] credibilità era al lumicino, [...]. [...] a capire che insieme al [...] per [...] attenzione anche per il [...] grande questione e il [...]. /// [...] /// Il gradimento della città [...] è cresciuto. Avevamo rinunciato al [...] e [...]. Per il cambiamento vero [...]. [...] stati risultati visibili in centro, [...] in periferia. Il centro di Catania [...] poco per [...] ai catanesi poi piace [...] proiettarsi [...]. Ora è evi-dente che [...]. E or-mai per la gente [...] elezioni amministrative han-no [...] specificità. /// [...] /// [...] il Polo sarebbe forse ancora [...] vantaggio anche se di una manciata di secondi. Infine, [...] il peso del sindaco. I catanesi lo conoscono [...]. Ma lei [...] veramente cambiato in [...] «La mia giunta, ha [...] un re-cupero di orgoglio da parte dei [...]. Catania era allo stato [...] senza fiducia, piagnona. Oggi comincia a [...]. /// [...] /// Lei era senza maggioranza. [...] stato il [...] «Bisogna distinguere. Alcuni, Paolone in testa, [...] sfascio. La vera colpa di una [...] della destra -non tutta, devo dire [...] che non ha [...] a favore di Cata-nia. Quelli dello sfascio, per [...] piano regolatore e interporto. Avevamo accettato parte dei loro [...] e hanno fermato tutto per [...] dire che non [...] piano re-golatore. Perfino La Loggia e Miccichè [...]. Perché, alla fine, hanno deciso [...] «Credo che per alcuni sia [...] de-sistenza. [...] candidato comunque. Altri [...] la maggioranza per [...]. Ma credo che potremmo [...] a [...]. Passiamo [...] dei problemi, sin-daco. Il senso della legalità [...] ma siamo lontani [...]. Proprio stamattina mi dicevano [...] San Giorgio (un quartiere popola-re, [...] sono scesi in campo [...] inquietanti, inquinati e [...] alla ma-fia. Lo scontro, su questo, è [...] sarà duro. Nessuno deve [...] ferire Catania. [...] di proble-mi ho spiegato che [...] che talvolta è apparso come un mio protagonismo è [...] al fatto che [...]. Più a star lì [...] sbaglio e dove no che non ad [...] gol. Eppure la [...] gestire a Catania la [...] economica del Novecento. Sono entrati [...] in crisi Costanzo, Finocchiaro, Rendo [...] Graci più tutto [...] com-preso il suo commercio. Il tutto mentre dilagava [...] e meridionale. Abbiamo gestito senza un [...] con una grande capacità di tenuta democratica. Mi sono ficcato -e [...] detto che non me la faceva fare [...] le [...] a Roma, mi è [...] fare tavoli di me-diazione in Municipio. /// [...] /// Lei è considerato uno [...] del «partito dei sinda-ci». Sono un teorico del [...] purché si capi-sca di che si parla: [...] presentare alle elezioni. Diciamo che siamo una squadra. Negli altri paesi, nelle [...] dove si fa scuola di gover-no? Nelle [...] regioni. Non io [...] sindaci sono la nuova risorsa [...] paese. [...] quella dei sindaci, che solo [...] cominciamo ad agire. /// [...] /// [...] talvolta, di fiducia. Cosa chiedia-mo allo Stato? [...] viene meno [...] alla mafia [...]. /// [...] /// Terzo, un [...] e incentivazioni per lo sviluppo [...]. Il resto lo dobbiamo [...]. Ho intenzione di pas-sare [...] quattro anni in giro per il mondo [...] per Catania. A convin-cere americani, giapponesi, francesi [...] tedeschi a [...] a investire. La terribile iattura della di-soccupazione [...] può diventare una straordinaria risorsa capace di far risparmiare [...] investitori». /// [...] /// Per [...] ancora, lo dico io [...] contrario, abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali che [...] modo utile. La prospettiva, comunque, non [...] diversa. Lo sanno anche i più [...] che iniziano a recuperare [...] senso di [...]. /// [...] /// Se continuerà a drenare tutte [...] risorse, a [...] in un apparato burocratico inefficien-te, [...] tutto inutile. La Regione è il [...] della cultura del [...]. /// [...] /// Sullo sfondo, un primato: [...] verde [...]. Alle spalle, le ferite [...] di [...] Milano del [...] un sacco urbano devastante [...] produtti-vo. La giunta Bianco, erede [...] stata accusata [...] limitata al maquillage del [...] immagine, secondo la fi-losofia del tutto cambi [...] fermo, inventata pro-prio [...] a Catania dai vicerè [...]. Ed è vero che [...] state recupera-te e rianimate, [...] al fa-scino dei tempi [...] passeg-giavano discutendo di romanzi europei e letteratura Verga, Ca-puana [...] De Roberto e, ancora ne-gli anni Cinquanta, [...] Vitaliano Brancati. Ma ora [...] sco-perto che era strategia. Dal cen-tro, a macchia [...] la città è di-ventata un [...] e alla fine il grafico dei seicento miliardi spesi [...] una piccola linea accan-to a una torre da capogiro: [...] investito in centro; 95, in perife-ria. Bisogna aggiungere la drastica [...] della spazzatura dalle strade, acqua po-tabile, la [...] scuole quante nei 40 anni prece-denti, [...] in più di punti [...] risparmio, chissà perchè, di [...] a punto luce. Comple-tamento del primo blocco, [...] una delle più mo-derne città dello sport [...]. Raddoppio del verde urbano [...]. Recupero di chiesette, piazze [...]. Il tutto fatto senza [...] Con-siglio. In questo quadro il Polo, [...] un anno e mezzo fa si era [...] 60 per cento e fa-cendo cappotto in [...] i collegi di Camera e Se-nato, sembra [...] partita accontentandosi di schie-rare contro Bianco, [...]. /// [...] /// Il centrosinistra avrà la [...] Consiglio? Dopo la scesa in campo di Paolone [...] a sperare di [...] strappare. Paolone è arri-vato alle [...] che per la finezza della propria te-sta [...] usata come una mazza contro il nemico [...]. [...] aggredito a te-state in una [...] a Montecito-rio). Ha imposto una campagna elettorale [...] una virulenza e in-sulti al cui confronto il Ferrara [...] Mugello sembra una rassicurante stampa [...]. Paolone [...] è il segno di [...] dentro il Polo ma anche di un [...] de-stra catanese si rinnova [...] perde i voti del [...] Msi [...] piovono dal popolino e dagli ambienti del [...] resta inchiodata a lui non ha credibilità [...] forza espansiva. Di Paolone dice Tino Vittorio: [...] sanguigno e genero-so, mi [...] umano. Ma rappresenta il plebeismo. Parla male di Bianco perché [...] ha un progetto da [...]. [...] per esempio, i miei col-leghi [...] destra non lo voteranno. Ruspante [...] non lo tollerano. Rappresenta una destra [...] da Stato etico e dirigista. Per quelli come lui [...] Berlu-sconi [...] diavolo, parvenu arricchi-to ed ex socialista». Ma perché Paolone? A [...] agli alleati di An nel Polo, co-stretti a [...] si raccolgono solo imbarazzati silenzi. Perfino Clemente Mastella, di [...] Catania, sorvola e ammutolisce (e certo gli costa) [...] andare oltre un laconico: [...] noto eravamo recalcitranti. Co-munque -mette le mani [...]. Il professore Lupo riflette: «Ce [...] chiesti in molti perché hanno scelto Paolo-ne. Può sembrare una desistenza con Bianco. In realtà, [...] una bas-sa offerta di personale [...] più accentuata nel Polo dove la crisi è più [...]. La monocrazia [...] ha privato Forza Italia perfino [...] fisicità. Gli spez-zoni dei vecchi governi [...] co-stretti a [...]. Re-stano solo An e Paolone, [...] vecchio Msi che Paolone rappre-senta benissimo». Così, uno via [...] sono stati fatti fuori tutti [...] candidati diversi da Paolone che ha minacciato di candidarsi [...] sottraendo [...] candidato del Polo [...] duro di An (prima vittima, Um-berto [...] medico, [...] di [...] gran consi-gliere sul lifting di Berlusconi). Un atto di guerra, [...] Paolo-ne, che i suoi alleati gli hanno re-stituito [...] elettorale regionale una norma che impedisce al [...] entrare in Consi-glio comunale. Una specie di emendamento [...] per [...] fuori anche da consigliere comunale. E lui? Impossibile [...] fermo per il tempo di [...] intera intervi-sta. Dà al cronista improbabili [...] che poi stacca impietosamente. Batte quartieri popolari e [...] distruzione sistematica dei risultati della giunta Bianco. Spessissimo la [...] propaganda passa dalla polemica politica [...] ingiurie verso il sindaco: [...] da un metro e mezzo», [...] sprezzante. Il vostro cronista lo incrocia [...] una saletta [...]. Tema ufficiale: [...] metropolitana di Catania» argo-mento non [...] per presentare un volto moderno e dinamico. E quando Paolone prende [...] tempo vola indietro: «Rileggo sempre -dice torrentizio -Von Clausewitz. [...] il mio autore di guerra [...]. Lui dice che la [...] continuazione della guerra. Ha ragione, noi la politica [...] così. Vo-gliamo vincere per inondare [...] Catania. Loro sono [...]. Il 60/70 per cento [...] dalla giunta le avevano progettate e finanziate [...] prima», e giù -irripetibile -contro Biano e [...]. E ancora: «Siamo in [...]. E la guerra si [...]. Noi dobbiamo [...] altrimenti loro si vendicheran-no». Dopodomani Catania voterà. La città -tra gli [...] quello di avere espresso un mini-stro donna, Anna Finocchiaro, [...] dirige il più europeo ministe-ro del governo, [...] opportunità. Il voto deciderà an-che [...] o la rinuncia di Catania [...]. /// [...] /// Il voto deciderà an-che [...] o la rinuncia di Catania [...]. (0)
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