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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 972626314.

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Monumenti splendidi, simboli di [...] cui i mortali vivevano insieme ad una [...] Le divinità della [...] accanto, Palmira, la grande [...] cinerario, museo di Palmira. Foto piccola; divinità arcaiche, [...] Aleppo. ///
[...] ///
Sto passeggiando fra le [...] Palmira. Di quel mondo Palmira [...] esiti più sublimi e più tardivi: un [...]. Ma cos'è che ab-. Ai limiti [...] romano, accolse influenze greche, ara-maiche, [...] in una sintesi . [...] la dea Athena era considerata [...] tempo stesso Aliai, la seducente dea venerata dagli arabi, [...] che subentrasse [...] Allah: [...] Apollo era detto anche [...] dio [...] della saggezza: e [...] Zeus faceva tutt'uno con il [...] Bel. Intanto, dai loro sepolcri, [...] ci fissano con . [...] in effetti, erano tutte le [...] del mondo e del [...] a rivelarsi più che mai [...]. E se noi vediamo [...] la figura di un devoto fianco a [...] Sole, è perchè uomini, antenati e dei [...] allora in una condizione di vicinanza, di [...] noi risulta inconcepibile. Ma se una simile [...] fra divini e mortali ci risulta a Palmira [...] non bisogna dimenticare che si tratta di [...] a tutto il mondo antico, e prima [...]. E forse niente come [...] Siria ci può far capire, sentire cosa [...] per [...] vivere in compagnia di [...] dei. Parlo della Siria, , [...] da ben oltre il 3000 [...]. Cosi, se Palmira si [...] del mondo antico, le vicine città di [...] e Mari costituiscono di [...] la prima splendida aurora. Ben tremila anni separano Palmira [...] e Mari, eppure vagando [...] archeologici e i musei della Siria ci [...] di quanto simile a se stesso fosse [...] il mondo antico, mentre un abisso drammatico [...] Palmira dai primi monumenti cristiani e islamici [...] decennio, qualche secolo suc-, [...] alla scomparsa della città. Che cosa dunque si [...] fra il 300 e il 400 d. È questa una scena sacra [...] fecondazione della terra, il [...]. Che cosa ci fa [...] simile [...] zione, tutta protesa a [...] soprannaturale del nostro mondo naturale? [...] ;Esaminando questo genere di [...] vediamo magari una dea tutelare accompagnare dolcemente [...] al cospetto di una divinità maggiore -come [...] sculture dei demoni che si supponeva aleggiassero [...] qua e [...] -aquile dalla testa leonina, [...] col volto [...] si rende conto che [...] il mondo «vibrava», percorso da [...] una vitalità che in [...] più ritrovato: la divinità infatti -più che [...] cieli -emergeva da dentro il nostro mondo, [...] albergava nei monti e nelle bestie. E le cose quindi, [...] quali oggetti inanimati, sembravano vive, parlanti: ospitavano [...] una presenza sacra che si era sempre [...] «vedere»; cosi come si era sicuri di [...] o poi l'aquila leonina o [...] dal momento che si [...] «ronzare» per la loro invisibile vicinanza. Nel momento in cui [...] un unico Dio avesse [...] tulio il móndo, di [...]. Non più possesso e [...] le cose si ponevano dunque a [...] tale disposizione di un [...] quanto creato a immagine e somiglianza di Dio [...] per procura della [...] intera. Prima di dissodare un [...] una dimora, non era più necessario chiedere [...] dei del luogo, e il «dialogo sacro» [...] le bestie e le piante [...] cosi per sempre. Il primo (custodito nel [...] oggi [...] ci mostra un Orfeo [...] mentre suona la lira comodamente seduto a [...] un pubblico di sole bestie: [...] a lui, animali feroci, [...] ascoltano estasiati, rapiti da un canto sublime [...] diffonde sulla terra, dona [...]. Concepito secondo il medesimo impianto [...] anche il [...] mosaico, (al museo di [...] mea) raffigura [...] . Ma [...] , tutto tace. Fermo su un trono, [...] sacro aperto, Ada-. ///
[...] ///
Ma nei due altari [...] -che ricordano ancora le [...] uso a [...] tremila anni prima -il [...] più e le figure di animali sono [...]. Cosi, [...] cristiano avvicinava [...] a Dio. Non occorreva più nutrire col [...] la Madre Terra, cosi come erano [...] dei passionali e, gaudenti, che [...] del capretto [...] arrosto. [...] sentiremmo portati a credere di [...]. In ogni caso non [...] che il mondo antico fosse più felice, [...] crudele del nostro. E tuttavia a me viene [...] che [...] della natura dal mondo divino [...] una tragedia; o perlomeno si [...] rivelando oggi una tragedia. Non più trattenuto dal [...] cose di questo mondo siano animate, abitate [...] proprio dio minuscolo, [...] si è sentito in [...] disporre del mondo senza freno alcuno. La devastazione ambientale e [...] delle nostre città, dipendono anche dal fatto [...] possibile amare, rispettare il mondo se lo [...] oggetto inanimato, alla mercè dei nostri intenti. Cosi come si finisce [...] patria in cui si vive, se non [...] in essa la presenza arcana di una Madre Terra. Ma tornare al mondo [...] può. E questa è appunto [...]. [...] servizio della cronaca [...] C'è stato un tempo [...] scrittura narrativa e le pagine dei giornali [...] voci. Autori come Dickens, o Victor Hugo [...] ma più tardi, Simenon) affidavano il proprio [...] di un quotidiano, alla scrittura veloce destinata [...] più di ventiquattro ore. Questo accadeva soprattutto nel [...] della città industriale moderna. [...] narrativa accettò di sporcarsi [...] delle rotative e con gli inevitabili refusi. Soprattutto fu [...] lo scambio fra letteratura e [...] nera. Dostoevskij, per esempio, era [...] delle pagine di nera del quotidiano cittadino, [...] spunto per la storia di almeno uno [...]. ///
[...] ///
Da questo contesto uscirono [...] un mondo incapace di illudere in-; [...] alla bruttezza e [...] senza scampo lealista, pieno [...]. Figlio di questo mondo [...] insieme tragico, in cui la vecchia divisione [...] aveva più senso, fu [...] di cui 6 uscito [...] volume Tre casi raccapriccianti e un autopsia (Theo-ria, [...]. Già la biografia di [...] nella densa introduzione di Ottavio Fatica, ò [...]. Nato nel 1850 [...] greca di [...] in tenera età [...] si spostò a Dublino presso [...] zia paterna, che lo mantenne agli studi. Arrivato a vent'anni però, [...] lo invitò gentilmente a togliere il disturbo [...] non trovò niente di meglio che [...] negli Stati Uniti, e [...] Cincinnati, Ohio, dove viveva un lontano conoscente della [...] nemmeno incontrato da [...]. Immigrati tedeschi, irlandesi, inglesi, [...] ebreo, e una colonia di negri [...] fuggiti , dal Kentucky [...] civile. Dormi per mesi in [...] uno scatolone, [...] un libro i reportage [...] Racconti crudi, senza digressioni [...] stile del giornalista Un tempo i grandi [...] cimentavano sui quotidiani SANDRO [...] quando capitava e ciò [...]. Per lenire i morsi [...] procurava delle dosi di oppio che lo [...]. Finché un giorno incontrò [...] Henry [...] il primo padre . Tipografo, [...] insegnò il suo mestiere [...] lasciò dormire nel retrobottega fra i trucioli [...] in seguito lo aiutò a trovare altri [...]. Prima come [...] di bozze, poi come scribacchino [...] un settimanale dove il giovane scriveva senza [...] e infine, nel 1874. Orario di [...] voro: [...] del pomeriggio [...] del giorno dopo, sette giorni [...] sette. Paga: dieci dollari alla [...]. E mentre affinava il [...] traduzioni molto apprezzate dal francese, approfondi le [...]. [...] fantasia creativa era attratta in [...] proprio dagli aspetti più neri [...] umana, di [...] e di [...] dagli ambienti più [...] laidi della società. Suo autore preferito era, [...] Edgar Allan Poe, per il quale provava [...] propria venerazione, a tal punto che Henry [...] lo chiamava «the [...] il corvo. [...] che [...] scrisse per [...] il 9 novembre 1874, [...] Una cremazione violenta, fece scalpore [...] l'autore, nel riportare fedelmente lo svolgimento dei fatti, si [...] in particolare sulla [...] e del cadavere. Un omicidio tanto atroce [...] e disgustata dai rivoltanti [...]. C'è [...] continua, nella scrittura di [...] per le ambientazioni forti [...] particolari più «rivoltanti» (aggettivo che l'autore usa [...] dissociarsi dalla [...] penna e preparare il [...] seguirà). [...] esasperata, il continuo avvertire [...] atrocità di cui sta per venire a [...]. Perché [...] di restare sempre legato al [...] concreto senza mai tentare digressioni, la volontà (da vero [...] di farsi occhio del lettore costringe [...] a una scrittura essenziale, a [...] mai dal fatto c. E proprio [...] paradossalmente, carica i suoi articoli [...] una violenza espressiva e descrittiva davvero inquietante. Per carità, gli ; [...] sono gli ingredienti soliti [...] genere: il [...]. Tutti requisiti di un [...] che dalla tragedia greca hanno attraversato per [...] della letteratura occidentale. Eppure, la consapevolezza che [...] sia [...] avvenuto, e in quel [...] riflesso la forza del testo. C'è un racconto, il [...] in cui [...] descrive la doppia esecuzione [...] omicida a causa dello spezzamento della corda. [...] esaltato dello scrittore si [...] il quale, dopo il primo tentativo di [...] per terra, con la testa incappucciata, stordito, [...] il terrore che lo morde, arrivato cosi [...] da non sperare di [...] ancora vivo, e [...] nello stesso tempo [...] tormentato dalla vita, capace [...] giro di pochi minuti di nuovo la [...]. È un racconto che [...] portare nelle scuole, con lo sguardo cosi [...] di [...]. La perfida della [...] scrittura è lo strumento migliore [...] far capire quale atrocità sia capace di vestire la [...]. ///
[...] ///
La perfida della [...] scrittura è lo strumento migliore [...] far capire quale atrocità sia capace di vestire la [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(215)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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