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Successivamente abbiamo trattato alcuni [...] alla base dei principali problemi della fisica [...]. [...] chiaro che in questo [...] la nostra rubrica potrebbe continuare [...]. Ma questo non è [...] ci siamo proposti [...] cioè quello di dare [...] e al tempo stesso elementari. Questa volta, avviandoci ormai [...] nostra rubrica, vogliamo parlare di una costante [...] tante volte in articoli scientifici, sentiamo parlare. Questa costante si denota [...] « c » e con essa si [...] velocità della luce nel vuoto. Innanzitutto vediamo di precisare [...] quando si dice « velòci-tà della luce». [...] noto che se assistiamo di [...] ad un temporale che avviene [...] due persone si pongono di [...] ad una certa distanza [...] entrambe tengono una lanterna coperta. Ad un certo punto una [...] la pròpria lanterna. Quando [...] vede la luce scopre a [...] volta la lanterna. Se la prima persona [...] della lanterna del compagno nello stesso istante [...] scoperto la propria evidentemente vuol dire che [...] ha impiegato alcun intervallo di tempo a [...] che separa le due persone. Se, viceversa, vi è [...] tra [...] in cui la prima [...] la propria lanterna e quello in cui [...] luce del compagno, questo intervallo di tempo [...] che la luce impiega a percorrere lo [...] due persone. [...] condotta da Galileo sembrò [...] la luce si propaga con velocità infinita. Restava, però, [...] ipotesi: quella cioè che [...] propagazione della luce fosse così e-levata da [...] in rilievo solo se i due punti [...] origina un fenomeno luminoso e quello dove [...] fossero stati [...] noi, ogni qual volta [...] dopo un certo intervallo di tempo, sentiamo [...] tuono. In effetti, nella zona [...] svolge il temporale, il lampo e il [...] il fatto che noi vediamo prima il [...] sentiamo il tuono significa che la luce [...] hanno velocità di propagazione diverse e, quindi, [...] a giungere a noi. La velocità con cui [...] suono (attorno ai 330 metri al secondo) [...] con facilità, ed uno [...] essere proprio quello [...] nota che sia la [...] colpita dal temporale [...] di misurare il tempo [...] di un lampo e [...] ne segue. Così facendo però, supponiamo [...] della luce sia i-stantanea, cioè che la [...] non impieghi alcun tempo a percorrere lo [...] separa dalla zona del temporale. Ciò può essere accettato [...] nostro esempio; ma in teoria no, perchè [...] propaga con una velocità che se pure [...] infinita (solo se così fosse si avrebbe [...] di un fenomeno luminoso e la [...] osservazione a qualsiasi distanza). Per parecchio tempo, tuttavia, [...] velocità di propagazione, fu [...] che la luce fosse qualche cosa che [...] nello spazio o per lo meno che [...] velocità infinita. Il grande Galileo stesso [...] problema e per primo tentò esperienze che [...]. [...] di [...] dà lui eseguita era pressappoco [...] a [...] distanza. [...] quanto riuscì a stabilire [...] tardi [...] olandese [...] il quale per il [...] velocità della luce trovando un valore assai [...] fornito da più precise determinazioni compiute da [...] si aggira sui 300. La misurazione di [...] concludere [...] diremo brevemente [...] di [...]. Egli notò che il [...] satelliti di Giove penetra nel cono d'ombra [...] quindi, diventa per noi invisibile) in media [...] e 29 secondi. Notò pure, però, che [...] due successivi occultamenti del satellite di Giove [...] più lungo se le osservazioni si fanno [...] anno in cui la Terra si allontana [...] Giove. Il, [...] mise giustamente in relazione [...] tempo con il fatto che, quando la Terra [...] da Giove, la luce inviata dal satellite [...] distanza maggiore che non nel caso opposto. Eseguite accurate misure delle [...] di tempo nei due casi, essendo nota [...] dalla luce, il [...] misurò la velocità con [...] si propaga. IL [...] righe che seguono danno [...] dei vari prodotti che si ricavano globalmente [...] produzione mondiale di petrolio. Benzine per motori a scoppio [...] petrolio da illuminazione [...] nafte per diesel [...] nafte per combustione [...] olii lubrificanti [...] cere di paraffina [...] coke di petrolio [...] asfalto [...] olio [...] gas (idrocarburi, elio, azoto, ecc. Queste, però, sono le [...] a tutta la produzione, ma qualora si [...] le percentuali dei singoli prodotti ad esempio [...] di Baku, della California, della Romania, si [...] benzine [...] il prodotto più richiesto [...] costituiscono una frazione molto esigua. Ecco quindi, la necessità [...] meccanismo [...] del cracking per [...] indirizzare verso [...] delle frazioni localmente meno [...] differentemente costituite nei vari petroli, a dare [...]. Una regola generale è [...] specie di [...] tanto meno stabili al [...] sono grosse e complicate. Altra regola è che [...] sensibilmente [...] stabilità delle molecole grandi. Si possono costruire delle [...] la stabilità di ogni idrocarburo alle varie [...]. Vedremo più sotto [...] pratica di ciò. Così ad esempio a [...] decomporsi gli idrocarburi a catena molto lunga [...] cominciano a decomporsi anche [...] sono ancora stabili il [...] più oltre si ha decomposizione di tutti [...] indistintamente con formazione di idrogeno e carbonio [...] grafite. Questo significa che oltre [...] di temperatura i legami chimici fra atomi [...] di idrogeno non sono più stabili. Che cosa vuol dire [...] Vuol dire che la molecola si scinde [...] piccole, perde dei pezzi, per così dire. Vediamo cosa succede quando si [...] normale costituente delle benzine. Dai prodotti che vengono [...] che avvengano [...] tre [...] ragione per la quale [...] tre reazioni precedenti. In effetti noi scriviamo [...]. A questa conclusione si è [...] grazie anche [...] che, ad esempio [...] si può ottenere anche [...]. Ovviamente c'è stata una [...] della catena di atomi di carbonio iniziale. [...] delle catene con ottenimento [...] po' più pesanti costituisce i vari processi [...] reforming », « alchilazione », di « [...] «a-romatizzazione ». Questi processi differiscono solo [...] partenza e di arrivo, ma hanno tutti [...] produrre buone benzine da idrocarburi gasosi. La conoscenza teorica dei [...] di cracking e analoghe ha permesso di [...] che forniscono prodotti con le caratteristiche desiderate. /// [...] /// Il « radicale », [...] in un primo tempo [...] che è chimicamente molto attivo [...] quindi, reagisce facilmente [...] si lega ad una molecola [...] etano ancora integra per formare una molecola di butano [...] un atomo di idrogeno. I due atomi di [...] liberano nelle due reazioni si legano, quindi, [...] formare una molecola di idrogeno. Qualora si abbiano idrocarburi [...] come abbiamo visto altrove, sono nocivi ai [...] un meccanismo di reazione analogo, cioè si [...] che tendono ad acquistare idrogeno per [...] luogo ad idrocarburi saturi [...]. La formazione intermedia di [...] in queste reazioni è stata studiata con [...] ingegnoso: a tal uopo si facevano passare, [...] dei vapori di [...] (un composto contenente un [...] per otto atomi di carbonio e venti [...] ad un tubo di vetro scaldato alla [...]. Nel tubo scaldato le molecole [...] si [...] -Vi [...] 6 [...]. Spiegare il -meccanismo di [...] è facile. Per mezzo di esperienze [...] è riusciti a capire che la molecola [...] dapprima si rompe formando un « radicale [...] molecola con le valenze non sistemate, e [...] che può poi trasformarsi in vari modi. Questa [...] in « radicali » etili. [...] e piombo che si depositano [...] pareti del tubo dove la temperatura è abbastanza bassa [...] al difuori della zona scaldata) formando una macchia. Dopo i vapori di [...] passare i vapori di un altro idrocarburo, [...] vuol constatare la formazione di « radicali [...] quanto si sposta la macchia di piombo [...] del tubo di [...] si può misurare la [...] in esame. PIANTE [...] la classificazione delle piante [...] la classificazione degli altri gruppi vegetali, grande [...] caratteri degli organi riproduttori. Una prima distinzione divide, [...] a seconda che le foglie carpellari formino [...] i quali si trovano gli ovuli, oppure [...] squame portanti alla loro [...]. I due grandi gruppi sono [...] quelli delle « Angiosper-me» (in greco « [...] vaso), e delle « Gimnosper-me» [...] nudo). In questo caso gli [...] seguito alla fecondazione, si trasformano in semi, [...] scoperto, non rivestiti dai tessuti derivanti [...] cioè non contenuti in [...]. Si tratta evidentemente di [...] primitività. Le conifere Gimnosperme comprendono [...] avuto grande diffusione in epoche geologiche passate, [...] o in parte estinte, e note solo [...]. Esistono foreste molto vaste di [...] Eurasia, [...] A-merica settentrionale; lungo le coste Mediterranee è diffuso il pino; [...] e [...] il cedro; [...] meridionale [...]. Le foreste di conifere [...] dai furiosi venti che provengono dal mare; [...] il terreno contro i rovesci temporaleschi, [...] con le loro radici [...] trattengono la neve costituendo la migliore difesa [...] le piene, le frane, le valanghe, ecc. Di [...] deriva la opportunità di [...] e di sostituire sempre con nuove piantine [...] e la necessità di rimboschire le zone [...] avvenne nel secolo scorso in Italia, furono [...]. Le conifere sono molto [...] sistemazione di giardini e parchi: così il [...] Mediterraneo orientale forma le caratteristiche alberate, il [...] fondamentale di molti paesaggi costieri; il maestoso [...] il tasso sono molto diffusi. Figura a sinistra: Larice: [...] fiori maschili e femminili; b) scaglietta con [...] c) pigna; d) i due semi alati. Figura a destra: Pino [...] con i fiori; b) fiore maschile con [...] con i due semi; d) pigna; e) [...]. La classe delle Conifere [...] ancora ricca di forme viventi. Le infiorescenze normalmente distinte [...] maschili sono formate di squame, generalmente avvolte [...] ad un asse a formare dei coni. Nei fiori maschili le [...] sacche polliniche, nei fiori femminili gli ovuli, [...] ovari chiusi, ma appoggiati sulla loro superficie. La consistenza delle squame [...] carnosa inizialmente, diventa poi [...] o legnosa dopo la [...]. Si tratta di piante [...] ramificazione monopodiale, spesso assai regolare, nella quale [...] articolano lateralmente ramificazioni principali che non raggiungono [...] del tronco e dalle cui gemme laterali [...] rami di secondo ordine e così via, [...] alberi un aspetto caratteristico. Sebbene comprendano un numero limitato [...] generi, le Conifere assumono una grande importanza nel paesaggio [...] di molte regioni terrestri, coprendo vaste [...] in cui a volte sono [...] sole essenze arboree, a volte sono miste a latifoglie [...] largo). Preferiscono in genere le [...] fredde; nelle zone tropicali sono [...] Giappone [...] del giardinaggio ha ottenuto [...] fra cui quelle nane, per mezzo di [...] come mutilazioni ripetute e penuria di alimento. Impiego [...] e [...] forme forniscono legno [...] apprezzato non solo per la [...] quantità disponibile, ma anche per le sue caratteristiche. Buono il legno di [...] resistente, ma facilmente tarmato; il legno di [...] ma indurisce se rimane [...] contatto con l'acqua; [...] rosso e [...] bianco sono ricercati per [...] pasta di legno per le industrie della [...] per le caratteristiche di buoni conduttori e [...] servono per la fabbricazione di strumenti musicali. Il legno del cembro [...] lavori di intaglio (statuette della Val Gardena); [...] si serve di legno di ginepro, usato [...] bariletti perchè poco attaccato dai tarli. Alcune varietà americane danno [...] con il nome di [...] e di [...] usati per la costruzione [...] mobili, ecc. /// [...] /// Alcune varietà americane danno [...] con il nome di [...] e di [...] usati per la costruzione [...] mobili, ecc. (0)
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