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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 93649082.

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Agosto [...] grande rapina al treno [...] da una semplice notizia di [...] nera il fatto divenne una sorta di mito: [...] crimine che poteva apparire un [...] di abilità Ma era davvero [...]. In basso a destra [...] a Viterbo una necropoli [...] Nello valle di [...]. Nella biblioteca del mio [...]. Uno 6 di un certo [...] e [...] di Michael Crichton, l'autore [...] americano che ha [...] alcuni [...] internazionali fra cui Sfera. ///
[...] ///
Accanto al nome di [...] il computer precisa: «Questo [...] rapina del treno 0 sparito dalla circolazione-. Accanto al quello di Crichton [...] data «1855» che sembra completamente sbagliata visto [...] di un autore [...] contemporaneo. Le sorprese non Uniscono [...]. Il libro che precede [...] «grande rapina del treno» è intitolato [...] (11 grande dibattito etico) [...] li segue apre tutta una sfilza di [...] «Robin [...] Come spesso capita interrogando [...] caos di informazioni [...] una concatenazione logica che [...] voluta ed in parte casuale. Innanzitutto con «grande rapina [...] è di riferirsi al famoso episodio avvenuto [...] agosto del 1963, entrato [...] cronaca del secolo, ma anche nella mitologia [...] criminalità. Oltre due milioni e [...] furono rubati sul treno postale partito da Glasgow [...] a Londra. Erano le tre di [...] macchinista vide accendersi il segnale rosso che [...] proseguire. I ladri gli menarono [...] nuca, legarono ed imbavagliarono il resto del [...] la metà del treno che conteneva i [...] dileguarono. Nelle settimane successive, con una [...] sulle loro teste di 260. Con la penuria di [...] circola nei periodi di ferie, i giornali [...] di comune criminalità in una vicenda rocambolesca [...] popolare, il discutibile processo [...] dei ladri in [...]. ///
[...] ///
I responsabili furono poi [...]. Nel processo del 1964 [...] 30 anni di carcere c [...]. Il giudice [...] Da-vies disse: «Mettiamo da [...] romantica di audacia. Siamo di fronte ad [...] di violenza dettato [...] di denaro. Sulla violenza non ci [...] guardare al macchinista colpito, basta pensare agli [...] armati». Di rimando però si [...] quasi innocentista nei confronti dei responsabili, dipinti [...] avevano fatto più uso di ingegno che [...] fu questo che contribuì a [...] celebri: in particolare Ronald [...] Charles Wilson, Thomas [...] Robert Welch e [...] Edwards. I loro nomi di [...] dalla stampa nel vezzeggiativo che si usa [...] Charlie, Tommy, Bob e [...]. Secondo l'autore della sceneggiatura [...] film sulla rapina intitolato appunto [...] girato una ventina d'anni [...] il can-A sinistra [...] di [...] Yard, Gerald Mac Arthur [...] quartier generale del banditi [...] un cartello in un negozio londinese che [...] rapinatori a [...] dei miliardi in vecchie [...]. Sopra i [...] nel [...] Phil Collins e [...] Walters, «nel 1963 i! Quelle [...] sentenze ne ruppero le regole». In un recente articolo [...] Duncan Campbell segue la [...] cerca di dimostrare che trent'anni la una [...] e relativamente poco violenta poteva [...] ancora parte di una [...] confraternita del crimine. Scrive che [...] la severità della sentenza [...] a «cambiare le regole» e a gettare [...] assalitori nel campo della criminalità di carattere [...] e [...] pericoloso, quella che si [...] oggi a Manchester dove ormai si spara [...] come a New York. [...] fa ac-qua da tutte [...] i responsabili della grande rapina del treno [...] per dire, maltesi o dei neri, o [...] italiani o asiatici è assai improbabile che [...] trattamento quasi rispettoso. Erano tutti bianchi, [...] dei «nostri». In secondo luogo il [...] solo se si dimentica che il macchinista [...] mori, sette anni dopo per le ferite [...] rapina . In terzo luogo non [...] dei [...] cortesi nè dei Robin [...] che distribuivano i frutti [...] o a poveri a mò di [...] con un forte senso di giustizia. Ma il mito continua [...] dalla rapina i re-sponsabili sono entrati nella [...] storici: «dove sono oggi?». Wilson è [...] assassinato tre anni fa da [...] in Spagna, connesso ad un [...] di droga, [...] tornato in galera quattro anni [...]. Un tabloid ha descritto [...] incontro a Rio de Janeiro con [...] di polizia di [...] Yard che cercò di [...] paese nel [...]. Si sono fatti fotografare [...]. La loro stretta di [...] guardie e ladri ormai concluso dagli anni, [...] del crimine» a cui molti, a diversi [...] affascinante e talvolta sinistro rapporto fra [...] e la bestia, un [...] e subliminale. Questo ci porta al [...] «grande rapina del treno» (1855) che suscitò [...] Regno Unito e senza la quale probabilmente [...] avrebbe [...] tanto interesse. In quella prima occasione [...]. Lo scrittore Crichton ha [...] il motivo per cui il [...] mine provocò tanto scalpore. [...] era in"testa come pioniere [...] industriale ed i treni facevano parte intrinseca [...]. Crichton scrive che nel [...] la linea ferroviaria fra Liver-pool e Manchester [...] «cominciò la rivoluzione». Nel 1838 una media di [...]. Alcuni pensavano addirittura che [...] potevano cambiare il modo [...] punto che [...] da sperare in una [...] La rapina dei lingotti del 1855 che [...] precisamente della nuova potente [...] industriale ammutolì il discorso e dimostrò che [...] spettacolari sviluppi della tecnologia sarebbero mai riusciti [...] cose. Si trattava semplicemente di [...]. Fra le persone che [...] «grande rapina del treno» del 1855 ci [...] Vittoria. Ma secondo alcune testimonianze [...] stessa fini per soccombere [...] mitologia che [...] intreccia intorno alla «bestia [...]. Indicò che non le [...] incontrarsi personalmente col capo di quei «coraggiosi [...] rubato i lingotti. Parigi 1931, così Stalin schedò [...] il [...] «Le [...] i compagni «biografati». La definizione è di [...] direttore della rivista [...] fondata in Francia nel [...] in scoop e ricerche sul comunismo internazionale. Chi erano [...] quei «compagni»? Erano gli [...] passati al setaccio dalla [...] per ordine di Stalin [...] del [...]. Una sorta di doppia [...] di fare e disfare i gruppi dirigenti [...]. Oggi molti di quei [...] riesumati, grazie [...] apertura di archivi di Russia, [...] ne analiz-za i più [...] lungo articolo che compare [...] numero di [...]. Titolo del servizio è: «Come Stalin [...] il [...]. Occhiello: «Le carte segrete [...]. Dov'è, se c'è, lo [...] Non [...] nella rivelazione del legame di [...] tra comunisti francesi e Urss. Ad esempio le esitazioni e [...] «neutralità» del [...] dinanzi [...] nazista (in ragione del patto [...] sono state [...] sa capi [...] continui per il partito di [...]. Le novità sono due, una [...] e [...] di dettaglio storiografico. Cominciamo dalla seconda. Ha a che fare [...] e i caratteri della «commissione quadri». La [...] nascita ò intrecciata alla grave [...] politica che [...] degli anni Trenta colpi il [...]. Siamo negli anni della «svolta», [...] contro il [...] e della lotta «classe contro [...]. Maurice [...] deve [...] del partito da una parte [...] il gruppo dei -giovani", [...] con la «vecchia guardia» che [...] fatto la scissione con i socialisti. Ha difficoltà a far passare [...] politica del [...] e perdi più a Mosca [...] messo sotto accusa per la [...] debolezza. Offre la [...] testa ma [...] del 1931 [...] gli conferma la fiducia. A Parigi, inviato da Stalin [...] per [...] ma anche per creare una [...] parallela in grado di tenere i contatti con il [...] e controllare direttamente [...] periferia. Due dirigenti sospetti vengono [...] Mosca, interrogati, bastonati, e poi de-tronizzati (ma non [...]. [...] la «commissione» entra in [...] Parigi lavorando sulla base di un nutrito questionario [...] «domande» che radiografano la vita di Ciascun [...] seconda e alla terza generazione (questa la [...] È sulla base di quelle radiografie, oggi ritrovate, [...] al partito e il [...] ogni compagno francese, previa approvazione dei [...] moscoviti. Ma chi erano i [...] Erano quadri speciali, membri a [...] titolo [...] la polizia segreta sovietica. Uomini oscuri, il cui [...] rivela: [...]. E i rappresentanti francesi, [...] tutori [...] Maurice [...] Jacques [...] Michel [...] detto «Jean [...] caso di [...] racconta Io storico francese, [...]. Apolide, forse di origini [...] molto attivo in Belgio dove aveva partecipato [...] politiche nel Pc belga. Arriva in Francia, come [...] Stalin, e condivide con [...] il bureau informativo. È un accanito «cacciatore [...] che riesce a smantellare una cellula infiltrata [...]. Doppiogiochista, lui stesso infiltrato [...] dì [...] collaborerà poi in Russia [...] liquidazione di molti dirigenti del partito polacco, [...] Lux e dintorni. Dalle 50 milioni di [...] constano gli archivi di Mo-sca, saltano così [...] frammenti che aggiungono un altro tassello alla [...] tra Urss e partiti comunisti. ///
[...] ///
[...] dichiara di [...] scoperto tra le carte moscovite [...] «biografie» stese nel 1949, nonostante il [...] fosse stato sciolto sei anni [...]. E [...] anche una coda polemica contro [...] attuale. [...] accusa i comunisti francesi di [...] cancellato preventivamente i riscontri «interni» [...] segreto controllato da Mosca. E di [...] fatto attraverso Gaston [...] sorta di fidato «archivista» [...] a Jean Jerome. La promessa del [...] di aprire gli archivi [...] nient'altro che una beffa. Sinistra, dov'è la tua [...] numero di Diario ho [...] criticamente, a volte in termini un po' [...] scegliendo, per esemplificare, altrettanti [...] oggi: Franco Fortini. Roberto Calasso, [...] Zolla e Mario [...]. Sul Corriere della sera [...] scorso, Giovanni Raboni si mostra assai poco [...] sia ai latti che [...] sostiene che io, osando criticare lo stile [...] Fortini, [...] scritto una sorta di requiem per la Nuova Sinistra. In realtà, la Nuova Sinistra [...] anni Sessanta è [...] sconfitta e si è [...] anni fa, anche se Raboni non se [...]. La critica alla cultura [...] e [...] sia in senso [...] in senso politico, provai a [...] già alla fine degli anni Settanta, se devo proprio [...] il mio curriculum. Fra le diverse ragioni [...] di quella sconfitta credo che ci fosse [...] gestualità estremistica e ricattatoria: che portava al [...] a sinistra», mostrandosi sempre più duri e [...] chiunque altro, fino alle più grottesche caricature. Le due più tipiche [...] si potrebbero riassumere in due frasi: 1) [...] fai il gioco del nemico», e 2) [...] bisogna arrivare coerentemente fino in fondo». Purtroppo queste due formule [...] con la Nuova Sinistra, avevano una lunga [...] ben radicate in tutta la tradizione rivoluzionaria [...]. Erano gli imperativi di [...] nello stesso tempo formalistica e settaria. Se si trattasse solo [...] non ci sarebbe da scoprire molto. Il fatto è che [...] la cultura del Novecento, anche al di [...] comunista e di sinistra, un estremismo più [...] che ha toccato i più diversi ambiti [...] artistiche alla filosofia. È un estremismo che [...] formalistico e gestuale, nel quale spesso il [...] trasforma in retorica, che mira anzitutto alla [...] coerenza formale, alla terribilità delle formule ed [...]. È un estremismo sia [...] a volte attratto dai rigori della logica [...] volle affascinato dal misticismo, che lavora a [...] categoria della «totalità» e a volte con [...]. Guarda costantemente, ossessivamente al Tutto [...] spesso trascurando i dettagli, le [...] di fatto, le vicende biografiche, il rapporto fra ciò [...] si pensa e ciò che si fa. Al di là delle [...] idee espresse, la caratteristica maggiore di questo [...] le sue strutture di linguaggio, le sue [...] suo stile. Con la seconda metà [...] Novecento, [...] tendenze estremistiche esplose nei primi decenni del [...] una maniera, [...] un gergo culturale tanto [...] quanto inoffensivo. [...] si è trasformato in [...] copertura, nel gergo preferito [...] culturale. Ed ha permesso alla [...] Classe Media di non vedere e capire [...] cancellare la propria identità sociale e morale [...] eroici e maschere mitologiche. In Italia, poi paese [...] fa sempre una gran fatica a riferire [...] realmente si è fatto e ciò che [...] stilistico si trasforma più [...]. [...] é il paese degli [...] politici, è il paese della più abile [...] dei fatti. Non abbiamo avuto né una [...] cultura narrativa né una tradizione teatrale; [...] e del confronto fra parole [...] azioni non ci interessa. In una cultura del [...] informali e astratte, i marxismi duri e [...] formalistiche della letteratura, la moda di Nietzsche [...] hanno solo incrementato una [...] culturale collettiva, un clima beatamente carnevalesco, dove [...] reali riescono a creare una coscienza adeguata. Come ha cercato di [...] Cesare Garboli in un articolo su Repubblica in cui [...] dei suicidi di Gabriele Cagliari e di Raul Gardini, [...] nostri massimi imprenditori, manager e politici non [...] chi sono realmente e che cosa [...] veramente fatto. ///
[...] ///
Che oggi aspirano a [...] del tutto «normale» (e ricevere qualche riconoscimento [...] sembrerebbe affatto assurdo). La Nuova sinistra è [...] anni Settanta. Ma da allora si [...] esista ancora una cultura di sinistra in Italia? E, [...] esiste, per quali caratteristiche si distingue? Domande [...] che ormai raramente vengono poste. Si sospetta infatti, giustamente, [...] più in grado, con tutta la buona [...]. Inoltre, credo che domande [...] evitate anche perché metterebbero molto in imbarazzo [...] crede e si dichiara di sinistra. Se il discorso sulla [...] consistenza di una cultura di sinistra venisse [...] molte [...] la controversia si mostrerebbe [...] di quanto comunemente si creda. Alcuni [...] alcune scelte fra una [...] e [...] fra un comportamento sociale [...] si rivelerebbero inevitabili, e questo, per chi [...] un elettorato fluttuante, generico, in gran parte [...] delle proprie abitudini, potrebbe risultare assai pericoloso. La grande Classe Media [...] le formazioni politiche devono ormai attingere largamente, [...] culturale modellata non dalle ideologie, dalle cosiddette [...] di qualche tempo la, ma dalle comunicazioni [...]. E nella cultura dei [...] difficile se non impossibile distinguere «destra» e [...] cose che hanno un certo valore e [...] valgono nulla. La critica della dei [...] stessa che esista qualcosa come [...] dominante» che tende a [...] confondere pur di mantenere salda la fiducia [...] confronti di questo sistema sociale. La sinistra politica non [...] di avere delle idee e dei valori [...]. La sinistra politica ha [...] tempo di [...] fare a meno di [...] sinistra per mostrarsi intelligente e liberarsi dalla [...] provincialismo, ha aperto la bocca e ha [...] di massa o di élite che avesse [...] e di so-fisticatezza. Così la vergogna delle [...] vergogna delle idee, fastidio e paura per [...] di ampio respiro che implicasse la revisio-ne [...] e degli stili culturali della modernità. Uno dei guai maggiori, credo, [...] momento di conflitto in Italia è proprio [...] il conflitto non viene mai [...] in termini culturali. Non produce idee nuove, [...] sociali. Il che dimostra quanto [...] culturale e della Politica abbiano fatto terra [...] presupposti minimi per una qualunque discussione e [...]. La degradazione, [...] delle polemiche in Italia, [...] insaporire e pepare cibi insipidi e andati [...] il risultato di questa indifferenza alle idee [...] mancanza di idee. Credere che una politica [...] «di sinistra» possano nascere e svilupparsi [...] futuro in Italia senza [...] e [...] fra un linguaggio e [...] però [...] da sonnambuli, nella quale [...] politici di professione possono cadere. Dove non c'è il [...] polemiche e controversie culturali, ciò che é [...] proprio la democrazia. Non in quanto insieme [...] di regole formali, ma come sensibilità e [...]. Oggi che si crede [...] e trapiantare nei più diversi paesi dei [...] democratico, bisogna anzitutto [...] a quali condizioni, su [...] e sociale un simile progetto è realizzabile. Non va dimenticato che [...] hanno inventato la democrazìa e si sono [...] e [...] nel corso di una [...] sono molti: anzitutto gli inglesi, gli americani, [...]. Ma altrove? Nella stessa Europa [...] i paesi culturalmente più influenti hanno inventato [...] lo stalinismo, il franchismo. È davvero solida in Europa [...] cultura della democrazia. ///
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È davvero solida in Europa [...] cultura della democrazia.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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