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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1981»--Id 951137204.

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Domenica 15 novembre [...] E [...]. Se non trovassimo In [...] ancora Inquietante non metterebbe conto di [...]. VI è in lui [...] condizionato dal tempo che fu suo, ed [...] perché Hegel del suo tempo ebbe coscienza [...] In evoluzione (fino a un certo punto). Una coscienza epocale dunque, [...]. In definitiva [...] è accettata: niente di [...] fu per lui che [...] e [...] del reale, se colto [...]. Esso è sempre abbastanza ricco [...] non dover cercare altrove (in un [...] e la [...] età gli appariva la più [...] ricca che [...] avesse mai vissuto. Questo significò accettare la [...] nelle sue punte estreme (giacobinismo, terrore) e [...] successivi, napoleonici e [...]. Alla filosofia (in Germania) toccava [...] in piena autocoscienza razionale. Hegel, almeno nella [...] maturità, è un pensatore [...] non smentisce la rivoluzione ma che non [...]. La storia poteva ormai [...] normali. La «libertà di tutti» [...] garantita [...] nel nuovo Stato borghese, [...] modello in grado di superare gli egoismi [...] civile, senza [...] la creatività produttiva. La storia è storia di [...] libertà «in progress», realizzazione sia pur faticosa [...] razionale. Quando Hegel, prima di [...] con la rivoluzione parigina di luglio (1830), [...] ne fu turbato. La [...] visione del futuro sembrava incrinarsi. Non era tuttavia una visione [...]. Hegel intravide in certa [...] moderni delle classi (industrialismo, pauperismo, ecc. Vi sono popoli che [...] progressi dello spirito (libertà), la storia è [...] corsa a staffetta, ma per fare storia [...] diventare Stato. E gli stati sono [...] guerra (almeno potenziale) fra loro, anche se Hegel [...] nel -mondo moderno guerre totalmente distruttive. Comunque egli non preconizza una [...] unificata anche [...] (governo universale) e divenuta pacifica, [...] Kant. La fiaccola dello sviluppo [...] Oriente a Occidente: ora tocca alla Germania, domani [...] Stati Uniti [...]. Ma vi sono popoli [...] storia (ripetitivi, che non si svolgono), come [...] negri [...] o comunque quelli che [...] avanzare. È almeno implicito in Hegel [...] se essi verranno assoggettati, ciò sarà giusto, secondo la [...] storica, secondo il [...] o fine immanente che essa [...]. Hegel sembra giustificare preventivamente [...] del mondo borghese. Comunque egli ebbe fortissimo [...] dialettica dei popoli, degli stati, delle potenze, [...] lezione è in qualche [...] nei tempi duri che stiamo vivendo. LA PROPRIA epoca è [...] Hegel [...] solo accettata e interpretata, ma sublimata. Non è una tappa qualunque [...] storia. E quella della pienezza [...] sé stessa, mediante la filosofìa (cioè Hegel). Si sono prodotte finalmente [...] cui la ragione può rendersi conto di [...] che governa 11 mondo, attraverso una necessità [...] le accidentalità fìsiche e storiche e-sperite dagli [...] faticoso che li ha condotti sin [...]. Ragione dunque come [...] e. Essa è tale per [...] reale, e la esperienza di esso, si [...] residui nel pensiero concettuale controllato dalle articolate [...] della logica», secondo un loro sviluppo immanente, [...] «metodo assoluto del conoscere e, insieme, anima [...]. Così che Hegel si [...] alquanto sacrilegamente, che la loro esposizione è [...] Dio. Ma ciò è possibile [...] è dialettica, ha in sé la forza [...] («omnia [...] est [...] aveva già detto Spinoza), [...] In [...] le determinazioni delle cose dinamicamente considerate, cioè [...] lóro differenze e opposizioni, la molla segreta [...]. Questo è lo scandalo [...] stile [...] anche se la ragione [...] Hegel a Berlino nel suo studio, [...] nel Fera della scienza: [...] fondo da cui si originano, al di [...] rigidi fissati dal subordinato intelletto, le riconcilia [...] proprio mediare concettuale, ove ogni immediatezza è [...]. E DI TUTTO questo [...] attraverso il loro agire e sapere, sono [...] da ultimo, anche i . La loro soggettività individuale deve [...] dunque costituita in modo tale da [...] plausibile ciò. Essa sbocca in autodeterminazione, [...] concreta soltanto dentro le regole della interdipendenza [...] leggi dello Stato. Non è questo il [...] accessibile all' uomo, perché al di sopra [...] assoluto» (arte, religione, filosofia). Ma lo «spirito assoluto» non [...] per conto proprio. Esso cammina sulle gambe [...] e dello «spirito oggettivo» (diritto, moralità, famiglia, [...] Stato) in cui il primo confluisce e [...] si sostanzia. Lo «spirito assoluto» è [...] zoppicante, perché di queste due gambe una, [...] appare assai solida (siamo ancora obbligati a [...] hegeliana della società e dello Stato), mentre [...] soggettivo», è. Non poteva essere altrimenti, [...] Freud. Ma questo è un [...] anche in Marx; benché e-gli abbia il [...] pretendere di padroneggiare [...]. Si capisce allora come [...] pensatore isolato [...] individuale, [...] e del «privato», metta in [...] Hegel come il «professor [...] che [...] di una cattedra statale enuncia [...] verità universale. Per [...] la dialettica è pura [...] di vita [...] che solo la fede [...] singolo può risolvere paradossalmente. Altri [...] come Nietzsche, sopravverranno, [...] anche alla fede e sottolineanti [...] tragico [...] moderno. Marx invece, al culmine [...] dichiara scolaro del grande filosofo, pur senza [...] che gli aveva fatto In anni più [...]. Perché della dialettica egli [...] elemento negativo (quello che anche per Hegel [...] non il lato conciliante che giustifica [...] quale è, [...]. La dialettica appare così [...] critica e rivoluzionaria, perché di ogni cosa [...] luce 11 lato transeunte, dice Marx. SI PUÒ considerare [...] Hegel assorbito o dissolto [...] : posteriore, benché antitetica come negli esempi [...] Il macigno Hegel nella [...] compattezza si è veramente [...] Serve solo per ripercorrere i suoi e [...] vedere più chiaro in essi? Temo che [...]. Hegel è un pensatore [...]. Non si può obliterare [...]. I filosofi del passato [...] interlocutore ed egli in qualche modo li [...] interlocutori privilegiati sono i pensatori [...] specie Parmenide [...] e Spinoza nei tempi [...]. Naturalmente lo si può [...] del sapere scientifico, che sempre più ci [...] Come [...]. Ma non si può [...] Hegel [...] come indifferente o ostile [...] moderno, perché questo è falso. Modernamente è da esso, [...] che bisogna muovere, dice Hegel. Ma essi sono sempre [...] dei semilavorati [...] come se Hegel dicesse [...] ancora pensati fino in fondo. Cioè proiettati in una [...] e il soggettivo, la [...] libertà coincidano senza confondersi misticamente (il che Hegel [...] di una «identità della identità e [...]. Con le dovute differenze (e [...] sono poche) anche Spinoza [...] pensatore [...] e partecipe ai problemi della [...] scienza [...] face-, va. ///
[...] ///
Interessa a chi interessa. Ma se esso è [...] e non trascendente, razionale e concettualmente dominabile, [...] altrimenti e sono più inquietanti. La mia impressione è [...] questa angolatura non si siano fatti ancora [...] Hegel [...] del resto anche con Spinoza, e forse [...] Parmenide) [...] conti fino in fondo. Cesare Luporini Hegel è [...] a Il 14 novembre del 1831, Hegel [...] Berlino Il suo pensiero sopratutto per il marxismo, [...] dei più accesi e accaniti scontri teorici -Dopo [...] e mezzo, abbiamo ancora bisogno di [...] lezione di Hegel [...] di Berlino Chi lo [...] capisce il mondo moderno Hegel è come [...] curioso destino che lo colloca in una [...] da quella di altri classici del pensiero [...] sembra difficile parlare con il distacco che [...] della classicità dona ad altri grandi pensatori [...] nome di Hegel, e contro di lui, [...] e ancora si combattono grandi e significative [...] insignificanti) battaglie ideali, e sia la dichiarazione [...] quella di irresistibile inerenza al presente fanno [...] ciò che di lui si dice e [...]. Ciò sicuramente non métte [...]. Anzi, tanto fa parte della [...] di Hegel da far pensare che [...] «disperato» a cogliere in una [...] il suo rapporto con noi è comunque costitutivo della [...] coscienza. Di Hegel non ci [...] liberare, nonostante ogni sforzo; e tanto meno [...] si libera, quanto più nettamente, quanto più [...] stereotipe e meschine lo si pone come [...] proprio discorso, come il punto di sintesi [...] che oggi va rifiutato e negletto. La ragione è che [...] Hegel si ritrova la prima [...] «scientifica» sul mondo moderno. Naturalmente, è possibile acquisire [...] quando ci si liberi dallo stereotipo di [...] Hegel [...] di teologismo e solo attento alle grandi, [...] che non farebbero altro che tradurre in [...] filone [...] della cultura [...] dentale: una tesi splendidamente [...] Karl [...] ma che oggi sento [...] e [...] si afferri. Kant e Rousseau, in [...] scuola, e lasciavano intravedere [...] della ragione illuministica in [...] soggettività che fu la politica giacobina. Tutto sommato, lo sfondo [...] kantiano resta la sottrazione del soggetto al [...] e il suo liberarsi in una volontà [...] se stessa. La contraddizione è da [...] della «Dialettica trascendentale», e rimane limitata alla [...] ragione che non comprende, i propri confini. Hegel invece parla della [...] traduce addirittura in una possibilità logica. Egli coglie il tempo [...] il tempo della contraddizione. È singolare quanto questa [...] interpretazioni e letture clamorosamente distorte: fino a [...]. [...] di Hegel era invece [...] contraddizione come il carattere continuamente ricorrente di [...] che non si produce più per linee [...] si guarda come il risultato di un [...] nel quale potenze è forme diverse si [...] le loro dimensioni e il loro destino. La dialettica è [...] di questa connessione profonda. E in qualche modo [...] moralità per [...] moderno, che porta dentro [...] caratteri di una storia complessa, costituita da [...] diverse, di forme, di ruoli, di saperi, [...]. E [...] Hegel non ha forse pensato [...] e la totalità? E come si può immaginare la [...] di Hegel in [...] contraddistinta dalla morte [...] e della totalità? Sembra che [...] arma che rimanga [...] contemporaneo sia quella di usare [...] le occasioni del tempo e di far giocare la [...] scelta e decisione come ciò che continuamente istituisce. Ma stanno [...] proprio in questo modo le [...] o nòn [...] c'è forse, in questo atteggiamento, [...] . Con [...] si è cercato di [...] di Hegel a quello semplice e lineare [...] ne; ma le tèsi [...] percorse ; certo da [...] genialità, [...] incontrano [...] terreno sul quale" Hegel [...] propria scienza del tempo? E il tempo [...] forse proprio (o, almeno, -anche») le complicate [...] E i rapporti, le connessioni, gli intrecci che [...] deve giungere a comprendere? E sin-golare accorgersi, [...] come in questo mondo dove è morto [...]. Il destino [...] dipende dal destino [...]. Individui e nazioni si [...] connessione certe volte terribile dove ritorna attualissima [...]. Che cosa dice tutto questo [...] non che -la cultura [...] non va [...] ma colta come una lezione [...] e realistica del mondo [...] de Giovanni Si poneva falsi [...]. ///
[...] ///
Sarebbe stato un genio Una [...] e Hegel vigilano sui [...]. La mia ricerca filosofica è [...] kantiana. Forse questo dipende molto [...] che la mia tesi di laurea era [...] Kant Ricordo che un mio a-mico mi disse che [...] a lavorare in filosofia su Kant, poi [...] se ne stacchi. Un po' come per [...]. Un inguarìbile kantiano è [...] attratto e insieme freddamente respinto dalla pagina [...] Hegel. Restando alla grande tradizione [...] si ha [...] che la scelta si [...] Inevitabilmente [...] ciclicamente) tra queste due strategie. Hegel è la grande [...] Kant. Continuo a preferire Kant, [...] Hegel sia la grande sfida e il [...] misurarsi. Due osservazioni fulminee: la [...] In [...] stile e la seconda più dimessa. Credo che Hegel sia [...] I [...] grandi pensatori della rottura delle società tradizionali [...] traumatica del »,Moderno». Dal suo osservatorio arcaico Hegel [...] i conti con la modernizzazione politica (la [...] francese) e con la modernizzazione [...] (la rivoluzione [...] 1 27 agosto 1770/ [...] Stoccarda, in Lange Strasse [...] inglese). Sullo sfondo, la rottura [...] Riforma [...]. Hegel si chiede come [...] possano stare assieme, di fronte alle tensioni [...] principio della [...] e della soggettività. È [...] in questa scena delle [...] consistenza i grattacapi di noi, postmoderni. Diffìcile quindi, anche per [...] misurarsi sulle grandi domande che costituiscono il [...] hegeliano. È possibile una [...] del moderno? E a quale [...] Che cosa tiene assieme II principio dell' individuo e [...] sue libertà [...] della collettività? E, infine, tutto [...] ha un [...] seconda osservazione nasce di [...]. Come ha notato John N. [...] un filosofo della tradizione [...] di [...] e autore di uno [...] ci sono dei casi [...] la chiara, netta sensazione che II mondo, [...] nostre biografie individuali e collettive abbiano un [...] lo provano qualche volta e forse di [...] E-manuele Severino e Massimo [...] e persino Gianni Vattimo). E vero che basta [...] denti o un guasto del riscaldamento centrale [...] venga meno (non c'è bisogno dei campi [...] nucleare). Ma sappiamo che, «se» [...] avere un senso, questo non può che [...] razionale. Hegel era notoriamente molto [...] nel conferire poteri alla ragione quanto al [...] e della storia. Noi kantiani siamo più [...]. Tuttavia, possiamo dire sempre [...] Hegel: [...] che sia falso, perché è proprio ben [...]. Salvatore Vaca« Nella mia [...] errore: la mia [...] che di personale si [...] scritti è [...]. Così disse una volta Hegel [...] un allibito commensale. Così almeno raccontano i [...]. E ci consegnano [...] di un uomo che, [...] segna il superamento [...] in nome dello Spirito, [...] vita quotidiana svaluta o-gni elemento personale in [...] Filosofia. Di cui è solo [...]. Ecco perché tutti i [...] un uomo discreto, poco appariscente, senza caratteristiche. E, si dice, «cattivo [...]. Tant'è che nel 1804. Eppure, in gioventù, ad Hegel [...] mancate le caratteristiche della «brillantezza». Nato il 27 agosto [...] Stoccarda da Georg Ludwig, futuro capo della Cancelleria, [...] Maria Magdalena. Hegel cresce in un [...] dalle relazioni dirette con la corte e [...]. Intelligente, precoce, inquieto, curioso: «Egli [...] ancora di qua e di là, [...] nel regno del [...] dirà ai lui un [...]. Così conseguita la [...] nel 1788, si iscrive [...] di [...] ospite del seminario protestante, il [...] dóve dividerà la stanza e [...] con [...] e [...]. Con loco dividerà an-. Ma conseguito il Magistero [...] Filosofìa, Hegel diventa [...]. Sceglie il mestiere di [...] lasciava libero dal lavoro professionale vero e [...] assiduità, scrive poco. Alla sorella [...] ««rotto chiuso in se stesso; [...] triste. Sono anni di maturazione. Ne uscirà, nel 1801, [...] scritto dì filosofia, [...] a [...] filosofico. Ma la [...] autorità ormai si va consolidando. Insegna a Norimberga, e dopo, [...] un figlio naturale, [...] particolare di solito taciuto dai [...] si sposa con Ma-La [...] Von [...] discendente di una delle famiglie [...] della città. [...] figli, Karl e Immanuel Lavora, [...] e pubblica le [...] opere. Finalmente, nel 1818, è chiamato [...] Berlino, ala cattedra di Fichte: e realista [...]. La Filosofìa [...] spirito del mondo viene cosi [...]. ///
[...] ///
Hegel se ne dichiara [...] senza [...] servitore. ///
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Hegel se ne dichiara [...] senza [...] servitore.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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